The Day After Tomorrow
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Discussione: The Day After Tomorrow

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  1. #1
    De Laurentiis pappone L'avatar di Simon Le Bon
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    Domanda The Day After Tomorrow

    Spoiler:




    No, non ho sbagliato sezione.
    Ho rivisto proprio oggi The day after tomorrow di Emmerich, per chi non sapesse di cosa parli il film in breve narra di una nuova era glaciale scatenata dall'inquinamento umano, l'inquinamento fa cambiare la corrente del Golfo e tutto l'emisfero settendrionale finisce sotto svariati metri di ghiaccio e neve.
    Ora eliminando le varie esagerazioni da film (come il fatto che si verifica tutto nell'arco di una settimana) il presupposto di base è plausibile? Cosa avverrebbe se la corrente del Golfo deviasse il suo percorso, si indebolisse o addirittura scomparisse? Ci sarebbe davvero una nuova era glaciale o il film esagera anche su questo?
    Ultima modifica di Simon Le Bon; 18-08-2010 alle 00:44:02

  2. #2
    Utente L'avatar di Mel Funktion
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    Citazione Simon Le Bon Visualizza Messaggio
    Spoiler:




    No, non ho sbagliato sezione.
    Ho rivisto proprio oggi The day after tomorrow di Emmerich, per chi non sapesse di cosa parli il film in breve narra di una nuova era glaciale scatenata dall'inquinamento umano, l'inquinamento fa cambiare la corrente del golfo e tutto l'emisfero settendrionale finisce sotto svariati metri di ghiaccio e neve.
    Ora eliminando le varie esagerazioni da film (come il fatto che si verifica tutto nell'arco di una settimana) il presupposto di base è plausibile? Cosa avverrebbe se la corrente del Golfo deviasse il suo percorso, si indebolisse o addirittura scomparisse? Ci sarebbe davvero una nuova era glaciale o il film esagera anche su questo?
    Se sapessi la risposta avrei un Nobel

    Scherzi a parte, IMHO il film esagera molto. Il clima ne risentirebbe ( specialmente il Nord Europa ), probabilmente abbastanza da causare estinzioni di massa della fauna in alcune zone ( Islanda / Inghilterra principalmente ), ma si tratterebbe cmq di variazioni molto limitate delle medie climatiche, IMHO massimo massimo - 3-5 gradi ( sulla terraferma ), sufficienti cmq a sconvolgere molti ecosistemi.

    Questa pagina da risposte molto più complete -> http://en.wikipedia.org/wiki/Shutdow...ne_circulation

  3. #3
    Tre volte zio L'avatar di Tripla Z
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    http://it.wikipedia.org/wiki/Corrent...luzione_futura

    è spiegato bene quello che tu intendi. Il film ha esagerato però lo scenario potrebbe essere simile.

    edit: Mel non è solo l'abbassamento nelle zone colpite ma è anche la forte siccità che colpirebbe l'emisfero australe che non avrebbe più i monsoni e anche l'Africa nord occidentale ne risentirebbe per la forte siccità

  4. #4
    Quel bravo ragazzo L'avatar di Tuco Benedicto Pacifico
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    Per quanto ne so il global warming è un pericolo estremamente reale e ben documentato, le cui conseguenze sul lungo termine potrebbero essere perfino più devastanti degli scenari apocalittici del film, visto che, nel momento in cui dovesse innescarsi una serie di reazioni a catena nel surriscaldamento dell'atmosfera, il rischio è addirittura di trasformare la Terra in una sorta di secondo pianeta Venere.

    In particolare, oltre allo scioglimento dei ghiacciai e al conseguente innalzamento del livello degli oceani, si inizia solo di recente a realizzare (e temere) quel che potrebbe succedere nel momento in cui il permafrost di certi Paesi del nord dovesse salire di temperatura, rilasciando gli enormi giacimenti di metano che stanno sotto la sua superficie.
    Rischi enormi (ma di cui non ricordo francamente i dettagli) arrivano invece da una possibile scomparsa della barriera corallina. Evento questo più vicino di quanto non ci piacerebbe credere, vista l'estrema sensibilità ai mutamenti ambientali (inquinamento, cambi di temperature) degli animali che ne sono responsabili.
    Negli stadi di transizione altri sconvolgimenti climatici di vario tipo è effettivamente possibile colpiscano diverse aree del pianeta con effetti più o meno gravi per l'ecosistema (e di riflesso per noi).

