La prima che ho trovato:
http://politica.excite.it/news/7577/Di-Pietro-e-la-tv-A-Rai-e-Mediaset-solo-una-rete
L’Italia dei Valori ha nella sua proposta di programma di governo un intervento radicale sull’informazione:
- una sola televisione pubblica senza pubblicità, pagata dal canone e sottratta all’influenza dei partiti
- esecuzione sentenza europea su Europa 7 e spostamento di Rete 4 sul satellite
- limite di una sola Rete per i concessionari privati (come Mediaset)
- abolizione dei finanziamenti pubblici all’editoria".
A parte l'esecuzione della sentenza su Europa 7, credo (correggetemi se sbaglio), che con questa proposta avrebbe colpito mediaset retroattivamente, nel senso che comunque Canale 5 e Italia 1 sono legali, e con questa proposta si sarebbero cambiate le regole a gioco in corso.
Sarebbe comunque stato sacrosanto, visto che non avrebbe fatto che adeguare l'Italia agli standard odierni.
Anzi, in molte delle democrazie più evolute al singolo privato non è consentito nemmeno il possesso integrale di un'unica emittente televisiva.
Sono tenuti a non superare il 50% o addirittura meno.
Solo a noi sembra perfettamente normale ed anzi inevitabile che ad una persona sia consentito il possesso di tre network più stampa varia, il tutto mentre si svolge nel contempo attività politica.
È questo che molti si rifiutano di capire: l'esistenza id un Berlusconi in democrazia dovrebbe essere considerata inaccettabile anche se fosse una bravissima persona.
Cosa che in uttta onestà non sembra essere assolutamente.
Anche i dipendenti e i direttori di Mediaset sono cittadini. Sono stati investiti dei soldi e legalmente, cioè nel rispetto della legge, su due canali su tre.
Ad ogni modo ribadisco, non è il degenerare delle proposte all'aumentare dei consensi una motivazione valida in quanto è un'illazione, ma è comunque una considerazione che bisogna fare.