[113] [Collezioni PC] Discussioni - Titolo non cangiante - Pag 6
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Visualizzazione risultati da 76 a 90 di 539

Discussione: [113] [Collezioni PC] Discussioni - Titolo non cangiante

Cambio titolo
  1. #76
    Criminale fuorilegge L'avatar di glorfindel75
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    Shadow of the Comet su GOG. Sapevatevelo.

    EDIT: pure Prisoner of Ice !

  2. #77
    Azathoth col punto
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    EDIT: pure Prisoner of Ice !
    Questo assolutamente si, vado

  3. #78
    Criminale fuorilegge L'avatar di glorfindel75
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    sono un pò carucci però ora

  4. #79
    Azathoth col punto
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    Citazione glorfindel75 Visualizza Messaggio
    sono un pò carucci però ora
    Si, infatti ho visto ora dopo la tua segnalazione, 6€ a testa sono troppi, aspettiamo che calino, intanto gioco RDR

  5. #80
    Aaron Amoth
    Ospite
    Citazione glorfindel75 Visualizza Messaggio
    Shadow of the Comet su GOG. Sapevatevelo.

    EDIT: pure Prisoner of Ice !
    Oh my God. MIEI.

  6. #81
    Angelo vendicatore L'avatar di Lucathegreat
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    Forte. Prisoner ce l'ho originale, l'altro mai giocato, un giorno lo rimedio

  7. #82
    Azathoth col punto
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    Io un gozilliardo di anni fa lo avevo versione pirata (non lo trovavo da nessuna parte) ma non mi girava, visto che GOG è pienamente compatibile per i vecchi giochi sui sistemi moderni sono felice che ora ci sia, se costasse di meno o non avessi altra roba da giocare lo avrei gia preso

  8. #83
    McC1992
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    Death to Spies
    Argento @

    Gran bella sorpresa. L'ho installato perchè avevo voglia di un gioco stealth, e non mi ha deluso. Certo, è consigliato solo ed esclusivamente ad appassionati del genere, chi non lo è dovrebbe tenersi alla larga. E' difficile e richiede tanta pazienza. Il salvataggio veloce diventa fondamentale, è una manna, senza dubbio un salvataggio a checkpoint sarebbe risultato troppo frustrante. Mi ha catturato molto devo dire. Se non ci lascia ingannare dalla grafica (non sembra del 2007) e dalla legnosità dei movimenti, oltre che da un tutorial e da una prima missione non entusiasmanti, se gli si da' una chance è un gioiellino. E' proprio la difficoltà elevata a renderlo tale, ogni piccolo progresso nelle missioni è gratificante come non mai e la tensione è sempre alta. I nemici sono tantissimi, anche solo riuscire ad andare avanti spesso richiede parecchia inventiva. L'amico più fidato è il revolver silenziato, la maggiorparte delle uccisioni si fanno con questo, seguito dal cloroformio e la corda di pianoforte (le altre armi sono inutili, almeno per l'approccio stealth che è l'unico sensato).

