Afro Samurai

Affettare ninja sì, ma con stile.

Utilizzata per la prima volta da Sega nello splendido Jet Set Radio e poi mirabilmente ripresa da Nintendo in Wind Waker (e dal compianto Clover Studio in Okami), la tecnica del cel shading (o toon shading che dir si voglia) negli anni è stata sfruttata da tantissimi sviluppatori, finendo col l’inflazionarsi un po’. Di recente, però, sembra che questo stile grafico stia rifiorendo attraverso nuove forme. Ne sono un esempio il nuovo Prince of Persia di Ubisoft o questo Afro Samurai di Namco Bandai, che si candida già come uno dei giochi più stilosi di quest’anno.

Chiaramente ispirato alle atmosfere di Kill Bill, Afro Samurai è un hack ‘n slash in cui la violenza viene inserita in un contesto “artistico”, dove il bianco e nero della modalità “Slow Motion Focus” (una sorta di “bullet time”, insomma) si contrappone ai fiotti di sangue che scorrono senza sosta sullo schermo. Anche la meccanica di gioco sembra riservare qualche guizzo interessante: quando si prende di mira un avversario, sulla sua silhouette compare una sottile linea bianca che può essere orientata con lo stick analogico, così da stabilire l’orientamento della spadata e il punto di impatto del colpo. Il che dà vita a una miriade di attacchi ultra spettacolari, e tutti diversi l’uno dall’altro: un ninja che viene affettato per il lungo, e spezzato in due parti perfettamente simmetriche; un avversario che, dopo aver saltato per sferrare un calcio volante, si ritrova con entrambi i piedi mozzati… cose così insomma.

A rendere l’atmosfera di gioco ancora più intrigante ci pensa la colonna sonora, scritta da RZA dei Wu-Tan Clan e perfettamente intonata con l’umore di Afro Samurai. A quanto pare, poi, la musica non farà soltanto da sottofondo ai combattimenti, ma li influenzerà direttamente (per esempio avvertendo il giocatore che un nugolo di nemici è appostato dietro un muro, semplicemente con un crescendo del pezzo eseguito in quel momento). Che i fan di Beatrix Kiddo e Hattori Hanzo abbiano finalmente trovato il videogioco che fa per loro?