the dark player
Secondo me centra perfettamente quello che deve avere un buon film di fantascienza dura: è credibile. Ovviamente non mi riferisco alla correttezza delle tecniche della botanica o alla credibilità dell'ingegneria aerospaziale messa in atto, queste sono seghe mentali per gente con molto tempo libero, ma al creare un microcontesto di credibilità con tutta una serie di piccole informazioni di contorno che ti fanno davvero credere quello che vedi può accadere (molto bella a tal riguardo tutta la parte della tabella di marcia dei meccanici).
L'unica, perdonabile, svirgolata è l'asspull del piano tirato fuori dal nerd strambo di colore, che più stereotipato di così non poteva davvero essere. Potevano risparmiarsi il PC con la schermata "CALCOLI CORRETTI" che pareva uscito da un film dei loony toons. .