Aoi Hana
Dopo una modesta pausa di svariati mesi (attorno al volume 3-4 avevo perso interesse) ho deciso di finirlo e che dire? Diamine dovevo farlo prima: un piccolo grande capolavoro del genere romantico.
Pensieri sparsi senza logica o pianificazione:
(citerò di quando in quando altre review che ho letto in giro, non che questa sia una review)
Col senno di poi mi pento moltissimo non solo di averlo pausato, ma anche di averlo letto in modo piuttosto frettoloso (soprattutto nel blocco centrale) come mio solito. Mai come ora ho avuto voglia di rileggere un fumetto subito da capo per cogliere meglio la stratificazione dell'intreccio e della storia (per dire pure di 20CB e monster gli ho letti così velocemente da non capirci molto, ma da qui a volerli rileggere...).
Aoi Hana inizia come un leggero, semplice manga romance scolastico come ce ne sono tanti e finisce per diventare un densissimo, complesso, a tratti confusionario spaccato sulle relazioni umane.
~As the chapters became shorter, the dialogue became poetry.~
Analizzando brevemente l'intreccio non si può rimanere stupiti, a volte veramente soverchiati, dalla grandezza del tutto e dalla perizia nella cura dei dettagli. La storia è di sicuro la più complessa e sfaccettata che mi sia capitato di leggere in un romance.
La narrazione si sposta frequentemente tra tempi e luoghi diversi, spannando eventi di 3 anni con l'aggiunta frequentissimi flashback, le location principali sono moltissime e spesso mostrate in contemporanea (i personaggi sono molto spaziati geograficamente).
Il cast di personaggi è enorme, overwhelming: vi sono almeno una ventina di support characters ricorrenti (divisi in due scuole superiori e/o 4/5 famiglie) e un'altra ventina di comparse. I personaggi possono appartenere a generazioni differenti, andare in scuole diverse, vivere in paesi diversi e avere pure diverse inclinazioni a seconda del tempo.
Le moltissime relazioni danno origine ad una trama molto intrecciata, a volte proprio schiacciante (negli ultimi 3-4 volumi necessitavo costantemente di avere aperta wikipedia con ctrl+F per controllare chi è chi, in che scuola va, in che famiglia è, etc.).
Il tutto è impressionante considerando che sono "solo" 8 volumi e che non c'è un harem che sia uno .
Tenere traccia di tutti i rapporti, di tutte le sessualità, di tutte le infatuazioni e di tutti i rapporti parentali nel tempo non è assolutamente banale per un lettore molto frettoloso e distratto (cosa che sono io).
Giusto perchè ieri sera non avevo niente da fare ho un attimo ricostruito, dall'alto, lo schema delle relazioni tra i pg ricorrenti. Si può notare ad occhio la complessità del tutto (l'autrice è una fan di roba inglese tipo Jane Austen, anzi un >critico ha pure paragonato Aoi Hana ai lavori di quest'ultima).
(ci ho perso 4 ore, almeno aprite lo spoiler e datemi una pacca sulla spalla).
Facile perdere il filo della storia se si è abituati a plot romance molto più plain, che si svolgono spesso all'interno di una scuola e tra al massimo 5-6 persone (harem esclusi, ma gli harem sono il cugino scemo dei romance, manco andrebbero cagati).
La regia dell'autrice purtroppo non perdona la minima distrazione durante la lettura (e questo lo considero un mezzodifetto): i personaggi sono spesso introdotti senza presentazioni e molti avvenimenti sono solo visivi, accompagnati con pochissimo testo, personaggi spesso si assomigliano molto, i cambi di location sono spesso repentini e a volte non si capisce se si è in un flashback o pure no (quasi sempre manca l'espediente della pagina nera). All'interno di un capitolo da 30 pagine si possono tranquillamente trovare una decina di personaggi, che si trovano in 2-3 luoghi diversi e pure paio di flashback in diversi momenti del passato; il tutto non raccolto in scaffali ma spesso mischiato, esempio:
pagina 1 setting 1
pagina 2-3 setting 2
pagina 4 flashback 1
pagina 5 setting 2
pagina 6 setting 1 e setting 2 sovrapposti in vignette diverse
pagina 7 avanza veloce di una settimana
e così via (ovviamente sto esagerando, ma nemmeno troppo).
A proposito della regia di narrazione cito gente che sa scrivere meglio di me:
As the chapters became shorter, the dialogue became poetry. The art itself turned into a kind of prose propelling everything forward, rich in its unspoken role in storytelling.
