Darwinismo sociale
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Discussione: Darwinismo sociale

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  1. #1
    Neo-Atlantideo L'avatar di Marcus85
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    Darwinismo sociale

    Per Darwinismo sociale, almeno nell'accezione moderna, si intende un'applicazione all'ambito sociale/politico della legge darwiniana della sopravvivenza delle specie. In base a tale legge a sopravvivere in natura è l'individuo (o, nel caso specifico del darwinismo sociale, il gruppo umano) più adatto (survival of the fittest), da non confondere, semplicisticamente con il più forte, se non in senso lato. Tale "forza" non è infatti, nella società umana, di tipo fisico, ma essenzialmente di 3 tipi:
    -economica (derivante dal controllo di beni)
    -politica (derivante dalla facoltà all'uso del potere coercitivo)
    -ideologica (basata su presupposti ideologici)

    Di queste, nella società moderna, dopo il tramonto delle grandi ideologia, l'ultima ha perso larga parte del proprio significato, a vantaggio delle due precedenti, intrinsecamente correlate.

    A livello di politica estera il darwinismo sociale implica che le nazioni più ricche (che, sulla base della corrispondenza intrinseca denaro=armi=potere, detengono una posizione di forza) competano con le altri, più deboli, nel controllo delle risorse economiche (tutti quei beni disponibili in misura qulaitativamente o quantitativamente inferiore rispetto al fabbisogno). Chiaramente, questa posizione di forza delle prime si traduce nell'accaparrarsi un quantitativo quantitativamente e qualitativamente superiore di tali risorse.

    Tutto ciò si riflette nella presente situazione , che vede i paesi ricchi detenere il 90% delle risorse disponibili, a fronte del 10% detenuto dai paesi poveri, mentre il divario, in termini di benessere e aspettativa di vita tra il paese più ricco ed il paese più povero si è incommensurabilmente ampliato.

    Il Darwinismo sociale nega categoricamente che un ribaltamento sia possibile, così come che una ridistribuzione delle risorse sia possibile. Nel fare tale constatazione oggettiva si rifà all'algoritmo di Malthus, secondo il quale a fronte di risorse stazionarie, o che crescono lentamente, si ha una crescita esponenziale della popolazione nel lungo periodo. Il risultato: le risorse sono insufficienti a sopperire ai fabbisogni dell'intera popolazione mondiale (come di qualsiasi società, nello specifico), pertanto sono gli stati più ricchi e più forti ad imporsi in tale lotta, secondo un processo che ha avuto origine sino dai primordi della vita sulla terra e che ha dominato l'intero corso della storia umana.

    Cosa ne pensate? Condividete o meno il darwinismo sociale e le ragioni che ne sono alla base?
    (per favore, no flame e niente accuse gratuite di nazismo e altro)

  2. #2
    Molotov
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    Non lo condivido affatto e credo in primis che le Nazioni dovrebbero aiutarsi reciprocamente, in secundis che il mondo dovrebbe adottare Linux come sistema operativo universale.

  3. #3
    Neo Mod L'avatar di Darth Threepwood
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    Non vedo come non si possa tirare in ballo il nazismo, visto che Hitler stava applicando proprio questa.. cosa.
    Ovviamente tutto ciò mi schifa.
    www.beppegrillo.it - Il blog di Beppe Grillo. | Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Citazione cc84ars
    ecco, questi sono i tipici interventi bossi-fini

  4. #4
    EX-TER-MI-NA-TE! L'avatar di lord mark 87
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    nn condivido

    gli animali hanno certe caratteristiche che gli permettono di difendersi e di sopravvivere nel mondo.

    le caratteristiche che permettono all'uomo la sopravvivenza sono:

    -l'intelligenza
    -lo spirito di gruppo

    infatti l'uomo intelligente è quello che sa adattarsi (ipoteticamente) in ogni situazione e può migliorare la qualità della sua vita con una serie di idee

    l'uomo però nn può fare tutto da solo, e quindi ecco che subentra il gruppo, cioè l'insieme di persone che uniscono le proprie capacità x realizzare grandi progetti, e quindi x sopravvivere, migliorando in continuazione la loro qualità della vita.

    purtroppo però è un mondo crudele (pieno di terroristi, assassini, spacciatori, malviventi ecc...), perciò x far sopravvivere l'intera popolazione mondiale si dovrà collaborare TUTTI, nn solo gli occidentali

    anche xkè ricordiamo che nn ci sarebbero I + FORTI se nn ci fossero I + DEBOLI, e se i + deboli spariscono...

  5. #5
    Neo-Atlantideo L'avatar di Marcus85
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    Citazione Darth Threepwood
    Non vedo come non si possa tirare in ballo il nazismo, visto che Hitler stava applicando proprio questa.. cosa.
    Ovviamente tutto ciò mi schifa.
    Quella era un'applicazione travisata di quella che è invece una teoria scientifica. Quella di Hitler fu una folle estremizzazione. Ricorda come il darwinismo sociale sia un processo naturale, per quanto coinvolga società umane, per tanto ogni forzatura indotta è indebita. Ricorda poi come il darwinismo sociale si rifaccia al controllo delle risorse, una qustione che, se mai fosse stata in gioco nella questione ebraica, lo era solamente nella mente malata di Hitler. Non confondere genocidi politici con il darwinsimo sociale, che è un fenomeno naturale, privo di connotazioni politiche.

