Dunque, io di droghe ne ho provate davvero poche (mancanza di voglia e di occasione, principalmente), ma ne ho letto tanto. Non riesco ancora a dare una risposta univoca e sensata alla domanda "come ci si dovrebbe comportare?"
Userò (in maniera marginale, peraltro) un paio di assunti che ritengo doverosi per non stare a frantumarci le palle coi tecnicismi,
1) La parte documentaristica di the wire (vedi dopo) è sostanzialmente corretta
2)le droghe, TUTTE, DI QUALUNQUE TIPO, fanno male. As in "sono poco salutari e anche se uno toglie la parte della dipendenza sono un qualcosa di debilitante per l'organismo". As in "a parità di ogni altro parametro, se la scelta è fra usare e non usare, allora usare è la scelta cretina perchè fa male"
se non siete d'accordo potete andare a discuterne nel thread meno interessante cioè questo
Questo thread parte da questi lavori qua (lavori molto complessi e sfaccettati, dei quali menzionerò solo le parti attinenti a questa discussione):
http://en.wikipedia.org/wiki/The_Wire: dramma poliziesco, praticamente un documentario (scritto da un giornalista specializzato e da un poliziotto, è talmente realistico che ha direttamente ispirato delle riforme istituzionali). La parte che ci interessa è che la guerra alla droga non solo è persa, ma non è nemmeno una guerra perchè le guerre finiscono. La guerra alla droga è totalmente inefficace a contrastarne l'uso e crea giri di soldi e di violenza e di dolore inimmaginabili grazie al mercato nero. Un altro proibizionismo insomma
http://en.wikipedia.org/wiki/Brave_new_world: Fantascienza distopica. Dove 1984 era fondamentalmente fanfiction antifà, brave new world parla di cose effettivamente interessanti. Per dirla con parole altrui:
Fatevi due calcoli e cercate di capire a quale delle due visioni ci siamo avvicinati.What Orwell feared were those who would ban books. What Huxley feared was that there would be no reason to ban a book, for there would be no one who wanted to read one. Orwell feared those who would deprive us of information. Huxley feared those who would give us so much that we would be reduced to passivity and egotism. Orwell feared that the truth would be concealed from us. Huxley feared the truth would be drowned in a sea of irrelevance. Orwell feared we would become a captive culture. Huxley feared we would become a trivial culture, preoccupied with some equivalent of the feelies, the orgy porgy, and the centrifugal bumblepuppy. As Huxley remarked in Brave New World Revisited, the civil libertarians and rationalists who are ever on the alert to oppose tyranny "failed to take into account man's almost infinite appetite for distractions." In 1984, Orwell added, people are controlled by inflicting pain. In Brave New World, they are controlled by inflicting pleasure. In short, Orwell feared that what we fear will ruin us. Huxley feared that our desire will ruin us.
http://en.wikipedia.org/wiki/Infinite_Jest: pietra miliare del postmoderno americano. Una copia bootleg di un film sperimentale è in giro per l'america, ed è in grado di catturare l'attenzione dello spettatore in maniera così totalizzante che egli, pur non essendo tecnicamente ipnotizzato, sceglie di guardarla e riguardarla all'infinito, fino a morire di sete ma in completa ed in certa misura volontaria estasi in una pozza di sperma ed escrementi. In più, droghe ovunque. In soldoni per l'essere umano, e in particolare l'essere umano occidentale, rinunciare all'intrattenimento è impossibile. C'è qualcosa di profondo (a quanto pare, ma questo si capisce da the pale king, il libro dopo, è un certo tipo di noia atavica) che ci rende incapaci di sottrarci all'escapismo, e nelle condizioni adatte questa necessità è perfettamente in grado di disintegrarci.
Ora, detto questo. Il motivo principale per cui la questione "legalizzazione" non viene affrontata nonostante le evidenti stupidità del proibizionismo è perchè la droga viene, contro ogni aspettativa sensata, fra tutte le cose, giudicata come immorale e quindi attorniata da una cappa di anti sacralità scema.
E' però anche vero che questi divieti, quelli cioè che provengono esclusivamente dalla morale (cioè, da UNA morale specifica e magari pure un po' vecchiotta), sono inevitabilmente destinati a scomparire e secolarizzarsi. Con l'aborto siamo riusciti a legalizzare l'infanticidio, compromettendo morali ben più ingombranti ("uccidere tuo figlio è tutto sommato una cosa bruttina" è decisamente più importante ed imponente di "è necessario essere continuamente presenti in se stessi al 100% altrimenti boh") in nome della praticità (la gente lo faceva lo stesso e stavano peggio tutti).
