Esserlo oggi, non ieri.
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Discussione: Esserlo oggi, non ieri.

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  1. #1
    Inno alla gioia L'avatar di IL CONTE
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    Esserlo oggi, non ieri.

    Da bravo impiegato del libro Bignami II°, capitolo “Storia moderna”, ricordo a tutti che dal 1989, con la caduta del muro, si è definitivamente conclusa la guerra fredda, i comunisti moderati di tutto il mondo hanno preso atto del fallimento e hanno cercato di voltare pagina. In Italia, Occhetto ha gestito, non senza strappi, la modificazione genetica che ha portato i veterocomunismi a posizioni meno ideologiche, più riformiste, ma molto vaghe e astratte. I Ds non sono né carne né pesce. Non sono riformisti come il vecchio PSI, ma hanno abbandonato anche il massimalismo. Per contro, altri compagni, dopo aver versato qualche lacrimuccia nostalgica, hanno fondato il partito della rifondazione. Via lenin e stalin - ma ancora presenti in alcuni sedi nostalgiche e oggetto di furibonde critiche del segretario in cashmere - ma non simboli e denominazioni. Infine, tra i “rifondati”, altra scissione nel 98, quando la crisi di governo infiammò gli animi e Cossutta e Diliberto fondarono il nuovo partito dei comunisti italiani.
    Ad oggi, nemmeno i dirigenti del partito sanno cosa vuol dire comunista. Sicuramente antiberluscones e antiamericani, ma questo accomuna la genesi e il fiorire della sinistra italiana.
    Bertinotti, che fa apostasia con largo ritardo – ma almeno la fa – definendo il comunismo un fallimento, passa quasi indenne dal fuoco incrociato della polemica trasversale.Certo le reazioni dei compagni sono molteplici. Un po’ come nelll’altro caso di “revisionismo”, ovvero An.Nei comunsiti non c’è lo strappo che ha menato gli animi della destra verace e sanguigna, anche perchè la svolta di bertinotti è iniziata da alcuni anni- mentre in An è iniziata la seconda svolta dopo quella di Fiuggi - criticando lo stalinismo che attanaglia ancora il parito. A cosa porterà questo cambiamento?
    Il partito di Bertinotti, mantiene IL nome, che più altro è un bel orpello, un richiamo in termini di voti. Bertinotti, pur ripetendosi come in un delirio di training autogeno <<sono comunista>>, non ci crede più neanche lui e la base del partito ha il mal di pancia. Aldilà dei simboli, che da ideologici, sono diventati un utile feticcio, sarebbe bello capire cosa vuol dire – ma non lo sanno nemmeno loro – definirsi comunisti...oggi.
    Ultima modifica di IL CONTE; 9-01-2004 alle 16:08:21

  2. #2
    Utente L'avatar di Homer Simpson
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    Re: Esserlo oggi, non ieri.

    Inviato da IL CONTE
    Ad oggi, nemmeno i dirigenti del partito sanno cosa vuol dire comunista. Sicuramente antiberluscones e antiamericani,
    Ecco un aspetto del comunismo che non sopporto. Essere sempre anti o contro qualcosa. Nel periodo da Marx a Lenin contro il capitalismo (in generale), con Stalin contro il capitalismo occidentale (inglese e americano), oggi contro la globalizzazione e così via ... non capisco perchè nell'ideologia comunista abbia sempre avuto importanza la distruzione dell'altro sistema. Forse perchè - come diceva Karl Popper - il capitalismo non poteva essere riformato (almeno all'inizio), ma solo distrutto.

