Per quanto ne so il global warming è un pericolo estremamente reale e ben documentato, le cui conseguenze sul lungo termine potrebbero essere perfino più devastanti degli scenari apocalittici del film, visto che, nel momento in cui dovesse innescarsi una serie di reazioni a catena nel surriscaldamento dell'atmosfera, il rischio è addirittura di trasformare la Terra in una sorta di secondo pianeta Venere.
In particolare, oltre allo scioglimento dei ghiacciai e al conseguente innalzamento del livello degli oceani, si inizia solo di recente a realizzare (e temere) quel che potrebbe succedere nel momento in cui il permafrost di certi Paesi del nord dovesse salire di temperatura, rilasciando gli enormi giacimenti di metano che stanno sotto la sua superficie.
Rischi enormi (ma di cui non ricordo francamente i dettagli) arrivano invece da una possibile scomparsa della barriera corallina. Evento questo più vicino di quanto non ci piacerebbe credere, vista l'estrema sensibilità ai mutamenti ambientali (inquinamento, cambi di temperature) degli animali che ne sono responsabili.
Negli stadi di transizione altri sconvolgimenti climatici di vario tipo è effettivamente possibile colpiscano diverse aree del pianeta con effetti più o meno gravi per l'ecosistema (e di riflesso per noi).
Ovviamente il rischio che questi mutamenti arrivino in modo tanto tempestivo, estremo e irruento quanto quelli visti nel film è sostanzialmente inesistente.
Va detto che pur con tutte le sue minchiate
The Day After Tomorrow sembra
Superquark se paragonato a 2012.
