MILANO - 'L'epo è stata somministrata ai giocatori e Agricola ha utilizzato tutti i possibili espedienti per ottenere miglioramenti nelle prestazioni'.
Con queste parole, all'interno di un volume di ben 300 pagine, è arrivata circa due settimane orsono la sentenza con cui il giudice Giuseppe Casalbore ha imputato il medico sociale della Juventus e scagionato, in maniera abbastanza curiosa, l'intera società bianconera.
Da quel giorno i toni delle polemiche si sono alzati notevolmente, ma di decisioni concrete per punire le vittorie 'dopate' della 'Vecchia Signora' neanche l'ombra. Visto che in Italia nulla si muove, lontano dai nostri confini territoriali qualcuno dimostra di non aver peli sulla lingua.
Parliamo di Dick Pound, presidente dell'agenzia mondiale antidoping Wada, il quale lancia oggi un proclamo affinchè tutto non venga lasciato cadere nel silenzio:
'La Juventus tutta dovrebbe essere punita. Quello che facevano non era a caso, il doping era deliberato e programmato'.
'Giocatori ingenui ed inconsapevoli? Ma chi ci crede? Non mi si venga a dire che è stata solo colpa di un medico impazzito. La Juve ha frodato e ha guadagnato su quella frode: in fama, in soldi, in pubblicità. Quindi a parte annullare i titoli dovrebbe anche ridare indietro quello che ha guadagnato illegalmente.
Mi auguro che in Italia Coni e Federcalcio stiano pensando di dare segnali forti. Non si tratta di vendetta, ma di giustizia'.