STORIE (anno 2001): (premetto che son di natura scettico,ma...) La mia storia risale all'estate del 1986, o forse 1987 o forse 88... Non ricordo con esattezza, dovrei chiedere conferma.Se fosse stato l'86 avevo 12 ani per intenderci!Vennero a trovarci dal sud dei parenti e mi regalarono un pierrot,un pupazzo alto circa 20 cm con la testa e gli arti rigidi (porcellana credo) e il corpo in platica dura. Era in una scatola bordeaux. Fui all'impatto leggermente deluso del regalo in quanto come maschietto avrei preferito qualcosa di meglio, ma amavo la figura del pierrot e lo accettai di buon cuore. Misi la scatola sulla scrivania e dopo qualche ora ero alla scrivania a scrivere qualcosa. Sentii un rumore simile a quando uno fa la schiuma con la saliva... Guardai la scatola perché il rumore parve venir da lì, la spostai, ma niente... Il giorno dopo era come se non mi sentissi più solo in quella stanza, ma non attribuivo questo malessere al pierrot. Accadde però 1 fatto strano. Una sera ero a casa da solo e mi sentii ancora meno solo (pensate ogni qualvolta racconto questa storia mi salgono i brividi dietro la schiena, infatti la racconto raramente, anche se alcuni amici la conoscono, perché magari salta fuori in una di quelle sere che si parla di cose strane...). Dicevo... mi sentivo osservato, seguito, agitato... c'erano rumori, dalla mia camera... Non osai entrarci, chiusi la porta più lontana che potesse dividermi da chi poteva essere nella mia stanza, poi presi il telefono e provai a chiamare un amico Testimone di Geova (io son cattolico) al quale avevo accennato quello che stavo passando...ma il telefono era libero, squillava e nessuno rispondeva. Ripetei il numero più volte: niente! Cambiai numero per sentire almeno una voce che potesse tranquillizzarmi, ma suonavano liberi o occupati... mi agitai andando in panico (erano circa le 10 di sera), presi le chiavi e uscii di casa! L'amico abita alla scala accanto. Andai da lui, suonai il citofono e dopo poco rispose. Mi assicurò dicendomi che era in casa e che il telefono non aveva MAI squillato! Andai nel pallone totalmente! Mi resi conto che mi stava realmente accadendo qualcosa di inspiegabile. Mi fece alcune domande, tipo se qualcuno di quella famiglia che era venuta a trovarci faceva sedute spiritiche o praticava magia nera. Risposi di no, ma la risposta cambiò quando seppi da mia madre che una persona, la suocera di chi mi regalò quel pupazzo faceva sedute spiritiche e che la bambola era destinata alla nipote e a causa di paure di malocchi la rifilarono a me. Non volevo crederci, ma ora si trovavano risposte sempre più inquietanti anche se allo stesso modo coincidenti. Da vigliacco decisi di dare questa bambola a mia sorella che infatti la portò a casa sua. Dopo qualche giorno, tornando da fuori, la ritrovo inscatolata sopra un mobile all'ingresso e mi agitai ancora. Le chiesi il perché fosse ancora qui e lei mi rispose: è inquietante, non so perché... Allora misi la scatola sopra l'ultima mensola della scrivania e la stessa notte quando andai a dormire sentii un gran baccano. Era caduto qualcosa di pesante... LA SCATOLA! Era caduta per terra... ERA SDRAIATA SU UN PIANO E IN MODO CHE NON POTESSE MUOVERSI. Solo con un terremoto della settima scala Mercalli poteva cadere, anzi, forse neanche... Mi spaventai moltissimo, svegliai i miei e la consegnai a mia madre.. Le dissi: NON VOGLIO PIU' VEDERLA! Ma il giorno dopo era ancora lì e con quel mio amico decidemmo di guardarla un po' più da vicino. Ci demmo appuntamento ad un bar un pomeriggio di sabato. Era quasi l'ora e andai al bar, lui stava giocando a carte con amici. C'era un sole pazzesco, penso fosse stato luglio. Un cielo limpidissimo, neanche una nuvola. Arrivai da lui e dissi: allora? andiamo? E appena lui smise e si alzò un tuono e subito un acquazzone da paura... mi ricagai sotto (scusate il termine) e corremmo sotto la pioggia fino a casa mia. Entrammo, chiusi la mia porta e analizzammo la bambola. Sotto i vestiti era piena di peli, ma non peli del vestito! Ero terrorizzato. Lui mi tranquillizzò, dicendomi che il giorno dopo l'avremmo distrutta. Io proposi di bruciarla, ma lui e lo sconsigliò in quanto avrei potuto impressionarmi ulteriormente; optammo quindi per farla sparire definitivamente. Il mattino seguente, la presi con paura, la svestii, la smontai tutta e la buttai nel cassonetto dello sporco! E lì finì la storia del pierrot!!! Strana storia, ma credetemi, mi terrorizzò al punto che ancora oggi la ricordo anches e mal volentieri.