    Ovviamente il rischio che questi mutamenti arrivino in modo tanto tempestivo, estremo e irruento quanto quelli visti nel film è sostanzialmente inesistente.

    Va detto che pur con tutte le sue minchiate The Day After Tomorrow sembra Superquark se paragonato a 2012.
    Ultima modifica di Tuco Benedicto Pacifico; 18-08-2010 alle 01:13:37

  5. #5
    Utente L'avatar di Mel Funktion
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    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    Per quanto ne so il global warming è un pericolo estremamente reale e ben documentato, le cui conseguenze sul lungo termine potrebbero essere perfino più devastanti degli scenari apocalittici del film, visto che, nel momento in cui dovesse innescarsi una serie di reazioni a catena nel surriscaldamento dell'atmosfera, il rischio è addirittura di trasformare la Terra in una sorta di secondo pianeta Venere.
    Non esageriamo , si parla di un grado nel 20° secolo, e probabilmente 1 grado ogni 50 anni da qui in poi, ed in ogni modo una volta arrivati a +10 il 90% delle specie esistenti saranno estinte e gran parte dell'umanità con esse, risolvendo il problema da se E saremmo cmq ben distanti dalle temperature medie dell'era dei dinosauri.

    Tra l'altro sebbene l'influenza dell'uomo sul clima sia evidente, non sappiamo quanto sia importante l'influenza del sole. Infatti i dati climatici dei due pianeti a noi più vicini ( Marte e Venere ) mostrano un costante global warming negli ultimi 50 anni pur senza l'influenza dell'uomo.

  6. #6
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    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    Per quanto ne so il global warming è un pericolo estremamente reale e ben documentato, le cui conseguenze sul lungo termine potrebbero essere perfino più devastanti degli scenari apocalittici del film, visto che, nel momento in cui dovesse innescarsi una serie di reazioni a catena nel surriscaldamento dell'atmosfera, il rischio è addirittura di trasformare la Terra in una sorta di secondo pianeta Venere.

    In particolare, oltre allo scioglimento dei ghiacciai e al conseguente innalzamento del livello degli oceani, si inizia solo di recente a realizzare (e temere) quel che potrebbe succedere nel momento in cui il permafrost di certi Paesi del nord dovesse salire di temperatura, rilasciando gli enormi giacimenti di metano che stanno sotto la sua superficie.
    Rischi enormi (ma di cui non ricordo francamente i dettagli) arrivano invece da una possibile scomparsa della barriera corallina. Evento questo più vicino di quanto non ci piacerebbe credere, vista l'estrema sensibilità ai mutamenti ambientali (inquinamento, cambi di temperature) degli animali che ne sono responsabili.
    Negli stadi di transizione altri sconvolgimenti climatici di vario tipo è effettivamente possibile colpiscano diverse aree del pianeta con effetti più o meno gravi per l'ecosistema (e di riflesso per noi).

    Ovviamente il rischio che questi mutamenti arrivino in modo tanto tempestivo, estremo e irruento quanto quelli visti nel film è sostanzialmente inesistente.

    Va detto che pur con tutte le sue minchiate The Day After Tomorrow sembra Superquark se paragonato a 2012.
    già dalle premesse 2012 non può che essere una cagatona

  7. #7
    Quel bravo ragazzo L'avatar di Tuco Benedicto Pacifico
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    Non esageriamo , si parla di un grado nel 20° secolo, e probabilmente 1 grado ogni 50 anni da qui in poi,
    A quanto ne so queste stime sono quelle che circolavano negli anni '90 o all'inizio di questo decennio e si sono rivelate, giusto in tempi recenti, infelicemente ottimistiche.
    Anche lo scioglimento dei ghiacci procede a ritmi ben superiori alle previsioni originali e va tenuto conto che al momento siamo in un picco negativo di attività solare che non durerà per sempre.

    In particolare lo scenario che indicavo sopra, del riversarsi in massa dei giacimenti di metano sotto il permafrost nell'atmosfera, è stato preso in considerazione solo nell'ultimo lusto e potrebbe dare il via a una serie di reazioni a catena i cui effetti sminuirebbero qualsiasi scenario preventivato fino ad oggi, con l'alzarsi delle temperature che diverrebbe causa di cambiamenti a loro volta capaci di innescare ulteriori aumenti di temperatura.