    Oggi l'ideologia comunista non può esistere. Possono esistere, però, quelle idee di stampo "comunista" che si configurano in una politica sociale. E queste ovviamente sono utili al processo evolutivo dell'umanità.
    <?
    $my_mind = @mysql_select_db($my_life) or die("Impossibile selezionare la tua vita");
    ?>

  3. #3
    Old times rock and roll! L'avatar di dirkpitt
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    Che dire,quoto con tutto e con tutti.Però anche le ideologie di destra sono state spesso contro il Comunismo.
    D'altronde ormai essere al Governo implica farsi i propri interessi.
    "Il pistolero si destò da un sogno confuso dominato da un'unica immagine, quella del Mazzo di Tarocchi con il quale l'uomo in nero gli aveva predetto (non si sa quanto onestamente) l'amaro destino. Affoga, pistolero, gli diceva l'uomo in nero, e nessuno gli getta una cima. Il giovane Jake. Ma non era un incubo. Era un bel sogno. Era bello perché era lui ad annegare, quindi non era affatto Roland, bensì Jake e questo gli era di consolazione perché sarebbe stato mille volte meglio annegare come Jake che vivere nei panni di se stesso uomo che, nel nome di un gelido sogno, aveva tradito un bambino che in lui aveva riposto tutta la sua fiducia."

  4. #4
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    E' a me ingnoto cosa crede di essere Bertinotti, e cosa lui crede voglia dire essere comunista. Ma se la tua domanda è: "sarebbe bello capire cosa vuol dire definirsi comunisti...oggi", allora posso tentare di darti una risposta, secondo la mia visione di come dovrebbe essere il comunista oggi e il ruolo del comunismo in generale.
    Dopo il crollo del muro di Berlino, dopo il crollo dell'URSS finalmente i comunisti dovrebbero aver capito che lo stadio transitorio della dittatura del proletariato è un'infamia, è un'idiozia in termini è pura follia. Finalmente dovrebbe essere entrata nella mente di tutti che Stalin non era un brav'uomo, e che Marx e Lenin avevano le loro rispettabilissime idee...datate 1800, e che forse nel 2003 ci vorrebbe qualcosa di più, come dire, attuale.
    Oggi il comunista è una persona che è vissuta nel capitalismo, che ha visto i suoi lati positivi ma non è un'illusa, e ha visto anche i suoi lati negativi, ritenendoli gravi e pesanti. Di conseguenza ha orientato il suo sguardo alla ricerca di altri sistemi, trovando nel comunismo una soluzione.
    Oggi il comunista è innanzitutto un uomo di sinistra che vuole risolvere i problemi di questa società con un'ottica di uguaglianza e di democrazia, mentre, all'orizzonte lontano, scorge una possibile palingenesi della società in un sistema comunista dei mezzi di produzione.
    Da ciò nasce una nuova concezione di comunismo, non più visto come sanguinario mezzo per abolire ogni differenza interpersonale ma come efficiente sistema di ristrutturazione economica della società. Il primo obbiettivo del comunismo diviene quindi l'abbattimento di questo assioma: denaro = potere; assioma che ha creato danni immensi in tutte le società capitaliste.
    Oggi il comunista è una persona con il fegato di andare contro il sistema, di far sentire la voce di un'ideologia infangata e umiliata da decenni di menzogne e mutilazioni.
    Viva l'Itaglia!

  5. #5
    Payable On Death L'avatar di Unknown
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    Inviato da Gendo Ikari
    Oggi il comunista è una persona con il fegato di andare contro il sistema, di far sentire la voce di un'ideologia infangata e umiliata da decenni di menzogne e mutilazioni.
    ho letto la tua risposta e l'ho trovata esauriente...ma una cosa non mi è chiara,che cosa rimane oggi del vecchio ideale comunista?

    P.s. può darsi che tu l'abbia già scritto,ma sono un po' ignorante...scusa

    clicca sull'userbar qui sopra per accedere al mio sito...si può fare pubblicità su gamesradar ???



    Sparo minchiate in verde e corsivo . Chiarimenti non ne do.

