Pirati in erba e vedove della serie Pirates of the Caribbean sorridete: Skull and Bones è finalmente arrivato. Dopo uno sviluppo lungo e travagliato, il “quadrupla A” di Ubisoft Singapore, che la stessa compagnia ha definito in questo modo, è pronto a dare battaglia sul mercato videoludico, in un 2024 che si è già presentato bello carico di grandi produzioni ai nastri di partenza e che, come abbiamo già visto, promette di avere tantissime frecce al proprio arco.
Inutile girarci intorno: l’attesa e la curiosità intorno a Skull and Bones è molto alta. Il titolo di Ubisoft possiede un fascino innegabile, merito anche del concept e del materiale trattato, ma ha tanto da dimostrare, sia sul piano narrativo e tematico sia e soprattutto su quello ludico e strutturale che, diciamoci la verità, rappresenta un po’ l’ago della bilancia di tutta la produzione. Noi abbiamo già iniziato a lasciarci trasportare dalla sete di razzie e tesori, e abbiamo deciso di darvi qualche piccola dritta per iniziare al meglio il vostro viaggio per i mari. E, lasciatecelo dire: all’arrembaggio!
Skull and Bones: vi invitiamo a non lasciarvi scoraggiare dalla “noia” iniziale
Lo vogliamo dire senza girarci troppo intorno: la parte iniziale di Skull and Bones, quelle prime due o tre orette, per intenderci, l’abbiamo trovata veramente pesante. Superato il buon plot iniziale, infatti, davanti al giocatore si apre uno scenario fatto di un po’ trippa ripetitività e ridondanza, dovuta anche dalle tante nozioni ludiche che il gioco offre e dai numerosi tutorial da cui è caratterizzato. Noi stessi, onestamente, abbiamo velocemente avvertito il desiderio di distrarci e fare altro, ci siamo un po’ estraniati dal mondo di gioco, ma superato questo scoglio iniziale, grazie anche a una trama di fondo che sembra avere un buon potenziale e un buon cast, le cose diventano decisamente più interessanti e, perché no, sufficientemente stimolanti. Sia chiaro, comunque: noi abbiamo toccato soltanto la punta di quello che potrebbe essere un gigantesco iceberg e non vediamo l’ora di continuare a scoprire quanto in profondità possa essere radicato, ma per questo ci sarà tempo e modo.
Lasciatevi guidare dalla voglia di scoprire e prendetevi il giusto tempo
Skull and Bones, per quanto i dubbi sull’estensione del gioco sono più o meno leciti, è un titolo che si pone come gigantesco e ricco di cose da fare e noi l’abbiamo percepito chiaramente, già in queste prime fasi. Le attività disponibili, le cose da fare, i modi per potenziare ed espandere la propria fama da pirata e le propria reputazione per i mari, sembrano veramente numerose e, per quanto poco varie sul piano ludico (ma questo potevamo anche aspettarcelo), promettono di tenere il giocatore incollato allo schermo. Per questo motivo, nonostante la parte iniziale sia per ovvi motivi, come già detto poco sopra, più lenta e circoscritta, il nostro consiglio è quello di non saziarsi mai e, da buoni pirati, prendersi il giusto tempo per conoscere l’ambiente e se stessi e capire veramente cosa si vuole fare una volta calati nella parte. Noi abbiamo cercato di farlo, abbiamo cercato di approcciarci al gioco nel modo più “violento” possibile e con buoni risultati, almeno per queste prime ore, e siamo curiosissimi di scoprire come il viaggio proseguirà.