    Riprende tante cose dalla serie di Hitman, in praticolare dal secondo. Oltre ai costumi, che sono la somiglianza più ovvia (oltre che riuscita), il metodo di eseguire le azioni è identico a Hitman 2: anche per apire una porta occorre selezionare l'opzione apposita dal menù che compare, lo stesso per raccogliere oggetti o mettere KO qualcuno. Anche l'indicatore dei nemici è simile, con determinate guardie che dopo alcuni secondi di osservazione manderanno all'aria la copertura. Secondo me però questo aspetto in Death to Spies è realizzato in modo migliore, con guardie che si dividono in totalmente amiche e innocue (anche standogli di fronte o correndogli attorno), in altre che ci scorprono entrando nel loro cono visivo e dopo che la barra di allerta si è riempita, e in altre ancora che appena vedono il giocatore iniziano a sparare. In tutto questo è fondamentale la mini-mappa, che segnala attraverso tre colori (verde, giallo e rosso) quali guardie ci circondano e i loro coni visivi. La mini-mappa si deve attivare, conviene poi tenerla nell'angolo in basso a destra che facilita di molto le cose. Anche trovare i costumi migliori per il livello, o quelli più adatti per portare a termine gli obiettivi della missione, aiuta parecchio, ma non si è mai davvero al sicuro, non ci sono coperture e quindi si è quasi sempre osservati da qualcuno. Durante un livello bisogna sperimentare ed ingengarsi per fare in modo che non si venga scoperti e non parta l'allarme, come detto le guardie sono in numero elevatissimo. Davvero apprezzabile il realisimo in tutto ciò. Alcune missioni sono assolutamente fuori di testa, a prima vista sembrano ai limiti dell'impossibile, ma poi guardando bene un modo per andare avanti si trova sempre, bisogna semplicemente avere pazienza, spirito d'osservazione, e sperimentare e ritentare con l'aiuto del quicksave. Detto questo, pur essendo i livelli piuttosto grandi, questi non offrono quasi mai modi diversi per portare a termine gli obiettivi. Ci sono solo un paio di bersagli che possono essere eliminati con del veleno nei drink, stop. In questa senso non ha nulla a che vedere con un Hitman, sopratutto Blood Money, in cui le opzioni con cui assassinare un bersaglio sono sempre numerose.

    Il gioco è ambientato durante la seconda guerra mondiale, e si impersona una spia russa che deve operare sopratutto contro nazisiti, ma non mancano missioni che vedono coinvolte la Gran Bretagna. La storia comunque è quasi nulla, c'è qualche cutscene tra una missione e l'altra, ma il doppiaggio è moscio e non raccontano mai nulla d'interessante. Il piatto forte qui è lo stealth, se non si cerca altro è davvero un ottimo titolo, considerato poi che è anche longevo. Appena mettono in sconto il seguito Moment of Truth lo prendo. Tra l'altro è previsto il terzo episodio per questo autunno (che però ha cambiato nome in Alekhine's Gun al posto di Death to Spies 3).

  9. #84
    Utente L'avatar di mouse-in-the-house
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    01-12
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    Augusta Taurinorum
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    Avevo deciso di passarmi una serata tranquilla giocando al pc, ho avviato The Old City Leviathan per provarlo: mai scelta fu peggiore per stare tranquilli e sereni

  10. #85
    McC1992
    Ospite
    Splinter Cell Blacklist
    Oro @

    Ad essere obiettivi non dovrebbe andare oltre l'argento, ma lo premio per un motivo molto semplice: per la saga si tratta di un ritorno a dello stealth di qualità dopo due capitoli al massimo discreti, e non è poco. Rimane ad ogni modo inferiore a Chaos Theory, a cui diedi sempre un oro.

    La storia gira attorno al solito gruppo terroristico di turno, e non di discosta più di tanto dal solito tema: "America you are greedy, you have to pay". Però non manca qualche spunto intrigante ed originale. Come double agent e convinction è più "pomposo" rispetto ai vecchi Splinter Cell, è più vicino a un film d'azione che ad una classica spy story, ma ormai questo è diventato e questo ci teniamo. Quello che conta comunque è che il gameplay incentiva a giocare stealth, a differenza di Convinction. Si crepa con un paio di colpi inizialmente, quindi non è per nulla consigliabile l'approccio ad armi spianate. Io nella mia run ho fatto un misto tra ghost (non lethal) e panther (ovvero non allertando nessuno ma uccidendo i nemici), e se mi scoprivano ricaricavo quasi sempre. La difficoltà è abbastanza ben calibrata, io ho scelto la penultima, ovvero realistic, che cambia dall'ultima perfectionist per l'assenza di drop con cui ricaricare l'arsenale e per la mancanza del mark and exucute che permette di far fuori più bersagli contemporaneamente. Se si eliminano i nemici diventa tutto sommato facile proseguire, ma se non si vuole proprio entrarci in contatto diventa tutt'altra storia. Io solamente nell'ultima missione non ho atterrato nessuno, e nella parte finale ho penato, ma la soddisfazione poi è tanta. Magari in futuro proverò a rigiocarlo tutto così. Purtroppo però ci sono un paio di livelli votati all'action, dove si è costretti ad usare pesantemente le armi da fuoco. Queste parti si può anche riuscire a farle Panther, ma sarebbe meglio se proprio non fossero presenti in un gioco stealth.