    Infatti i dati climatici dei due pianeti a noi più vicini ( Marte e Venere ) mostrano un costante global warming negli ultimi 50 anni pur senza l'influenza dell'uomo.
    Per Venere non avrei particolari dubbi, considerato che lì l'effetto serra si autoalimenta da milioni di anni, mentre mi viene francamente difficile crederlo per Marte, che con la sua massa ridotta e l'assenza dello scudo di un campo magnetico dovrebbe essere sostanzialmente incapace di trattenere un'atmosfera sufficiente a soffrire di questo problema.
    Ultima modifica di Tuco Benedicto Pacifico; 18-08-2010 alle 02:41:58

  8. #8
    Utente L'avatar di Mel Funktion
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    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    A quanto ne so queste stime sono quelle che circolavano negli anni '90 o all'inizio di questo decennio e si sono rivelate, giusto in tempi recenti, infelicemente ottimistiche.
    Anche lo scioglimento dei ghiacci procede a ritmi ben superiori alle previsioni originali e va tenuto conto che al momento siamo in un picco negativo di attività solare che non durerà per sempre.

    In particolare lo scenario che indicavo sopra, del riversarsi in massa dei giacimenti di metano sotto il permafrost nell'atmosfera, è stato preso in considerazione solo nell'ultimo lusto e potrebbe dare il via a una serie di reazioni a catena i cui effetti sminuirebbero qualsiasi scenario preventivato fino ad oggi, con l'alzarsi delle temperature che diverrebbe causa di cambiamenti a loro volta capaci di innescare ulteriori aumenti di temperatura.
    Tutto questo è già successo: Permian–Triassic extinction event, e l'aumento di temperatura fu più o meno di 10°. E quelle che ho citato non sono stime ottimistiche, ne stime vecchie, ma stime reali.

    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    Per Venere non avrei particolari dubbi, considerato che lì l'effetto serra si autoalimenta da milioni di anni, mentre mi viene francamente difficile crederlo per Marte, che con la sua massa ridotta e l'assenza dello scudo di un campo magnetico dovrebbe essere sostanzialmente incapace di trattenere un'atmosfera sufficiente a soffrire di questo problema.
    Non centra nulla ne la presenza di atmosfera ne il fatto che l'effetto si auto-alimenti. Si tratta dell'influenza delle variazione nel sole sul clima all'interno del sistema solare.
    Anzi, su Marte è proprio dove se ne sono accorti per primi, visto che l'estensione dei ghiacci ai poli sono visibili e documentate dal Medioevo.

  9. #9
    Quel bravo ragazzo L'avatar di Tuco Benedicto Pacifico
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    Non centra nulla ne la presenza di atmosfera ne il fatto che l'effetto si auto-alimenti. Si tratta dell'influenza delle variazione nel sole sul clima all'interno del sistema solare.
    Anzi, su Marte è proprio dove se ne sono accorti per primi, visto che l'estensione dei ghiacci ai poli sono visibili e documentate dal Medioevo.
    Uhm? Mi sembra che tu stia cambiando argomento. Credevo stessimo parlando di effetto serra, mentre tu ora parli di cicli di attività solare, che avranno pure il loro impatto sul clima ma sono tutt'altra cosa.
    Tu hai detto
    infatti i dati climatici dei due pianeti a noi più vicini ( Marte e Venere ) mostrano un costante global warming negli ultimi 50 anni pur senza l'influenza dell'uomo.
    ...come a suggerire che questa sarebbe la prova che ancora non capiamo quanto l'uomo incida sul global warming terrestre.
    In verità a quanto mi è dato sapere i dati in merito sono piuttosto chiari, tant'è che c'è un consenso quasi unanime tra i climatologi (e non a caso le poche voci fuori dal coro si sono sovente rivelate inattendibili, su diversi fronti).

