XMU..... chiude.

[Xenos]

Chissà perchè chiudono sempre le migliori

è ovvio, perché costano.
Fare una rivista di videogiochi non è difficile. Prendi venti sedicenni a caso sul live di xbox o tra gli amici di steam, gli mandi i giochi, poi passi gli articoli al correttore di word e vai in stampa. Ovviamente, viene lammerda, ma ti costa poco. Invece i professionisti bisogna pagarli. Non tanto perché sono avidi, ma perché essere professionisti richiede occuparsi di quello a tempo pieno, e non c'è tempo di trovare un secondo lavoro all'esselunga per mettere insieme il pranzo con la cena.

[Xenos]

Come è anche scritto nel post io facevo un discorso sul forum in generale e non su questo thread specifico. ci sono state decine e decine di discussioni sulle riviste e raramente ho visto redattori entrare a dare spiegazioni, ci sono state e ci sono tutt'ora discussioni che danno consigli per le riviste (una su tutte quella sui giochi da allegare a GMC) e sono state tutte bellamente ignorate. C'è poco da lamentarsi se poi le riviste chiudono. Mi potresti rispondere che è l'editore che decide e su questo non ci piove, ma per Dio un redattore dovrebbe anche poter (o dover) dire "Guardate che diversi lettori hanno consigliato questo, questo e questo. Che si fa?".
Se si ignorano i clienti le conseguenze sono inevitabili e sotto gli occhi di tutti.

credo che sia superfluo ribadire l'ovvio.
1) La congiuntura economica è quella che è, il paese è in recessione, i consumi si contraggono.
2) Il settore del giornalismo videoludico è invaso dal dilettantismo, non essendoci le salvaguardie (sclerotiche quanto si vuole, ma comunque salvaguardie) dei settori generalisti.
3) Tutta una serie di progressi nei media hanno lasciato indietro il cartaceo, e non sempre c'è la volontà, il know-how o i fondi per adattarsi.
4) Un editore è un imprenditore il cui fine è guadagnare soldi. Ora, passando finanziamenti a pioggia alle riviste per mantenere elevata la qualità ci sarebbe un incremento correlato di vendite? Io dico di no, perché il mio sentore è che il videogiocatore medio del 2012 (leggete "medio" almeno tre volte prima di sentirvi offesi personalmente) sia un bimbetto scolare con scarsissimo interesse per le virgole al posto giusto e una riflessione arguta sull'allegoria dei polli di Fable III.

sostanzialmente, per quanto mi riguarda la situazione si spiega facilmente così.

[pape]

che "Signore" ho chiesto solo di commentare un fatto che dispiace anche a noi ex lettori visto che la rivista la pagavamo, e cosa ho avuto come risposta? lasciamo stare và

Mobius, la mia risposta non è stata da signore, e me ne scuso, ma non posso certo accettare la tua, di uscita. Io non sono uno di quelli che minacciano gli scioperi, vanno in piazza, salgono sulle torri o pretendono la solidarietà di qualcuno. Non me ne frega nulla della solidarietà. Ma il rispetto per il mio lavoro lo pretendo eccome, e frasi come questa "vuol dire che le cose stanno bene cosi contenti loro, poi non ci lamentimo però" mi infastidiscono parecchio.

Pape

[xdav]

Grazie.
Conto davvero di rivedervi su qualche pubblicazione/sito. Siete stati una delle basi ludiche della mia adolescenza, insieme a PSM. Non mollate mai!

[DON IVANO]

Allora Ualone e Sàlvano quando hanno "lasciato" PSM hanno fatto male a parlarne con i propri lettori sul topic di PSM? era meglio se non intervenivano?

direi che magari il Fabio non è così aperto al dialogo in situazioni come queste, a differenza dei due ex-PSM

è ovvio, perché costano.
Fare una rivista di videogiochi non è difficile. Prendi venti sedicenni a caso sul live di xbox o tra gli amici di steam, gli mandi i giochi, poi passi gli articoli al correttore di word e vai in stampa. Ovviamente, viene lammerda, ma ti costa poco. Invece i professionisti bisogna pagarli. Non tanto perché sono avidi, ma perché essere professionisti richiede occuparsi di quello a tempo pieno, e non c'è tempo di trovare un secondo lavoro all'esselunga per mettere insieme il pranzo con la cena.

ti riferisci a qualcuno in particolare, vero?