  6. #6
    Verso il domani L'avatar di Luck134
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    Pienamente d'accordo con il darwinismo sociale e ribatto con un: o noi o loro.

  7. #7
    Neo Mod L'avatar di Darth Threepwood
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    Ok, lasciamo perdere Adolf, c'è poco da dire cmq: la teoria in sè è RAZZISTA, anti-democratica e anti-egualitaria.
    Ed io sono razzista, anti-democratico e anti-egualitario? no, per questo schifo questa teoria.
    www.beppegrillo.it - Il blog di Beppe Grillo. | Wikipedia, l'enciclopedia libera.

    Citazione cc84ars
    ecco, questi sono i tipici interventi bossi-fini

  8. #8
    Utente L'avatar di Devil 87
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    Visto che Agorà sforna ancora argomenti interessanti? Personalmente preferirei parlare della buona vecchia selezione naturale che è sconfitta dalla tecnologia e dell'affermarsi in ogni specie del ceppo più debole a causa dell'intervento dell'uomo. In ogni caso questa teoria mi sembra un dato di fatto, non una possibilità, ovviamente ha i suoi pro e contro, ma chi pretende un mondo diverso è un povero idealista senza speranze, ora, nell'immediato futuro e probabilmente in quello più prossimo la situazione è questa e niente e nessuno potrà cambiarla (chissà, forse una terza guerra mondiale?) quindi è necessario adattarci, non combattere.

    Ovviamente non voto il sonaggio perché non ne ho motivo alla luce di quanto dico
    Si vive per scoprire nuova bellezza, di solito tanta quanta se ne dimentica.

    - Half Devil -

  9. #9
    Citazione Darth Threepwood
    Ok, lasciamo perdere Adolf, c'è poco da dire cmq: la teoria in sè è RAZZISTA, anti-democratica e anti-egualitaria.
    Ed io sono razzista, anti-democratico e anti-egualitario? no, per questo schifo questa teoria.
    Ah, mi hai risparmiato la fatica di dirlo.
    Quoto.
    "Il sonno della ragione genera mostri"

  10. #10
    boh L'avatar di Jack89
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    Solo in minima parte. Ho votato no.


  11. #11
    Old Member L'avatar di Nagdorf
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    Non condivido come ideaologia di base, ma mi pare una teoria visibile -nella sua connotazione moderna- nel mondo d'oggi

    Quit Msg: Sono fin troppo consapevole del fatto che si vive in un'epoca in cui solo gli ottusi sono presi sul serio, e io vivo nel terrore di non essere frainteso

  12. #12
    Utente L'avatar di Guo Jia
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    Il darwinismo sociale è, forse, la più patetica e ridicola fra tutte le giustificazioni mai trovate dall'uomo per perseguire i propri interessi.

    Innanzitutto, è interessante notare come venga applicata una legge "naturale" sulla società umana, che di "naturale" dovrebbe avere ben poco.
    L'uomo è ben più di un animale: è in grado di pensare, è in grado di vedere al di là dei propri egoistici interessi, è in grado di distinguere il bene dal male (anche se non esiste una distinzione netta).
    L'uomo, in quanto Uomo, è più che in grado di controllare il proprio istinto, in favore dei propri ideali o delle proprie convinzioni.
    La stessa società umana è ben diversa da quella animale, e non si basa sull'istinto (come nel caso delle formiche e delle api), ma sulla ragione, sulla volontà di cooperazione comune.

    In quanto uomini, non dobbiamo sottostare alle leggi della natura, bensì a quelle della fisica e della chimica.
    Ormai, la razza umana è addirittura in grado di riprodursi e di controllare la propria velocità di riproduzione (rispettivamente, attraverso la clonazione/fecondazione assistita e i metodi anticoncezionali)... ma, nonostante tutto, non siamo ancora in grado da svincolarsi dalla più banale delle "leggi naturali", la vecchia "legge del più forte"?

    La realtà, visibile agli occhi di tutti, è che l'uomo tende ad essere egoista.
    Pur non essendo un istinto incontrollabile - ricordo che nessun istinto dell'uomo è veramente incontrollabile, neppure quello di sopravvivenza -, fa comunque parte della nostra natura.
    Quando si tratta di perseguire i propri interessi, l'uomo non ha mai avuto problemi a uccidere, distruggere, sfruttare... e a trovare giustificazioni.

    Storicamente parlando, gli esempi sono innumerevoli:
    Perchè sono state indette le Crociate?
    Perchè è nato l'illuminismo?
    Perchè il nazionalismo?
    Perchè l'imperialismo?
    Perchè l'antisemitismo?
    Perchè il darwinismo sociale?