    Il fatto che l'effetto serra su Venere si autoalimenti mi sembra in realtà assolutamente rilevante in replica al fatto che tu faccia notare che avviene senza intervento umano, considerando che si presume sia esattamente il fenomeno che ha portato l'atmosfera del pianeta alle condizioni attuali.
    Non c'è quindi nessun mistero sul perché la temperatura dell'atmosfera di Venere aumenti "anche senza l'intervento dell'uomo", considerata anche l'intensa attività vulcanica, ed è un fatto che ha scarsa attinenza con quanto si denuncia stia avvenendo sul nostro pianeta, dove esiste una biosfera che dovrebbe invece essere in grado, senza la nostra azione di disturbo, di mantenere un solido equilibrio (esclusi eventi catastrofici).

    P.S.
    Citazione Mel Funktion Visualizza Messaggio
    Tutto questo è già successo: Permian–Triassic extinction event
    Le cause effettive delle estinzioni di massa mi risulta siano ancora oggetto di accesi dibattiti, ma anche prendendo assolutamente per vera l'ipotesi delle eruzioni massive di metano dai fondali oceanici (cosa su cui non ho particolari ragioni di dubitare, sia chiaro) mi sembrerebbe solo un'ulteriore conferma della pericolosità del fenomeno; a maggior ragione ora, in un'epoca in cui la situazione è già seriamente compromessa da altri fattori (noi, principalmente) e la nostra biosfera (e mi riferisco in particolare alle vegetazione marina e di superficie, ai fini di questo discorso) non è esattamente vergine, rigogliosa e capace di arginare i danni come si suppone fosse in altre epoche.

    Il punto alla fin fine può essere riassunto così: tu sembri voler dire che no, un effetto serra più che a un'altra estinzione di massa (e a una successiva auto-riparazione dell'ecosistema) non può portare.
    A parte il fatto che anche questo è tutto fuorché un pensiero consolatorio, a quanto ne so non sono pochi gli scienziati che pensano che invece uno scenario peggiore sia assolutamente possibile
    Se l'effetto serra dovesse passare un punto di non ritorno, in cui inizia ad alimentare sé stesso, diventare una seconda Venere sarebbe solo questione di tempo.

    D'altro canto non ho certo inventato certi scenari di testa mia, li riferisco perché li ho sentiti esporre da determinate fonti.
    Ultima modifica di Tuco Benedicto Pacifico; 18-08-2010 alle 11:28:54

  10. #10
    Utente L'avatar di Wawwowo
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    Se non erro era stato spiegato che la cosa piu irreale del film è il fattore congelamento: anche se si verificassero tutte le condizioni descritte non ci potrebbe MAI essere un fenomeno di congelamento cosi drastico o "potente"
    We are all heroes; you and Boo and I. Hamsters and rangers everywhere, rejoice!

    Allora a Fingolfin parve di antevedere la totale rovina dei Noldor e l'irrimediabile sconfitta di tutte le loro casate; e, in preda all'ira e alla disperazione balzò sul suo grande cavallo Rochallor e partì tutto solo, che nessuno avrebbe potuto trattenerlo[...] E cosi giunse solo ai cancelli di Angbad e soffiò nel corno, e picchiò ancora e ancora le porte di bronzo, sfidando Morgoth a uscire e ad affrontarlo a singolar tenzone. E Morgoth uscì.

    “Un dirigente che guadagna 650.000 euro all’anno, se non può permettersi il lusso di acquistare una bella vettura con il proprio guadagno meritato, vuol dire che è troppo avaro, o è stupido, o è disonesto. La nazione non ha bisogno di nessuna di queste tre figure”

  11. #11
    Utente L'avatar di Mel Funktion
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    Uhm? Mi sembra che tu stia cambiando argomento. Credevo stessimo parlando di effetto serra, mentre tu ora parli di cicli di attività solare, che avranno pure il loro impatto sul clima ma sono tutt'altra cosa.
    Tu hai detto

    ...come a suggerire che questa sarebbe la prova che ancora non capiamo quanto l'uomo incida sul global warming terrestre.
    In verità a quanto mi è dato sapere i dati in merito sono piuttosto chiari, tant'è che c'è un consenso quasi unanime tra i climatologi (e non a caso le poche voci fuori dal coro si sono sovente rivelate inattendibili, su diversi fronti).

