Il triste derby del 2004, la monetina lanciata all"indirizzo di Frisk e ora i fumogeni di Siena: sempre protagonisti i tifosi della Roma. Ancora una volta la Disciplinare della Federcalcio è intervenuta con il pugno di ferro per reprimere e punire: saranno società e squadra giallorossa a pagarne lo scotto. Il verdetto parla chiaro: non squalifica del campo ma chiusura al pubblico dello stadio Olimpico nella gara interna dei quarti di finale contro la Fiorentina (sfida peraltro a rischio per la forte rivalità tra le opposte fazioni). L"episodio incriminato è recente, neppure una settimana fa. Roma in vantaggio per 2-0 a Siena. Le reti di Dellas e Totti ribaltano l"1-2 dell"andata e i tifosi festeggiano. A modo loro: fitto lancio di fumogeni che obbliga il direttore di gara Morganti di Ascoli, a interrompere l"incontro al minuto 35". La giacchetta nera, la stessa che ha diretto i giallorossi al Bentegodi con il Chievo (singolare per tempismo), manda tutti negli spogliatoi, salvo poi far riprendere il gioco dopo ben 70". Non il massimo della regolarità: solo nella "famosa palude" di Perugia fu osservata una pausa più lunga. Non serve il capitano romanista Francesco Totti a fermare i tifosi, che rispondono agli inviti alla calma con lancio di bottigliette e ancora fumogeni. Il dato curioso è che solo le squadre romane, tra quelle della serie A, hanno subito nelle ultime stagioni un simile provvedimento. Dopo le decisioni post derby dell"aprile 2004, l"espulsione di Mexes in Champions e il conseguente lancio di oggetti all"indirizzo dell"arbitro danese Frisk costò alla Roma 3 giornate a porte chiuse. Immagini che fecero il giro del mondo e che misero ancora alla sbarra la tifoseria romana. La Lazio, dal canto suo, ha pagato gli ululati razzisti all"indirizzo dei giocatori del Partizan Belgrado in Uefa con una partita a cancelli chiusi. Conseguenze? Le solite. Paga la società che deve rinunciare all"incasso e corrispondere allo stesso modo una quota agli ospiti, pagano i tifosi (quelli veri), costretti a godersi la partita davanti alla televisione...