Italiano a parte, il tuo ragionamento è condivisibile da tutti.
Peccato che, con l'andare del tempo, questo concetto di "divertimento" è stato affiancato ai termini "soldi", "monopolio", "meglio la quantità della qualità" e via dicendo.
Intendiamoci, la sete di potere è dappertutto. E' un po' come succede nella musica... c'è chi canta per cantare, e chi canta per fare soldi.
Una situazione del genere nei videogiochi era quindi inevitabile... e guardacaso ci siamo dentro