    Ho fatto anche le missione aggiuntive, da solo quelle possibili in singolo, e con Dyni quelle coop only. Non sono nulla di speciale, ma comunque contenuto extra che non guasta. Certo è che in coop ci si diverte di più. L'unico problema è il finale dell'ultima coop only, una sezione tutta spara spara davvero pensata a culo e bestemmiosa come non mai. Dyni sa, sopratutto perché ero io che crepavo in continuazione .

    Mi aspetto un seguito (perchè sicuramente prima o poi arriverà) all'altezza di questo. Anche avere un giorno Pandora Tomorrow in DD non sarebbe male.

  11. #86
    Hihihihi ci credevano L'avatar di painmaker87
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    Su Blacklist ho bestemmiato tanto dentro la metropolitana
    Donnarumma ju29ro.

  12. #87
    Azathoth col punto
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    Bei post Mc1992, due bei giochi di fila ben descritti

  13. #88
    Butta il sale OVUNQUEEEE L'avatar di Mega Man
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    Citazione McC1992 Visualizza Messaggio
    Ho fatto anche le missione aggiuntive, da solo quelle possibili in singolo, e con Dyni quelle coop only. Non sono nulla di speciale, ma comunque contenuto extra che non guasta. Certo è che in coop ci si diverte di più. L'unico problema è il finale dell'ultima coop only, una sezione tutta spara spara davvero pensata a culo e bestemmiosa come non mai. Dyni sa, sopratutto perché ero io che crepavo in continuazione .

    Mi aspetto un seguito (perchè sicuramente prima o poi arriverà) all'altezza di questo. Anche avere un giorno Pandora Tomorrow in DD non sarebbe male.
    L'ultima missione coop è quella sullo Yatch o n'altra? Le avevo giocate pure io, si possono fare se ti invita un amico pur non avendo il DLC

  14. #89
    McC1992
    Ospite
    Citazione Mega Man Visualizza Messaggio
    L'ultima missione coop è quella sullo Yatch o n'altra? Le avevo giocate pure io, si possono fare se ti invita un amico pur non avendo il DLC
    No con coop only intendo quelle con Briggs dove nel finale si è sdraiati/feriti e si devono far fuori numerosi soldati che ti vengono incontro. Quella dello yatch è possibile invece farla anche da solo.

  15. #90
    Angelo vendicatore L'avatar di Lucathegreat
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    I first person puzzler sono un po' il mio genere videoludico preferito e credo di averli giocati quasi tutti, dai capolavori come Portal a quelli meno riusciti. Poi un giorno ecco comparire dal nulla The Talos Principle, realizzato da Croteam che finora ha fatto tutto meno fpp, che non senza sorprese scala prepotentemente la classifica e va a piazzarsi tra i migliori esponenti del genere.

    In TTP vestiamo i panni di un automa che si risveglia in un luogo sconosciuto ed è accolto dal suo creatore Elohim, il quale lo sottopone a molte prove per vedere se è degno. L'automa può quindi muoversi liberamente nel giardino dei mondi di Elohim, ma come la Bibbia insegna, la tentazione è dietro l'angolo ed è qui rappresentata da una torre apparentemente senza fine, il cui ingresso è severamente vietato. Cosa c'è davvero in cima alla torre? E in quale luogo ci troviamo? E qual è lo scopo dell'ambiguo Milton, l'assistente bibliotecario con cui dialoghiamo attraverso i terminali?