  6. #6
    Io SO! Tu impara, quindi L'avatar di iamalfaandomega
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    Inviato da Gendo Ikari
    E' a me ingnoto cosa crede di essere Bertinotti, e cosa lui crede voglia dire essere comunista. Ma se la tua domanda è: "sarebbe bello capire cosa vuol dire definirsi comunisti...oggi", allora posso tentare di darti una risposta, secondo la mia visione di come dovrebbe essere il comunista oggi e il ruolo del comunismo in generale.
    Dopo il crollo del muro di Berlino, dopo il crollo dell'URSS finalmente i comunisti dovrebbero aver capito che lo stadio transitorio della dittatura del proletariato è un'infamia, è un'idiozia in termini è pura follia. Finalmente dovrebbe essere entrata nella mente di tutti che Stalin non era un brav'uomo, e che Marx e Lenin avevano le loro rispettabilissime idee...datate 1800, e che forse nel 2003 ci vorrebbe qualcosa di più, come dire, attuale.
    Oggi il comunista è una persona che è vissuta nel capitalismo, che ha visto i suoi lati positivi ma non è un'illusa, e ha visto anche i suoi lati negativi, ritenendoli gravi e pesanti. Di conseguenza ha orientato il suo sguardo alla ricerca di altri sistemi, trovando nel comunismo una soluzione.
    Oggi il comunista è innanzitutto un uomo di sinistra che vuole risolvere i problemi di questa società con un'ottica di uguaglianza e di democrazia, mentre, all'orizzonte lontano, scorge una possibile palingenesi della società in un sistema comunista dei mezzi di produzione.
    Da ciò nasce una nuova concezione di comunismo, non più visto come sanguinario mezzo per abolire ogni differenza interpersonale ma come efficiente sistema di ristrutturazione economica della società. Il primo obbiettivo del comunismo diviene quindi l'abbattimento di questo assioma: denaro = potere; assioma che ha creato danni immensi in tutte le società capitaliste.
    Oggi il comunista è una persona con il fegato di andare contro il sistema, di far sentire la voce di un'ideologia infangata e umiliata da decenni di menzogne e mutilazioni.
    Ovverosia, il comuinsmo é ancora solo e soltanto "andare contro"? Possibile che questa ideologia politica non possieda valori costruttivi?
    I am Alpha and Omega, the Beginning and the End, the First and the Last

    Né dei, né giganti

  7. #7
    Utente L'avatar di Homer Simpson
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    Inviato da iamalfaandomega
    Ovverosia, il comuinsmo é ancora solo e soltanto "andare contro"? Possibile che questa ideologia politica non possieda valori costruttivi?
    Già. La storia si ripete.

    Il primo obbiettivo del comunismo diviene quindi l'abbattimento di questo assioma: denaro = potere; assioma che ha creato danni immensi in tutte le società capitaliste.
    Oggi il comunista è una persona con il fegato di andare contro il sistema
    Mi sembrano le parole di Marx riscaldate.
    <?
    $my_mind = @mysql_select_db($my_life) or die("Impossibile selezionare la tua vita");
    ?>

  8. #8
    Oggettivista L'avatar di space king
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    Inviato da Homer Simpson
    Mi sembrano le parole di Marx riscaldate.
    Il povero Carletto in linea di massima ha asserito concetti condivisibili. Il problema sta nel fatto che la maggior parte di essi fossero pura utopia.
    Ahi serva Italia di dolore ostello, nave senza nocchiere in gran tempesta,
    non donna di provincie ma bordello! (VI Purgatorio)

    Di rider finirai pria dell'aurora!


  9. #9
    Bannato L'avatar di Zahk
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    Il comunista per i destroidi è l'uomo di sinistra, luogocomune ridicolo che il nostro premier ci ricorda spesso e volentieri. Quello che dovrebbe essere è solo un politico con una visione attuale e razionale delle potenzialità di tale ideale in una società moderna.