Skull and Bones: ascoltare sempre i dialoghi di NPC e compagni di ciurma
Lo abbiamo detto anche prima: Skull and Bones sembra un titolo molto più profondo di quanto possa sembrare, soprattutto a livello narrativo e sotto il profilo della narrazione. Alcuni particolari momenti passati in compagnia del titolo di Ubisoft ci hanno colpito, in particolar modo per quella che sembra essere un cast interessante e con un ottimo potenziale autoriale e creativo. Per questo motivo, inutile negarlo, ci siamo sentiti molto più parte del mondo di gioco di quanto potessimo credere, almeno in questa fase iniziale. Del resto, un titolo del genere ha bisogno di un ottimo contesto ma non per forza di cose di una scrittura solidissima per funzionare, per ovvie ragioni di stampo prettamente ludico, ma invece la qualità di alcune sequenze e di alcune linee di dialogo ci hanno convinto che il titolo di Ubisoft sembra avere molto più da raccontare di quanto si possa credere. Durante le prime ore di gioco, per intenderci, ci siamo anche spesso fermati ad ascoltare la voce dei passanti e quella dei nostri compagni di viaggio e tutti loro sembrano avere tanto da dire. E vogliamo consigliare anche a voi di fare lo stesso. Ascoltate, leggete, scrutate: c’è tanto da vedere, fidatevi.
Dedicare un po’ di tempo al look e alla personalizzazione della nave
Potrebbe sembrare banale e poco influente a livello di gioco, ma in realtà l’impatto estetico e cosmetico sulla valutazione e sul valore complessivo della produzione sembra essere più centrale di quanto si possa credere. Durante le prime ore ci siamo imbattuti in più occasione in “blocchi” generati proprio dal vestiario del nostro avatar e dal fattore bellezza e, lasciatecelo dire, contando che si tratta di un gioco che ha come tema principale i pirati, l’abbiamo trovato per certi versi geniale. In Skull and Bones il fattore cosmetico sembra essere potenzialmente importante e impattante, ragion per cui bisogna non sottovalutare il valore di avere un buon dress code, sia a livello personale sia per quanto riguarda la propria ammiraglia. Durante queste prime ore di gioco, onestamente, abbiamo avuto l’impressione che l’offerta contenutistica, in tal senso, sembra essere molto a fuoco e da appassionati del fattore estetico nei videogiochi abbiamo passato molto tempo a provare a creare un look di impatto e ben contestualizzato con il mondo di gioco e vi consigliamo caldamente di provare a fare altrettanto. Provare per credere!
Controllare sempre i contratti e le attività disponibili
Dulcis in fundo, è impossibile non prendere in esame quello che è il valore quantitativo e contenutistico di un titolo del genere: le attività secondarie e le sfide “random”. Skull and Bones offre moltissimi modi per portare a casa la proverbiale pagnotta, e chiaramente sta al giocatore scegliere cosa fare e come farlo per massimizzare sia i guadagni sia il divertimento. Dopo le prime fasi un po’ più scriptate abbiamo infatti sbloccato diverse missioni potenzialmente molto interessanti e variegate, sia in termini di ricompense sia e soprattutto in termini di obiettivi. I primi contratti disponibili, pensati soprattutto per aumentare il grado di infamia e di rispetto del nostro pirata, spaziano dalla “semplice” raccolta di determinati materiali fino all’uccisione di un dato obiettivo, in un sistema chiaramente legato ai dogmi del genere di riferimento che quindi si interfaccia con requisiti d’accesso quale il livello di potenza, il grado di infamia e via dicendo. Chiariamolo, non abbiamo visto nulla di veramente unico e sconvolgente, ma crediamo che queste attività possano spezzare la monotonia di fondo del blocco della campagna e, dunque, vi consigliamo di dedicarvici ogni volta che potete, anche per una questione meramente economica e pratica.
Intanto, vi ricordiamo che Skulls and Bones è disponibile da oggi per tutti coloro che hanno ottenuto l’accesso anticipato attraverso la prenotazione delle edizioni speciali del gioco. Voi avete già iniziato a solcare i mari? Quale idea vi siete fatti del gioco? Parliamone insieme nei commenti e, chiaramente, sui nostri canali social, in attesa del nostro giudizio finale che arriverà nel corso dei prossimi giorni.