Anteprima
titolo: Just Cause
piattaforma: PC Windows
genere: Action Adventure
sito ufficiale: http://www.justcausegame.com/
sviluppatore: Avalanche
distributore: Leader
publisher: Eidos
data di uscita: 22-09-2006
sistema video: PAL
supporto: DVD
età consigliata: da 16 anni in su
Prendete Grand Theft Auto, sostituite alla città un’isola immensa e al suo protagonista malavitoso un rivoluzionario che lotta per la liberazione del suo popolo. Anche se questa definizione può facilmente farvi capire di che tipo di gioco stiamo parlando, difficilmente riesce a rendere giustizia al lavoro fatto alla Eidos. In realtà Just Cause stupisce per la sua reinterpretazione del genere e, nonostante sia chiaramente ispirato al capolavoro di Rockstar, sembra avere le carte in regola per riuscire ad allontanarsene in maniera convincente.
A SPASSO NELLA GIUNGLA
Innanzitutto il territorio: l’isola è ricoperta di vegetazione, strade sterrate, ponti di legno e piccoli villaggi sparpagliati per l’immensa mappa di gioco. Buona parte delle missioni sfrutta anche il mare che a causa delle profonde insenature dell’isola ricopre ampia parte della mappa. Come al solito ci si può spostare appropriandosi dei mezzi dei poveri cittadini, che vanno dalla auto alle motociclette, dai motoscafi alle imbarcazioni da pesca. Mezzi che si guidano con facilità, si distruggono pezzo per pezzo ed esplodono dopo numerose collisioni , nel più classico dei modi. Forse al momento si riscontra una certa lentezza, anche alla guida dei mezzi più veloci. Inoltre c’è sempre l’alternativa di farsi due passi a piedi o una nuotata, cogliendo l’occasione per ammirare il paesaggio, anche grazie all’ampia distanza di disegno. Data l’ampiezza dell’isola (ben 1200 km quadrati!) risulta piuttosto gradito il “sistema di recupero” che permette al nostro protagonista di piazzare un fumogeno in spazi aperti, richiamando così l’elicottero per uno spostamento rapido, direttamente al punto di utile alla missione.
RICO VS. CJ
Il protagonista di Just Cause è decisamente più dinamico della sua controparte criminale di San Andreas. E lo si può notare fin dai primi minuti di gioco, alla scoperta del suo repertorio di azioni. Rico è un duro à la “Mission: Impossible”: si lancia nel vuoto col paracadute, si aggancia col rampino a qualsiasi mezzo in movimento e ci salta sopra per prenderne il controllo, ma soprattutto sta sempre nel mezzo delle sparatorie. Buona parte del gioco ci vede soli contro tutti, pistole alla mano e fuoco a volontà sulla polizia locale, corrotta dalla dittatura che governa l’isola.
Per questo motivo, armi e munizioni non mancano mai e un comodo mirino è sempre presente a schermo per aiutarci ad agganciare i numerosi avversari. Il sistema di controllo non fa una grinza e risulta sempre semplice e immediato.
LE MISSIONI
Tra le missioni testate in anteprima figurano quelle principali classiche che fanno progredire la vicenda e in cui dobbiamo svolgere i soliti obbiettivi: liberare prigionieri, eliminare importanti presenze politiche ecc.. Interessanti le numerose missioni secondarie invece, che ci mettono alla guida dei rivoluzionari dei vari villaggi in piena guerriglia con la polizia locale. Nostro compito fargli strada fino alla piazza principale (eliminando chiunque si opponga al nostro passaggio), ed alzare la bandiera dei rivoluzionari in segno di vittoria. Ogni territorio conquistato ci permette di acquisire punti rispetto, utili a sbloccare nuovi mezzi di trasporto e punti di ritrovo per nuove missioni.
VERSIONI TESTATE
Arriviamo alle dolenti note, almeno per quanto riguarda la versione PS2. La sensazione che l’intera struttura di gioco sia stata pensata esclusivamente per esaltare le potenzialità di’Xbox 360 e dei PC si concretizza anche solo dopo una breve sessione di gioco a entrambe le edizioni. Basta dare un’occhiata ai movimenti della telecamera, sempre pronta a posizionarsi nel modo migliore per farci ammirare i paesaggi in lontananza, ultra dettagliati, luminosi e con un’estensione senza precedenti su Xbox 360 e PC, ma scarni e quanto mai abbandonati a loro stessi su PS2. Stesso discorso anche per i personaggi e gli automezzi, naturalmente imparagonabili alla versione per la console della Microsoft, ma deboli anche se messi a confronto con GTA. La struttura del gioco è assolutamente identica tra le tre versioni, ma mai come in questo caso il livello grafico pone i giochi su piani nettamente diversi. Se su PlayStation 2 ci si diverte per le meccaniche di gioco (anche se per ora si riscontra una certa facilità generale nel portare a termine le missioni), ma si rimane delusi per il reparto grafico, su Xbox 360 e PC, dove è proprio l'aspetto grafico quello più stupefacente, potete immaginare quali sia la gioia di poter esplorare l’isola in ogni suo meandro oltre che affrontare le missioni principali. In ogni caso, considerazioni più approfondite verranno affrontate a breve, in sede di recensione.
Fonte: Gamesradar.it
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