  10. #10
    Utente L'avatar di BILBAO
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    Inviato da Gendo Ikari
    E' a me ingnoto cosa crede di essere Bertinotti, e cosa lui crede voglia dire essere comunista. Ma se la tua domanda è: "sarebbe bello capire cosa vuol dire definirsi comunisti...oggi", allora posso tentare di darti una risposta, secondo la mia visione di come dovrebbe essere il comunista oggi e il ruolo del comunismo in generale.
    Dopo il crollo del muro di Berlino, dopo il crollo dell'URSS finalmente i comunisti dovrebbero aver capito che lo stadio transitorio della dittatura del proletariato è un'infamia, è un'idiozia in termini è pura follia. Finalmente dovrebbe essere entrata nella mente di tutti che Stalin non era un brav'uomo, e che Marx e Lenin avevano le loro rispettabilissime idee...datate 1800, e che forse nel 2003 ci vorrebbe qualcosa di più, come dire, attuale.
    Oggi il comunista è una persona che è vissuta nel capitalismo, che ha visto i suoi lati positivi ma non è un'illusa, e ha visto anche i suoi lati negativi, ritenendoli gravi e pesanti. Di conseguenza ha orientato il suo sguardo alla ricerca di altri sistemi, trovando nel comunismo una soluzione.
    Oggi il comunista è innanzitutto un uomo di sinistra che vuole risolvere i problemi di questa società con un'ottica di uguaglianza e di democrazia, mentre, all'orizzonte lontano, scorge una possibile palingenesi della società in un sistema comunista dei mezzi di produzione.
    Da ciò nasce una nuova concezione di comunismo, non più visto come sanguinario mezzo per abolire ogni differenza interpersonale ma come efficiente sistema di ristrutturazione economica della società. Il primo obbiettivo del comunismo diviene quindi l'abbattimento di questo assioma: denaro = potere; assioma che ha creato danni immensi in tutte le società capitaliste.
    Oggi il comunista è una persona con il fegato di andare contro il sistema, di far sentire la voce di un'ideologia infangata e umiliata da decenni di menzogne e mutilazioni.

    grazie gendo, pensavo fossi un comunista ma apprendo che in realtà 6 un socialdemocratico che provieni da gotha (germania) e che forse potresti essere, dalle tue parole, un gobetti piuttosto che un rosselli, oppure un azionista alla bobbio, stante il fatto della possibilità di riforma del capitalismo, o meglio di uno stato che non è liberista ma che crede che il mercato non si autolimiti e regolamenti, ma abbia necessità di un controllo "Sociale"....oppure potresti essere un Rawls per il tuo riferimentro a quelle garanzie sociali necessarie in uno stato di diritto....ma anche ritorni comunista e marxista quando ti riferisci alla palingenesi per quanto riguarda la comunità per i mezzi di produzione

    qs 6 tu dalle tue parole, calato politicamente, ma come al solito di fondo 6 una persona con cui è piacevole parlare e confrontarsi, davvero......come molte altre su qs forum, purtroppo molto maschile, visto che una utente donna ci ha lasciato(

  11. #11
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Inviato da Unknown
    ho letto la tua risposta e l'ho trovata esauriente...ma una cosa non mi è chiara,che cosa rimane oggi del vecchio ideale comunista?
    La domanda non ha molto senso, se mi permetti, per un motivo.
    Il comunismo è un tronco con infiniti rami, e ogni ramo è un'idea di comunismo. Questo succede per ogni cosa, ma in genere si tende a vedere il comunismo come un'unica facciata.
    Il comunismo oggi deve essere un altro ramo, che ovviamente deve rimpiazzare la follia della dittatura del proletariato, ovvero la vecchia via di pensiero.
    Viva l'Itaglia!

  12. #12
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Inviato da iamalfaandomega
    Ovverosia, il comuinsmo é ancora solo e soltanto "andare contro"? Possibile che questa ideologia politica non possieda valori costruttivi?
    Valori costruttivi? Ti riferisci a valori come l'istituzionalizzazione dei mezzi di produzione, come il valore dell'eguaglianza e del livellamento sociale, il valore della giustizia sociale quindi? Valori di questo genere? Eccoteli detti, in sintesi, e omettendotene molti per motivi di spazio.
    Il comunismo non è l'anticapitalismo, è l'opposto del capitalismo, nel senso che si basa su valori talvolta opposti.
    Viva l'Itaglia!

