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Forse sono io che mi immedesimo nelle situazioni, che cerco di mettermi nei panni dei protagonisti - vittime e carnefici - delle brutte storie che ogni giorno telegiornali e stampa, quasi sadicamente, ci offrono, palesando a volte un ordine di cose ed eventi, un ordine di follia quotidiana ed irresponsabilità usati più per vivacizzare la verve degli autori del reportage.
In ogni caso, tralasciato l'argomento fin troppo scottante denominabile come "mass media mangia carogne", mi rendo conto che la giustizia, in realtà, è una ciarlataneria neanche degna del peggior imbroglione.
Mi basta citare gli innumerevoli casi di morti causati da ubriachi al volante. Oggi altre due vittime. Assurdo.
E restando in tema "gomito alle stelle" come non citare quel rom ubriaco - tralasciamo rom, che poi i buonisti idioti del cazzo dicono che sottolineo rom per razzismo - che ha travolto ed ucciso quattro, e sottolineo QUATTRO, ragazzi. Sei anni e mezzo: questa la condanna ricevuta. E, sicuramente, non trascorrerà tutto questo tempo in carcere, che poi è in realtà un hotel con tutte le comodità. Per buona condotta, per il fatto di avere un'altezza inferiore ai tre metri e per il fatto di non chiamarsi Armando vedrà uno sconto di pena che se fosse applicato ad una Enzo vedrebbe il 90% dei proletari con la Ferrari.
L'altro giorno, sabato per la precisione, ero sdraiato sul mio letto cercando di farmi passare il mal di schiena al fine di poter passare una bella serata...tra una fitta e l'altra, cambiavo canale, facevo, come si dice, zapping. Ed ecco su una rete locale il faccione, tra l'altro un po' più pieno e roseo del solito, dell'assessor Prosperini. Parlava proprio di questo caso facendo un simpatico confronto tra i tre anni dati a Caruso - al quale con somma gioia e grande spirito altruistico darei l'ergastolo per il solo fatto di parlare e sparare quelle che in gergo fine e raffinato si definiscono STRONZATE - per quella che, seppur giustamente punita, era un'inezia ed i sei anni e mezzo dati a questo omicida. Una persona che consapevolmente beve e si ubriaca, che consapevolmente si mette alla guida di un veicolo e che uccide successivamente quattro giovani è un'ASSASSINO. Ed il fatto stesso di mettersi al volante decisamente brilli è a mio avviso tentato omicidio, perchè non si può sapere se qualcuno si troverà al momento inopportuno ad attraversare quelle strisce pedonali là avanti, così mosse e confuse a cusa dell'occhio e della mente poco lucidi. Paragonati i fatti, trete voi le conclusioni.
Pensiamo ora al caso del diciassettene di Bormio, che ha ucciso quel povero piccolo. Niente conferma del fermo, ritorna a casa e viene accolto dagli amici. Accolto...sarebbe dovuto essere accoltellato. Assassino. E, peggio ancora, va aggiunta l'omissione di soccorso. Altro che dire che non si era accorto di nulla...
Ora mettetevi nei panni dei genitori e parenti di quei quattro ragazzi uccisi, di questo piccolo, delle vittime della strada - che, tra l'altro, a rimetterci sono pressochè sempre gli innocenti e non gli ubriachi. Ditemi se non sarebbe giusto che la giustizia naturale faccia il suo corso, che tali inutili individui vengano dati "in pasto" ai parenti delle vittime. Oppure ditemi se non sarebbe ora di far soffrire davvero questa gente, non di metterli in carcere con il televisore al plasma e tutti i sollazzi che possono desiderare. E non voglio sentire gente che dice che vanno recuperati. Non lo meritano. Meritano solo sofferenza.
Non cito Erba per non dilungarmi troppo.
Ora vi chiedo: perchè questa in-giustizia? Paura? Incompetenza? Perchè chi delinque alla fine viene trattato meglio di chi innocentemente subisce? Non credete di vivere in una società dove i malviventi sono tutelati?
A voi.