    Spoiler:


    Cosa nasconde la torre? Cosa ci sarà in cima? Una riapertura senza critiche agli AC? Un computer nuovo per Dama? Un'unità di XCOM che non missa un tiro da 90%? La Batmobile? Mistero!



    Il gioco si articola attraverso 3 mondi, ognuno con 7 livelli principali (più altri segreti) di grandezza variabile contenenti a loro volta diverse stanze ad enigmi, che una volta risolte ci fanno ottenere un tetramino, da usare poi assieme ad altri per sbloccare nuove zone o meccanismi da utilizzare. Per superare queste stanze si dovranno usare svariati marchingegni tra cui cubi, jammer e connettori laser, spesso da combinare assieme in maniera intelligente e cervellotica. La curva di difficoltà è abbastanza morbida, ogni volta che si ottiene una cosa nuova ci sono almeno un paio di livelli semplici di tutorial per farci capire come funziona, ma via via che si prosegue i puzzle diventano sempre più diabolici. Nonostante il loro numero non risultano però mai noiosi, non sono tutti originalissimi ma c'è una buona varietà.

    Ma ciò che pone TTP un gradino sopra gli altri, oltre alla qualità degli enigmi, è anche la sensazione di libertà fornita al giocatore. I livelli sono quasi tutti abbastanza grandi e apparentemente vuoti, ma in realtà pieni di segreti ottenibili con una buona dose di follia. Un po' come molti giochi degli anni '90, anche qui è possibile spesso e volentieri superare i confini del livello tramite salti azzardati e raggiungere (con i suoi limiti) luoghi in cui non si dovrebbe stare. Ma al contrario di quelli, in cui queste cose si potevano fare per difetti di programmazione, in TTP è voluto e incoraggiato e il giocatore viene ricompensato per questo, visto che come detto vi sono un sacco di easter eggs difficilissime da trovare e non ultime le temibili stelle nascoste, apparentemente impossibili da prendere a prima vista ma che costringono a sfruttare al massimo il proprio spirito di osservazione, l'intuito e la creatività se si cerca di ottenerle senza sbirciare in una guida. Sono comunque facoltative, ma sbloccano uno dei tre finali.

    Spoiler:


    You bastard



    Riguardo la trama, narrata quasi esclusivamente tramite documenti e log da leggere, è anch'essa molto ben scritta e interessante e permette man mano di farsi un'idea di ciò che è successo e del luogo in cui ci troviamo, risposte che però troveranno conferma solo nel vero finale. Dialogando con Milton inoltre non ci si risparmia nemmeno delle digressioni tutt'altro che banali sulla filosofia, la morale e cosa significa essere una"persona". In questo però emerge l'unico difetto del gioco, ovvero una traduzione italiana scadente. A quanto pare infatti la parte scritta è stata curata da uno studio multilingua pagato probabilmente due spicci, e anche se alcuni documenti sono scritti bene (perché presi pari pari dagli originali), il 90% del resto odora di Google Translate tanto che viene da chiedersi chi ha veramente fatto il proofreading sbandierato nei credits. Ma se questo è accettabile in altri giochi più frivoli, qui diventa un problema visto che spesso i dialoghi e i botta e risposta vertono su argomenti complessi, resi spesso ancora più incomprensibili dalla traduzione a casaccio. Perciò vi consiglio di settare almeno la parte scritta in inglese, forse più difficile da capire, ma almeno scritta correttamente. Il doppiaggio invece potete pure lasciarlo in italiano, è fatto bene.

    TTP è un gioco originale e vagamente simbolico, che strizza l'occhio a molte altre produzioni del passato, al mondo di Internet e non solo, ma lo fa in modo consapevole e intelligente. E per tutti i motivi sopra citati arriva ad essere anche uno degli esponenti migliori del genere a cui appartiene, perciò se amate i puzzle in prima persona esplorativi tipo Portal con anche una spruzzata di filosofia e un mare di segreti, compratelo a occhi chiusi, sono soldi ben spesi.
    E poi ci sono anche dei gattini!

    @ blu

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