    Il fatto che l'effetto serra su Venere si autoalimenti mi sembra in realtà assolutamente rilevante in replica al fatto che tu faccia notare che avviene senza intervento umano, considerando che si presume sia esattamente il fenomeno che ha portato l'atmosfera del pianeta alle condizioni attuali.
    Non c'è quindi nessun mistero sul perché la temperatura dell'atmosfera di Venere aumenti "anche senza l'intervento dell'uomo", considerata anche l'intensa attività vulcanica, ed è un fatto che ha scarsa attinenza con quanto si denuncia stia avvenendo sul nostro pianeta, dove esiste una biosfera che dovrebbe invece essere in grado, senza la nostra azione di disturbo, di mantenere un solido equilibrio (esclusi eventi catastrofici).
    Wat? Non stiamo parlando di effetto serra ma di global warming, di cui l'effetto serra è una componente. La situazione di Venere sarebbe, almeno in teoria, stabile da milioni di anni. Non dovrebbe presentare global warming ( avendo raggiunto ormai il suo punto massimo già milioni di anni fa ) ma essere global warmed , per questo l'effetto serra su Venere non ha rivelanza rispetto al global warming del pianeta che osserviamo. Invece si sta scaldando, insieme a Marte ( che non ha attività vulcanica ne un atmosfera degna di questo nome ), a prova che l'influenza delle variazioni solari non sono irrilevanti, ma potrebbero incidere notevolmente anche sulla Terra ( fino anche al 50% del global warming osservato sul nostro pianeta ). Il problema è che mancano molti dati, e una completa analisi del comportamento del sole è possibile solo da pochi anni.

    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    P.S.
    Le cause effettive delle estinzioni di massa mi risulta siano ancora oggetto di accesi dibattiti, ma anche prendendo assolutamente per vera l'ipotesi delle eruzioni massive di metano dai fondali oceanici (cosa su cui non ho particolari ragioni di dubitare, sia chiaro) mi sembrerebbe solo un'ulteriore conferma della pericolosità del fenomeno; a maggior ragione ora, in un'epoca in cui la situazione è già seriamente compromessa da altri fattori (noi, principalmente) e la nostra biosfera (e mi riferisco in particolare alle vegetazione marina e di superficie, ai fini di questo discorso) non è esattamente vergine, rigogliosa e capace di arginare i danni come si suppone fosse in altre epoche.
    In realtà sulle cause c'è oramai un certo consenso ( eruzione siberiani + metano ), la maggior parte del dibattito riguarda la durata effettiva del fenomeno.

    Citazione Tuco Benedicto Pacifico Visualizza Messaggio
    Il punto alla fin fine può essere riassunto così: tu sembri voler dire che no, un effetto serra più che a un'altra estinzione di massa (e a una successiva auto-riparazione dell'ecosistema) non può portare.
    A parte il fatto che anche questo è tutto fuorché un pensiero consolatorio, a quanto ne so non sono pochi gli scienziati che pensano che invece uno scenario peggiore sia assolutamente possibile
    No, sono molto pochi quelli che prevedono catastrofismi stile fine della vita sulla terra.

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    Se l'effetto serra dovesse passare un punto di non ritorno, in cui inizia ad alimentare sé stesso, diventare una seconda Venere sarebbe solo questione di tempo.
    Non esistono punti di non ritorno, se non tra milioni di anni, o se le nostre ipotesi peggiori si protraggono ( irrealisticamente ) per decine di migliaia di anni.
    Nel Triassico avevamo percentuali di CO2 molto, molto maggiori delle attuali ( non esistevano ghiacciai in nessuna parte del mondo, persino i poli avevano un clima umido e temperato )
    eppure non è mai scattato nessun meccanismo senza ritorno, e stiamo parlando di una situazione climatica di gran lunga peggiore della nostra, tra acidificazione degli oceani e vulcanesimo diffuso ( situazione che venne a crearsi anche nel Paleogene, specificatamente tra Paleocene e Eocene ).


    Quella di Venere è una situazione estremamente particolare che non può fisicamente realizzarsi sulla terra, dovuta alla sua particolare evoluzione storica. La concentrazione di CO2 sulla Terra è
    lo 0.038% del totale, su Venere il 96.5%, fatti due quanti su quanto tempo servirebbe per arrivare a quella situazione...

