Quindi: la causa è da attribuire alla simmetria (o meglio, in questo caso stiamo parlando di asimmetria) molecolare che "crea" questa differenza di velocità di propagazione e quindi la variazione del piano di polarizzazione, e non alla luce in sé come aveva fatto intendere lei con quella frase.
Ad ogni modo, continuo a non capire quale sia la causa
Cioè, perché l'interazione di un'onda elettromagnetica con una molecola otticamente attiva dovrebbe causare tutto questo?
Non so se sono stato chiaro.