[Xenos]

ti riferisci a qualcuno in particolare, vero?

No, per niente. "Cassiera dell'esselunga" è un luogo comune come "casalinga di voghera".

[DON IVANO]

il fatto è che ricordavo di uno dei primi licenziati da GMC andò per davvero all'Esselunga (o altra marca, non ricordo bene)...
o anche il suo era un modo di dire?

[Xenos]

il fatto è che ricordavo di uno dei primi licenziati da GMC andò per davvero all'Esselunga (o altra marca, non ricordo bene)...
o anche il suo era un modo di dire?

Non ne ho idea, onestamente. Non ricordo nemmeno a chi tu ti stia riferendo.

[skulz]

credo che sia superfluo ribadire l'ovvio.
1) La congiuntura economica è quella che è, il paese è in recessione, i consumi si contraggono.
2) Il settore del giornalismo videoludico è invaso dal dilettantismo, non essendoci le salvaguardie (sclerotiche quanto si vuole, ma comunque salvaguardie) dei settori generalisti.
3) Tutta una serie di progressi nei media hanno lasciato indietro il cartaceo, e non sempre c'è la volontà, il know-how o i fondi per adattarsi.
4) Un editore è un imprenditore il cui fine è guadagnare soldi. Ora, passando finanziamenti a pioggia alle riviste per mantenere elevata la qualità ci sarebbe un incremento correlato di vendite? Io dico di no, perché il mio sentore è che il videogiocatore medio del 2012 (leggete "medio" almeno tre volte prima di sentirvi offesi personalmente) sia un bimbetto scolare con scarsissimo interesse per le virgole al posto giusto e una riflessione arguta sull'allegoria dei polli di Fable III.

sostanzialmente, per quanto mi riguarda la situazione si spiega facilmente così.

Ecco.

sKj

[Wawwowo]

già in effetti se continua così e la qualità media dei giochi allegati non si alza la vedo dura dal numero 200 in poi. il problema non è allegare 1-2 giochi belli l'anno, è invece riuscire ad allegare almeno altri 7-8 titoli decenti, altrimenti vai a fondo. è stato utilizzato anche l'espediente dei giochi singoli in vendita a 10€, ma non so per quanto possa continuare a funzionare. (se mai sia funzionato)

Per me dovrebbero seguire una politica diversa. Cercare di allegare giochi nuovi e belli non può ripagare, ormai si trovano a molto meno in DD. Dovrebbero invece sforzarsi di allegare vecchie perle o giochi poco conosciuti(come facevano un tempo): se a GMC iniziassero ad allegare Re-Volt, Carnivores, Populous 3,Evolution: The Game of Intelligent Life ed altri giochi "introvabili" ricomincerei subito a comprarla

[Xenos]

Per me dovrebbero seguire una politica diversa. Cercare di allegare giochi nuovi e belli non può ripagare, ormai si trovano a molto meno in DD. Dovrebbero invece sforzarsi di allegare vecchie perle o giochi poco conosciuti(come facevano un tempo): se a GMC iniziassero ad allegare Re-Volt, Carnivores, Populous 3,Evolution: The Game of Intelligent Life ed altri giochi "introvabili" ricomincerei subito a comprarla

ma guarda, io sono convinto che l'unico modo per fare una rivista cartacea che possa prosperare, di questi tempi, sia fare una cosa d'essai. Spesso vedo (e compro) riviste di storia militare rigorosissime, piene di dettagli tecnici, da 250 pagine e passa, che costano 15€, eppure riescono a sopravvivere perché ci sono quei pochi appassionati che sì, sono pochi, però le comprano costantemente. Dal mio limitato punto di vista, ci vorrebbe il coraggio di fare una cosa del genere in ambito videoludico. Stampare poco, di qualità, accontentarsi di guadagnare di meno, vendere a un prezzo più alto del mercato ma rispondere alle esigenze di appassionati di una certa età, che frequentano l'hobby da tanto tempo, hanno i soldi da spendere e preferiscono un articolo ben scritto sul medioevo nei videogiochi da Darklands a Skyrim che la notizia strillata sull'ultimo FPS con gli zombie. Poi boh, io non ho dati alla mano quindi forse mi sbaglio, ma l'impressione è questa.