  13. #13
    Rivoluzionario L'avatar di Gendo Ikari
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    Inviato da BILBAO
    grazie gendo, pensavo fossi un comunista ma apprendo che in realtà 6 un socialdemocratico che provieni da gotha (germania) e che forse potresti essere, dalle tue parole, un gobetti piuttosto che un rosselli, oppure un azionista alla bobbio, stante il fatto della possibilità di riforma del capitalismo, o meglio di uno stato che non è liberista ma che crede che il mercato non si autolimiti e regolamenti, ma abbia necessità di un controllo "Sociale"....oppure potresti essere un Rawls per il tuo riferimentro a quelle garanzie sociali necessarie in uno stato di diritto....ma anche ritorni comunista e marxista quando ti riferisci alla palingenesi per quanto riguarda la comunità per i mezzi di produzione

    qs 6 tu dalle tue parole, calato politicamente, ma come al solito di fondo 6 una persona con cui è piacevole parlare e confrontarsi, davvero......come molte altre su qs forum, purtroppo molto maschile, visto che una utente donna ci ha lasciato(
    Io sono un comunista, BILBAO, perchè essere comunisti non significa una cosa sola e ben delineata, ma molte. Sono un comunista perchè credo fermamente nell'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione. Ma nonostante questo non credo in una rivoluzione, non credo nella violenza e non credo in qualsiasi altro metodo di società che non sia liberale. Ma liberale non significa necessariamente capitalista.
    Io sono per un comunismo democratico liberale, e paradossalmente sono molto più liberale della destra che si spaccia per tale. Poichè il principio cardine del liberalismo è la divisione dei poteri, e io sono dell'idea che si deve riconoscere il potere economico come potere che è, e dividerlo come gli altri, in perfetto liberalismo democratico.
    Viva l'Itaglia!

  14. #14
    Utente L'avatar di BILBAO
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    Inviato da Gendo Ikari
    Io sono un comunista, BILBAO, perchè essere comunisti non significa una cosa sola e ben delineata, ma molte. Sono un comunista perchè credo fermamente nell'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione. Ma nonostante questo non credo in una rivoluzione, non credo nella violenza e non credo in qualsiasi altro metodo di società che non sia liberale. Ma liberale non significa necessariamente capitalista.
    Io sono per un comunismo democratico liberale, e paradossalmente sono molto più liberale della destra che si spaccia per tale. Poichè il principio cardine del liberalismo è la divisione dei poteri, e io sono dell'idea che si deve riconoscere il potere economico come potere che è, e dividerlo come gli altri, in perfetto liberalismo democratico.

    okkio gendo, se parli ancora cosi' mave ti chiede di sposarti scherzo, mi pare che forse tu in qs momento stia facendo dei passi molto importanti nella tua crescita politica, una crescita che passa anche dal confronto con altre idee, dall'analisi del capilatlismo e dal concetto che il alcuni contesti il capitalismo nuoce alla democrazia liberale mentre in latri aspetti lo stesso capitalismo ne è un fautore (e qui sta una differenza tra un liberale alla antiseri ed un liberale alla dahl, in quanto per il primo solo il capitalismo è fautore della democrazia)

    sei un socialista liberale, se elimini il marxismo dalle tue parole

  15. #15
    Utente L'avatar di Homer Simpson
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    Inviato da Gendo Ikari
    credo fermamente nell'abolizione della proprietà privata dei mezzi di produzione.
    Non credi che questa tua convinzione sia piuttosto datata e che non porti nient'altro che problemi ?

    Inviato da Gendo Ikari
    Poichè il principio cardine del liberalismo è la divisione dei poteri, e io sono dell'idea che si deve riconoscere il potere economico come potere che è, e dividerlo come gli altri, in perfetto liberalismo democratico.
    Sacrosanta affermazione. Ma esistono leggi antitrust e altri meccanismi che possono ridurre l'accumulamento del potere economico. Forse sono un po' arrugginiti e non pienamente funzionali e dovrebbero essere riformati; ok, vero. In Italia, paese di piccole medie imprese, non esistono praticamente lobby economiche, se escludiamo ENI, Fiat, Pirelli, e Telecom che comunque non hanno una così grande influenza sulla politica tantomeno sull'opinione pubblica (perlomeno rispetto alle potentissime lobby americane).
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