Chi di voi ha letto alcuni dei miei vecchi thread sparsi in giro per
le varie sezioni del forum, si sarà accorto della mia passione nei
confronti dei vecchi giocattoli e cartoni animati che allietavano
le giornate dei bambini della mia generazione ('80).
I Transformers furono tra le più importanti glorie di questo passa-
to, anche se mai hanno smesso di essere prodotti per la linea
di giocattoli, subendo parecchie evoluzioni stilistiche durante gli
anni.
Chi ha la mia età, penso, non sarà più stato dietro a tali cambia-
menti, e si ricorderà dei Transformers con i nomi dei vecchi
Auto Robots e dei Destructors, quei grossi e cari vecchi robottoni
che si trasfomavano in macchine contemporanee, da utilitarie
a fuoristrada, da camion a fuoriserie, dagli aerei alle gru, con
il cofano sul petto e le ali dietro la schiena(!!!)...bhè proprio loro, i
protagonisti della prima generazione che da bimbi tanto ci han
fatto divertire, sono anche i protagonisti di questa miniserie a
fumetti.
I Transformers non sono nuovi al mondo dei comics e già negli
anni 80 le loro storie furono pubblicate, anche in Italia, dalla
casa editrice statunitense Marvel; la trama ricalcava la matrice
classica del fumetto supereroistico, il bene contro il male, in
cui le due fazioni in lotta fra loro trasferivano la loro guerra civile
dal pianeta natale Cybertron, fin quaggiù sulla terra.
Il nuovo fumetto vuole idealmente partire da dove il primo termi-
nava: la lotta tra i due gruppi terminò, con la naturale vincita dei
buoni (anche se le vittime, umane, furono moltissime), e liberato
il mondo dai cattivi, sia sulla terra che sul pianeta robotico, gli
Autorobots partivano con la loro nave spaziale verso il loro mondo
d'origine, portandosi dietro una delegazione umana. Ma neanche
passata l'orbita terrestre, la nave esplodeva in mille pezzi e tutti i
sogni per un nuovo futuro che aspettava l'umanità venivano
subito infranti.
Quattro anni sono passati da quell'evento (in base alla sceneg-
giatura della storia) e dei Transformers non se ne è più sentito
parlare; finchè una notte, un accampamento militare di ribelli
nascosto nella giungla sud americana, salta per aria con un'esplo-
sione devastante. I satelliti rilevano subito la presenza nel set-
tore della causa di questa deflagrazione: si tratta di Megatron il
leader dei vecchi Destructors...ma perchè quest'attacco?
I servizi segreti statunitensi non riescono a capire il significato
di tale rappresaglia, ed intimoriti da tale minaccia non possono che
chiedere aiuto alla sola persona che ebbe in passato a che fare
con questi robots, Spike (che all'epoca dei cartoni era solo un
ragazzo, mentre qui lo troviamo già padre di famiglia). A lui
riveleranno il ritrovamento di un'altro dei Transformers, questa
volta in loro possesso, l'unico in grado di contrastare il potere di
Megatron: si tratta di Optimus Prime (che tutti conosciamo con
il mitico nome di Commander, ma a quanto pare hanno deciso
di lasciare i nomi originali americani a tutti i protagonisti della
serie). Il risveglio di quest'ultimo riporterà alla luce altri vecchi
amici Autorobots, ma non tutti risponderanno all'appello; alcuni
di questi infatti, sono stati riprogrammati e come il cattivo Mega-
tron vengono avvistati in vari punti del pianeta, distruggendo
obbiettivi strategici ritenuti importanti.
Qui finisce il primo episodio della saga i tre parti.
Tranformers Generetion One è affidata questa volta ad un gruppo
di autori indipendenti americani, il gruppo di DreamWave (già
autori di DarkMind e WarLands), e i disegni sono affidati al
tanto osannato Pat Lee; personalmente il suo stile, un misto tra
il manga e il disegno americano, non mi è mai piaciuto, trovandolo
troppo esagerato e poco convincente nella costruzione delle
figure umane, ma devo ammettere che in questa nuova serie
non poteva che essere tra i cartoonist più indicati. Il supporto
dell'ottimo lavoro di colorazione, rende la raffigurazione dei
Transformers esattamente come doveva essere fin dall'inizio:
freddi e implacabili, distruttivi, i robots sia buoni che cattivi sem-
brano non possedere più l'umanità che trapelava nelle preceden-
ti rappresentazioni grafiche. Diventa questa, una nuova chiave
di lettura dei personaggi, riuscendo a ripescare appieno quel
senso di magnificenza che si poteva respirare solo da bambini, la
prima volta che si videro in azione questi Tranformers; in
questo fumetto il lettore focalizza difatti la sua attenzione solo
su di loro, e porta a vedere tutti i robots delle due fazioni, in-
distintamente, come delle sole macchine da guerra.
Transformers Generetion One non è un fumetto per bambini, gli
uomini vengono uccisi in modo brutale, creando il raggelante
connubbio tra acciaio e sangue; la trama è sviluppata su temati-
che più che altro spionistiche da guerra fredda, che sul vecchio
stampo a cui si è tutti abituati a leggere in fumetti di questo
tipo. Si apre benissimo quindi anche a chi non solo è un nostal-
gico, ma anche su tutte le nuove generazioni che ancora non
hanno conosciuto i vecchi Transformers, non quelli futuristici,
ma i primi, così semplici ed essenziali da risultare perfetti!
Un fumetto quindi, consigliato a tutti, in edicola già dal 2 di Otto-
bre, che uscirà a cadenza mensile, ed è edito da PaniniComics.