[the dark player]

Ebbi la fortuna di lavorare al numero zero di XMU a San Francisco, come in una barzelletta. Eravamo un americano, un inglese, un francese, un tedesco... e uno slavo. Anche se non scrivevo su XMU da tempo immemore, adesso che mi è tornata in mente la barzelletta, sono triste.

ciao

sKj

mi ricordo di te

[Wawwowo]

ma guarda, io sono convinto che l'unico modo per fare una rivista cartacea che possa prosperare, di questi tempi, sia fare una cosa d'essai. Spesso vedo (e compro) riviste di storia militare rigorosissime, piene di dettagli tecnici, da 250 pagine e passa, che costano 15€, eppure riescono a sopravvivere perché ci sono quei pochi appassionati che sì, sono pochi, però le comprano costantemente. Dal mio limitato punto di vista, ci vorrebbe il coraggio di fare una cosa del genere in ambito videoludico. Stampare poco, di qualità, accontentarsi di guadagnare di meno, vendere a un prezzo più alto del mercato ma rispondere alle esigenze di appassionati di una certa età, che frequentano l'hobby da tanto tempo, hanno i soldi da spendere e preferiscono un articolo ben scritto sul medioevo nei videogiochi da Darklands a Skyrim che la notizia strillata sull'ultimo FPS con gli zombie. Poi boh, io non ho dati alla mano quindi forse mi sbaglio, ma l'impressione è questa.

Ah bhe io compro White Dwarf quindi...

[Xenos]

Ah bhe io compro White Dwarf quindi...

eh, appunto, una cosa alla White Dwarf. Oppure il vecchio Kaos per i GDR, per chi lo ricorda.

[Alteridan]

credo che sia superfluo ribadire l'ovvio.
1) La congiuntura economica è quella che è, il paese è in recessione, i consumi si contraggono.
2) Il settore del giornalismo videoludico è invaso dal dilettantismo, non essendoci le salvaguardie (sclerotiche quanto si vuole, ma comunque salvaguardie) dei settori generalisti.
3) Tutta una serie di progressi nei media hanno lasciato indietro il cartaceo, e non sempre c'è la volontà, il know-how o i fondi per adattarsi.
4) Un editore è un imprenditore il cui fine è guadagnare soldi. Ora, passando finanziamenti a pioggia alle riviste per mantenere elevata la qualità ci sarebbe un incremento correlato di vendite? Io dico di no, perché il mio sentore è che il videogiocatore medio del 2012 (leggete "medio" almeno tre volte prima di sentirvi offesi personalmente) sia un bimbetto scolare con scarsissimo interesse per le virgole al posto giusto e una riflessione arguta sull'allegoria dei polli di Fable III.

sostanzialmente, per quanto mi riguarda la situazione si spiega facilmente così.

Ho già risposto a commenti di questo genere in tutti gli altri thread su GMC (che Alias non ha citato, chissà perché) in cui la presenza di redattori era praticamente nulla. E lo sto continuando a fare da quando è stata eliminata la versione budget ed è stato aumentato il prezzo, credo siano passati due anni circa.
Mi fa piacere che confermiate la mia tesi, ossia che non partecipate alle discussioni.
Si è chiesto di eliminare il gioco allegato e di aumentare il numero di speciali, si è anche chiesto di non regalare voti con recensioni che non stanno né in cielo né in terra (questo spero non dipenda dall'editore altrimenti la cosa sarebbe preoccupante). Non è un caso che, da quel che leggo su questo forum, da quando TGM esce solo in versione liscia le sue vendite siano aumentate, a scapito di GMC.
La colpa credo sia certamente dell'editore che reputo incapace di gestire le riviste: il settore è certamente in crisi ma se ci aggiungi la voglia di cannibalizzare tutto allora non sai fare il tuo mestiere; ma una parte di colpa l'avete anche voi che lavorate all'interno di questo sistema: fatevi portavoce delle richieste dei lettori e fate capire a chi vi comanda che così non fanno altro che aggravare la situazione.