The Final Season, come la marketizza AMC o più semplicemente S5B, è a mio parere la miglior stagione di Breaking Bad, nonché anche la miglior singola stagione di una serie televisiva che io abbia mai visto. Il rewatch non ha intaccato di un millimetro la mia posizione, e quindi il voto resta
10/10.
La cosa meravigliosa di questa stagione è come riesca a sovvertire quello che era un principio della serie fino alla stagione precedente, ovvero un ritmo deliberatamente posato, pensato per enfatizzare i momenti esplosivi in cui tutto sembra andare a rotoli, con una stagione in cui
effettivamente tutto va a rotoli, e quindi il ritmo posato lascia spazio ad un vortice continuo di avvenimenti ed emozioni, senza però che la qualità ne risenta o che la cosa abbia un impatto negativo su quello che conta nella scrittura di una serie drammatica, ovvero i personaggi, la loro evoluzione e le loro motivazioni. Succedono talmente tante cose che è difficile provare a menzionare quelle più epiche, quindi mi limiterò a menzionare "Ozymandias", episodio che da ormai più di 3 anni considero, e continuo a considerare, il meglio nella storia della televisione in fatto di episodi di una serie TV drammatica. Nonostante per l'episodio in particolare penso di essere tranquillamente a quota 9 o 10 in termini di volte che l'ho visto, le emozioni sono sempre le stesse, come la prima volta. Una serie di pugni allo stomaco che lasciano lo spettatore esamine e senza fiato (nonché sorpreso del fatto che siano già volati via 47 minuti) quando la card "executive producer Vince Gilligan" compare.
Nota di merito anche per "Felina", un Series Finale che è la perfetta (e posata) conclusione di un percorso di oltre 60 ore.
Sono un pò di anni che considero Breaking Bad la mia serie TV preferita in assoluto e non trovo nessun motivo per la quale questa mia considerazione dovrebbe cambiare. A distanza di anni e di visioni multiple, continua a dimostrarsi una miscela pressoché perfetta di innanzitutto sceneggiatura eccellente, che riesce a sconfiggere le barriere produttive che il formato televisivo impone e proporre un prodotto coerente, mai banale e consistente come nessuno mai; performance da parte di un cast strepitoso, guidato da uno dei migliori attori mai comparsi sul piccolo schermo e confezionato con un lato tecnico (regia, ma anche e sopratutto fotografia, montaggio, mixaggio audio) che definirei quasi "pioneristico" in quanto tra i primi a proporre sul piccolo schermo un lato estetico che possa competere ad armi pari con il meglio che abbia il cinema da offrire.