Circio
Credo sia una questione di approccio intellettuale al gaming.
Per dirla in parole povere è una questione di "attitude". I giochi Sega (come quelli Nintendo, in maniera diversa) mostrano quell'attenzione in più; si vede la passione (non fraintendetemi, anche altri la sanno infondere nei propri giochi. Citerei Bungie, fra i più recenti e chiacchierati).
Per quanto riguarda gli arcade Sega; attirano molto perché trasudano giocabilità da ogni poro, ti fanno sentire a casa (cioè in sala giochi) già dal title screen.
Poi ovviamente c'è lo stile. E qui, per quanto mi concerne, nessuno batte Sega, nessuno. Sia nei giochi fracassoni che in quelli raffinati. Che si tratti di House of the Dead o di Phantasy Star (per non citare sempre Shenmue) passando per Nights, piuttosto che Space Harrier o Alien Storm.
La cifra stilistica Sega è inconfondibile. E la cosa bella è che il multipiatta ha fatto molto bene a certi brand. Sega Rally su tutti. Non vedo l'ora di mettere le mani su una versione casalinga di Afterburner Climax e HotD 4. Se il trend qualitativo viene mantenuto, mio dio.
Certo, l'affetto gioca un ruolo importante, ma mi pare che qui dentro l'obiettività la faccia da padrone in generale. Non lesiniamo sulle critiche, se serve. Per farti un esempio: l'annuncio di Sega Superstar Tennis ed i relativi primi screenshot mi hanno fatto storcere il naso. Per quanto il gioco possa avere delle potenzialità (alla fine basta che il motore sia quello di VT3), non mi sembra un gioco Sega. Insomma, l'ho visto e ho pensato "toh, un altro party-game Nintendo" (con tutto il rispetto per la indubbia qualità di certi titoli, ma io non li concepisco proprio).