    Sono passati millenni, ma il meccanismo è lo stesso: ideologie create "su misura" (è proprio il caso di dirlo) per tenere buoni gli uomini "normali"... o la massa, se preferite.
    Che questa sia composta da contadini, operai o cittadini, non ha importanza.

    Già, perchè l'uomo è in grado di credere in un ideale, specie se viene mostrato come condivisibile dal punto di vista morale.

    Nel caso del Darwinismo sociale, la "giustificazione morale" ha due facce:
    1. "E'una legge della natura, un comportamento del tutto naturale";
    2. "Non abbiamo scelta, o noi o loro. Mors tua, vita mea".
    Per quanto riguarda la prima, ho già espresso la mia opinione più in alto.
    La seconda, invece, è ben più preoccupante...

    E'indubbio che le risorse del globo siano limitate, ed è altrettanto indubbio che queste ultime siano sfruttate da una stretta minoranza della popolazione mondiale.
    Questa è la situazione... a questo punto, chiunque abbia un minimo di umanità si dovrebbe rendere conto del fatto che siamo noi ad essere dalla parte del torto: noi siamo i "ricchi", noi viviamo con un tenore di vita insostenibile per lo sviluppo globale.
    Siamo esseri umani noi, così come sono esseri umani gli abitanti del Brasile, del Congo, dell'Afghanistan e dell'India... non abbiamo alcun diritto di considerarci "superiori", nè di dire "fatti loro".
    Ma, se anche lo sfruttamento dei Paesi poveri fosse l'unico modo per sopravvivere... per quale ragione dovremmo essere noi ad arrogarci egoisticamente il diritto alla sopravvivenza?

    L'uomo è arrivato dove si trova ora grazie alla sua capacità di collaborare con i propri simili per raggiungere obiettivi comuni... questo "istinto di gruppo", purtroppo, è tuttora limitato a gruppi di singoli Stati o di singole culture.
    Se una situazione simile poteva definirsi accettabile nel Medioevo, non lo è più nell'era della globalizzazione.
    Oggi, nel ventunesimo secolo, dovremmo considerarci tutti come facenti parte di un'unica cultura, di un unica nazione, di un unico popolo di esseri umani... in caso contrario, è evidente che ci sarà sempre spazio per razzismo e antiegualitarismo, con tutte le conseguenze del caso (e con conseguenti aberrazioni ideologiche, come il sopracitato Darwinismo sociale ).
    Mi rendo conto di aver sfiorato il patetismo in queste ultime righe, ma temo che la situazione sia questa.
    Ultima modifica di Guo Jia; 1-10-2004 alle 19:12:03 Motivo: orrore ortografico :\
    "Quanti gioielli dormono sepolti nell'oblio e nelle tenebre, lontano dalle zappe e dalle sonde; quanti fiori effondono il profumo, dolce come un segreto, con rimpianto, nelle solitudini profonde." - Charles Baudelaire

    "Bonaire preferisce concentrarsi sull'ondeggiare delle onde piuttosto che su quello delle mie tette." - The legend of Alundra

    http://www.youtube.com/user/heita3 - ecco un genio.

  13. #13
    Guardian (R)Esitente L'avatar di Ilùvatar85
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    Non condivido affatto. La legge di natura non ha diritti, cosa che una specie superiore come la nostra può permettersi di avere, a causa dell'assenza del problema della sopravvivenza della specie. Al contrario l'applicazione radicale della legge di natura ad opera della nostra specie avrebbe degli effetti incontrollati, mancando nella natura un elemento che controbilanci la nostra sempre magiore supremazia.

    Questo è ciò che penso

    Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato.
    ”Esisteva Eru, l’Uno, che in Arda è chiamato Ilùvatar; ed egli creò per primi gli Ainur, i Santi, rampolli del suo pensiero, ed essi erano con lui prima che ogni altro fosse creato."
    Prologo de "Il Silmarillion" di J.R.R.Tolkien.
    My PCs Configuration - Il mio Blog
    C'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane
    ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame
    ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
    Per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti
    per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti.

  14. #14
    Neo Mod L'avatar di Darth Threepwood
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    Ottima analisi Guo
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    Citazione cc84ars
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  15. #15
    Guardian (R)Esitente L'avatar di Ilùvatar85
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    Citazione Guo Jia
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    Moderazione in rosso e grassetto. Chiarimenti in privato.
    ”Esisteva Eru, l’Uno, che in Arda è chiamato Ilùvatar; ed egli creò per primi gli Ainur, i Santi, rampolli del suo pensiero, ed essi erano con lui prima che ogni altro fosse creato."
    Prologo de "Il Silmarillion" di J.R.R.Tolkien.
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    C'hanno insegnato la meraviglia verso la gente che ruba il pane
    ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame
    ora sappiamo che è un delitto il non rubare quando si ha fame.
    Per quanto voi vi crediate assolti siete per sempre coinvolti
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