Shimura's handling of the series in its later stages would undoubtedly frustrate readers. But these pages are meant to be poured over again and again. Panels are designed to consider all the content and infrastructure. Words are meant to be deciphered.
Her dialogue becomes as impenetrable and difficult to comprehend as the hardest human emotion, as the most unknown and mysterious feeling. |
Detto in poche parole se pensate di leggere una storiella romantica leggera nei minuti liberi della giornata cambiate autrice.
Ovviamente imbastire tutta questa roba rimane un mero esercizio di stile se i personaggi che vi rimangono invischiati sono banali o approssimativi, ma per fortuna quello in cui eccelle Aoi Hana sono senza dubbio quest'ultimi.
Mai stereotipati e molto realistici, nessuno appartiene ai vecchi e stantii tropes del genere. Aoi Hana è una storia senza "la tsundere", senza "la hime", senza "la tizia timida", è una storia con personaggi vivi, non maschere di teatro.
L'autrice non si vergogna minimamente l'amore a il sesso come parte fondamentale dell'adolescenza, la scoperta della sessualità è infatti fondamentale nell'evoluzione delle due protagoniste. Il sesso regola la loro maturazione da ragazze a donne e traghetta le cotte in relazioni mature. Ognuno la vive questo in maniera personale, la diversità di affrontare il tema tra Fumi e Akira è esemplare.
Le scrittura delle due protagoniste è senza dubbio di altissimo livello, le loro storie singole (soprattutto Fumi), ma soprattutto la loro storia insieme è appassionante, pulsante e viva. Sia il chara building che il chara development sono ottimi e gestiti in modo impeccabili nel tempo. Il tutto culminante negli ultimi volumi dove i loro sentimenti saranno messi alle strette in un rush finale al cardiopalma, il lettore infatti sarà trascinato nel vortice in cui si trovano le ragazze. Tra i personaggi più interessanti che mi sia capitato di leggere recentemente.
In 8 volumi seguiamo ragazzine, prima bambine, poi donne crescere attraverso l'adolescenza, scoprire la loro sessualità, i loro sentimenti, i loro sbagli, vivere i loro primi appuntamenti, le loro incomprensioni, le loro prime delusioni, i loro primi fidanzamenti, le loro prime rotture...perchè l'amore è anche bello ma soprattutto fa male (basta tornare al grafico di sopra per vedere quanti one side love ci sono). Ognuna in modo diverso, chi a lieto fine, chi addirittura senza fine. I personaggi sembrano così vivi che si ha l'impressione di conoscerli davvero, tanto che non te la senti di tifare per qualcuno per timore di offendere qualcun'altro.
Love is not taken for granted... even when it's taken for granted. It is a powerful beast of a thing, making everything as beautiful as a fabled blue flower or as ugly as ourselves at our most disappointing. |
Menzione d'onore alla bellissima storyline di Kyouko, che per script-time e caratterizzazione può essere considerata una mezza protagonista. Un personaggio disperato, in balia tra una famiglia in cui conta solo l'apparenza, un fidanzato di facciata e un amore omosessuale non corrisposto, la sua storia è sicuramente la side story più appassionante.
In conclusione di questo malloppone scritto a caso Aoi Hana è una grande storia di amore, passione e crescita personale. Una storia rumorosa, piena di personaggi vivi ed altrettanto rumorosi. Una storia di grandi personaggi, grande intreccio, grande poesia e grandi emozioni. Una storia che si mangia tranquillamente a colazione il 99% il resto del genere romance. Una storia narrata prima di tutto col cuore e solo dopo con il cervello, con tutti i pregi e difetti che questo comporta.
That's what Shimura gives us. Terribly, brilliantly complicated characters. Words and pictures to mull over. With tea, no tea, sometimes with a hand in your hair, sometimes with pages being flipped backwards instead of forwards, during chilly nights or warm ones like the ones the girls undoubtedly sleep through in Kamakura. |
Passando poi a....no basta, ho sonno, il manga m'è piaciuto e spero l'abbiate capito. Se qualcuno è stanco delle solite sterili storielle amorose che si legga questo manga gay e magari compri il primo volume, sia mai che quelli alla Renbooks riescano a comprarsi un tozzo di pane.
Post Scriptum:
Leggerò di sicuro a breve l'altra sua opera principale (Hourou Musuko, che qui mi pare pure più conosciuto) e rileggerò sicuramente Aoi Hana (se l'andamento è questo probabilmente succederà prima che Renbooks mandi in stampa il secondo volume), perchè sono insoddisfatto e deluso con me stesso di non averlo letto bene come merita di essere letto.