"Se una scrivania in disordine è segno di una mente disordinata, di che cosa è segno una scrivania vuota?" Albert Einstein
"Statisticamente, vivendo si ha il 100% di probabilità di morire. Propongo quindi di smettere di vivere per non morire." cit. da Enixa
Spesso non è importante solo dove vai..ma come ci arrivi. [cit.]
La forza dirompente del "se mi dicono il contrario sono collusi" è praticamente invincibile. Purtroppo temo che l'unico modo per far cessare il deprimente spettacolo che la Brambilla, la LAV e tutti quegli altri soggetti che MANGIANO sull'ignoranza delle persone hanno messo su, sia quello di lavorare proprio su tali soggetti, e permettere loro di mangiare in altro modo. Anche questo è deprimente, ma se la foto di un pupazzo con le sembianze di un gatto (PALESEMENTE di plastica, con un MILIARDO di denti in più) sottoposto a """vivisezione""" viene commentata con minacce di morte varie su quel cazzo di facebook da migliaia e migliaia di persone, significa che c'è davvero poco da fare.
Ci sono alcuni pre-supposti che non vengono tenuti conto. Le psicopatologie, innanzitutto, non possono essere studiate e comprese al di fuori del sociale e dei suoi paradigmi. Questo significa che la relazione di un fenomeno con la psicopatologia cambia se viviamo in una società a paradigma immunologico (qui si possono mettere insieme i vaccini, i respingimenti dei migranti, gli antivirus informatici,etc..) o se viviamo in una società il cui paradigma è, come oggi, la positività. L'inutilità della statistica sta quindi nel fatto che non tiene conto minimamente del sociale e non costruisce nessun paradigma o teoria. Io ritengo che cercare un' associazione tra vaccino e qualche psicopatologia sia oggi inutile, ma non perché non esiste (quando, dove, perchè?), ma proprio perché è cambiato il paradigma entro cui viviamo.
Sorriso positivo, sei bannato in quanto fake di bannato.
Io comunque penso che possiate fare anche a meno di fare i piangina; la fiducia nella scienza non è mai stata così alta, nella storia.
Un certo numero di dissidenti è puramente fisiologico.
no, è proprio il contrario. Le persone che sono nel settore scientifico (nei più disparati ambiti) denunciano un ritorno alla sfiducia nei confronti del metodo scientifico e delle vie tradizionali. Basta guardare come stava andando la vicenda di stamina, fino a che non è stato comprovato che il fondatore era un totale criminale. E questo in Italia, ci sono posti nel mondo dove il metodo vannoni è completamente legale.
Per ritonrare all'OP, se hanno deciso di fare una ricerca di questo tipo evidentemente se ne sentiva il bisogno. Magari forse per combattere questo sentimento di contrarietà diffuso?
non è che arrivi tu, quello che ha capito tutto, e ci dici che stiamo facendo i piangina. Scusa eh.
Ultima modifica di True Love Waits; 22-05-2014 alle 11:41:08
Non vi è libertà ogni qual volta le leggi permettono che in alcuni eventi l'uomo cessi di essere persona e diventi cosa
Veramente è proprio il contrario da circa 20 anni La fiducia nella scienza sta decisamente calando per una serie di motivi, tra cui inserisco la scienza stessa. Negli ultimi due decenni si è assistito fin troppo al degrado della qualità della ricerca scientifica. Troppe ricerche vengono presentate senza una quantità di dati e metodologie adeguate per il semplice fatto che oramai è diventata troppo una competizione a chi pubblica di più e quanto si viene citati. Quante ricerche vengono mediamente ritrattate ? In campo informatico questo problema si sente davvero tanto.
Sui quotidiani e nei telegiornali italiani si è parlato dei risultati di questo studio o della sua stessa esistenza?
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Fa sorridere la storia di una fantomatica guerra contro il metodo scientifico, manco dall'Inferno fossero tornati Bellarmino e Alamos de Barrientos per vendicarsi dei galileiani.
Non si può ridurre tutto a una questione di fiducia - sfiducia verso le scienze naturali o al rifiuto del metodo scientifico (termine che spesso si abusa), ma è un problema molto più ampio che stranamente non riguarda la "scienza" in se.
La società occidentale negli ultimi cinquanta anni (anzi azzarderei un due secoli) si sta sempre di più specializzando, gerarchizzando e disciplinando; ma allo stesso tempo questa società, grazie agli effetti della globalizzazione e della rivoluzione digitale, è caratterizzata da una trasmissione immediata delle informazioni e da ampie possibilità di manipolazione.
Queste sono condizioni favorevoli per lo sviluppo di sentimenti ostili verso qualsiasi forma di autorità (anzi di auctoritas). Non si attacca la "scienza", ma la "autorità" che la sfrutta a suo vantaggio e ne impedisce lo sviluppo libero.
È un meccanismo perverso, perché non si limita all'aspetto "scientifico" ma ha effetti devastanti sul sociale e sul politico.
Nessuno qua ha parlato di guerra contro il metodo scientifico, vorrei proprio sapere dove l'hai letto. Io temo che questa società di massa sia caratterizzata da una demenza endemica che emerge sui grandi numeri. Tra le tante conseguenze siamo afflitti da una memoria storica brevissima. Da inizio secolo siamo riusciti ad abbattere la mortalità per malattie infettive, che ormai rasenta lo 0%, quando prima rappresentava la prima causa di morte. E adesso, siccome sono almeno 30-40 anni che nessuno muore più di infezione la gente non percepisce più il problema e si sente in diritto di mettere in discussione un metodo comprovato per delle motivazioni assolutamente irrazionali. Questo mi fa paura perché penso a cosa succederà quando questa società demente si dimenticherà degli orrori delle due guerre mondiali del secolo scorso. La paranoia dovuta all'overload di informazioni incontrollate è una concausa, l'altra è un'ignoranza abissale di gran parte della popolazione che evidentemente la scuola dell'obbligo fino a 18 anni non riesce ad arginare. Cosa fare? Come cambiare le cose? La società di massa, dopotutto, è anche quella più democratica mai sperimentata. Quella in cui le persone hanno la possibilità di avere ciò che vogliono, almeno apparentemente. Come fare quindi?
http://www.newyorker.com/online/blog...rent-true.html
Non c'è speranza, è dimostrato che non si può fare nulla per convincere gli ignoranti su questi temi.