Quindi il motivo scemo per impedire la legalizzazione ha già i giorni contati.
Resta da capire se ce ne sono altri meno scemi. Magari abbastanza grandi da far sì che l'ENORME prezzo della guerra alla droga sia comunque giustificato.
Se si toglie la questione morale, tutto credo si risolva in "se la droga pesante fosse legalizzata, i consumatori aumenterebbero? Il consumo aumenterebbe? E se sì, di quanto?"
Io penso che, droghette leggere a parte che se usate con moderazione (cioè, al ritmo con cui una persona media si fa la nottata di binge drinking e si sveglia lammerda eil giorno dopo, quindi boh, una volta al mese a dire tantissimo) e sopratutto da sole non ti rendano più scemo di quanto non ti renderebbe guardare una puntata di the walking dead; penso che dicevo chi fa uso di droghe pesanti (sopratutto quelle non sintetiche) abbia degli enormi buchi a livello di soddisfazione personale, autopercezione ecc. che lo spingono a vivere scientemente una vita di degrado e di dolore. Va da sè che è improbabile che, se legalizzata, un tizio qualunque, addirittura un tizio qualunque depresso, si rivolga prima all'eroina che allo psichiatra (il costo è quello).
Discorso più complesso sulle droghe sintetiche. Le droghe sintetiche sono appunto SINTETICHE, e se legalizzate potrebbero essere prodotte in maniera più controllata. Sono di già le droghe meno pericolose (la famosa MDMA non lascia i famosi buchi nel cervello. la gente che schianta sui dancefloor col cuore scoppiato è perchè non ha avuto il buonsenso di ricordare a qualcuno di ricordargli che i centri della sete sono inibiti e che ballare per 12 ore di fila senza ingerire liquidi è un ottimo modo per andare in shock e lasciarci le penne. basterebbe l'educazione.) e anche se sono CERTO che il consumo aumenterebbe enormemente sopratutto in discoteca, è anche vero che la vendita di sex on the beach al bancone è legalissima e il sex on the beach fa pure schifo al cazzo, mentre l'ecstasy ne parlano tanto bene. Si potrebbe controllare e limitare il consumo a una pasta alla serata tipo bevute.
Rimane il problema delle droghe da imprenditore/broker/rockstar/politico. Cioè la coca e gli psicofarmaci. I secondi sono già legalizzati ma controllatissimi, perchè sono enormemente pericolosi e di facile utilizzo, caratteristiche che non sono così facili da riconstrare nelle altre droghe.
La coca è un casino, perchè fa danni enormi, non serve a un cazzo e se la fanno di già tutti anche se è illegale (srsly, le notizie con i rilevamenti dei fiumi al nord sono surreali. Sembra che la usino come borotalco per impolverarsi le palle). E' un po' il cavallo nero della situazione, si potrebbe legalizzare tutto e prendere a colossali calci nelle palle chi si ostina ad usare coca, l'unica cazzo di droga illegale che fa pure schifo.
A queste supposizioni vanno invece aggiunti i vantaggi scontati dell'avere il monopolio, che significa soldi a pacchi per lo stato, controllo su chi ne fa uso (se sai chi sono puoi inserirli in programmi di recupero. Se il drogato non è più un emarginato sociale è più facile ne venga fuori) e massacro della criminalità organizzata, alla quale rimarrebbe giusto il commercio di animali esotici.
Ora, è dannatamente tardi e figuratevi se mi metto ora a parlare di brave new world e infinite jest, ma il pericolo di una società disgregata per la disponibilità di roba che colpisce direttamente i centri del piacere è certamente plausibile (possiamo già vedere i danni fatti da meccanismi simili, come quelli dei MMORPG, limitati solo dal miracoloso fatto che la storia ha voluto che alla figura del videogiocatore si accostasse quella del nerd brutto e scacciatopa).
Quello che volevo chiedervi (a parte di discutere partendo da queste premesse intellettuali che con così tanto amore ho cucito assieme) è se qualcuno sa se da qualche parte vogliono/hanno avviato un progetto per costruire un modello credibile di legalizzazione di qualcosa. Cazzo possibile che che ancora nessuno sia riuscito ad ammassare abbastanza capitale politico per quanto meno PROVARCI e avere qualche numero da macinare?
PS: KLLB, se leggo anche un solo post sul liberalismo giuro che ti mando una foto del mio pene. Non me ne frega un cazzo del liberalismo, non frega un cazzo a nessuno.