  12. #12
    Ex videogiocattolaio L'avatar di Mao-t
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    Non esistono punti di non ritorno, se non tra milioni di anni, o se le nostre ipotesi peggiori si protraggono ( irrealisticamente ) per decine di migliaia di anni.
    Nel Triassico avevamo percentuali di CO2 molto, molto maggiori delle attuali ( non esistevano ghiacciai in nessuna parte del mondo, persino i poli avevano un clima umido e temperato )
    eppure non è mai scattato nessun meccanismo senza ritorno, e stiamo parlando di una situazione climatica di gran lunga peggiore della nostra, tra acidificazione degli oceani e vulcanesimo diffuso ( situazione che venne a crearsi anche nel Paleogene, specificatamente tra Paleocene e Eocene ).


    Quella di Venere è una situazione estremamente particolare che non può fisicamente realizzarsi sulla terra, dovuta alla sua particolare evoluzione storica. La concentrazione di CO2 sulla Terra è
    lo 0.038% del totale, su Venere il 96.5%, fatti due quanti su quanto tempo servirebbe per arrivare a quella situazione...
    Premetto che parlo da ignorante, tu parli di evoluzione storica del pianeta e questo mi ha fatto domandare una cosa: il fatto che la terra era priva di oceani e quant'altro, nel Triassico, non potrebbe fare appunto parte dell'evoluzione storica e che quindi metterla a paragone per quello che potrebbe succedere sia sbagliato?

    Ancora, prima delle condizioni del triassico la terra in che condizioni era? Simili a quella attuale?

    Perchè se la terra fosse in uno stato x prima del triassico, poi in uno stato y durante e poi tornare nello stato x(quello vivibile di ora insomma), Tuco non avrebbe tutti i torti a guardare l'evoluzione della terra su milioni di anni e affermare che nonostante prima ci fossero condizioni invivibili non è detto che fra X anni non si finisca come Venere.

  13. #13
    Utente L'avatar di Mel Funktion
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    Premetto che parlo da ignorante, tu parli di evoluzione storica del pianeta e questo mi ha fatto domandare una cosa: il fatto che la terra era priva di oceani e quant'altro, nel Triassico, non potrebbe fare appunto parte dell'evoluzione storica e che quindi metterla a paragone per quello che potrebbe succedere sia sbagliato?
    La terra non era affatto priva di oceani.

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    Ancora, prima delle condizioni del triassico la terra in che condizioni era? Simili a quella attuale?
    Il periodo precedente il Triassico ( il PErmiano ) lo si può considerare molto simile all'attuale, con numerosi cicli climatici, caldo-freddo, e un generale riscaldamento del clima, sfociato nel Triassico dove abbiamo medie di temperature molto più alte delle attuali e concentrazioni di CO2 almeno 6 volte le attuali.
    Comunque più si va indietro più le cose peggiorano. Il Cambriano ad esempio.

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    Perchè se la terra fosse in uno stato x prima del triassico, poi in uno stato y durante e poi tornare nello stato x(quello vivibile di ora insomma), Tuco non avrebbe tutti i torti a guardare l'evoluzione della terra su milioni di anni e affermare che nonostante prima ci fossero condizioni invivibili non è detto che fra X anni non si finisca come Venere.
    Non vedo perché. Ci sono stati eventi ben peggiori, accaduti in periodi di tempo equiparabili al moderno global warming, in situazioni di contorno molto più instabili eppure noi siamo qui.

  14. #14
    Ex videogiocattolaio L'avatar di Mao-t
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    La terra non era affatto priva di oceani.
    No scusami, ho scritto lucciole per lanterne. Volevo scrivere tutt'altro.

    Il periodo precedente il Triassico ( il PErmiano ) lo si può considerare molto simile all'attuale, con numerosi cicli climatici, caldo-freddo, e un generale riscaldamento del clima, sfociato nel Triassico dove abbiamo medie di temperature molto più alte delle attuali e concentrazioni di CO2 almeno 6 volte le attuali.
    Comunque più si va indietro più le cose peggiorano. Il Cambriano ad esempio.



    Non vedo perché. Ci sono stati eventi ben peggiori, accaduti in periodi di tempo equiparabili al moderno global warming, in situazioni di contorno molto più instabili eppure noi siamo qui.
    Ok, era solo per capire. Torno a lurkare e vi lascio continuare l'interessante discussione.

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