Warhammer 40.000: Dawn Of War II Chaos Rising – Recensione PC

E alla fine arrivò il Chaos anche nel mondo digirale di DoW.

Vale la pena spendere 35 Euro per la prima espansione ufficiale di Dawn of War II? La nostra risposta è sì e vi spieghiamo il perché. Relic Entertainment (nel suo pedigree ci sono capolavori del calibro di Company of Heroes e Homeworld) ha prestato attenzione alle critiche mosse dagli appassionati della serie, soprattutto quelle che riguardavano una certa ripetitività nello svolgimento delle missioni nella campagna single player (rivoluzionata rispetto al passato) e quelle indirizzate alla modalità multiplayer (da sempre il fiore all’occhiello della produzione) non all’altezza delle aspettative.

Chaos Rising presenta 15 nuove missioni da gustare con il proprio battaglione di Space Marine, con una trama ricca di colpi di scena (tra le file dell’Impero c’è un traditore) e una nuova minaccia da affrontare: le Forze del Caos. Dopo aver debellato i pericolosi alieni Tiranidi, i vostri eroi si troveranno a combattere il Signore del Caos e tutto il suo esercito in una serie di missioni ben strutturate, nonché finalmente “variegate”. Insomma, il solito schema “combatti da una parte e dall’altra della mappa prima di affrontare il boss di turno” è stato reso più vario con l’introduzione di molteplici obiettivi secondari da portare a compimento. La durata della campagna, pertanto, si attesta attorno alle 10-12 ore. La vostra squadra di Space Marine (è possibile importare i salvataggi di Dawn of War II, nel caso l’abbiate giocato) sarà super potenziata, visto che tutti i membri partiranno dal diciottesimo livello.

Le novità, comunque, non finiscono qui: oltre all’aggiunta di nuove armi, incantesimi e bonus vari, Relic ha introdotto un nuovo personaggio: il Bibliotecario Jonah Orion. Esperto nelle arti psioniche, il nuovo membro del team si rivelerà prezioso per curare i propri compagni durante i combattimenti e per gli attacchi a lunga distanza. Un’altra addizione che farà discutere riguarda il sistema di “corruzione”: se i vostri Space Marine non terranno un comportamento morale ineccepibile e cederanno al lato oscuro delle forze del Caos, potranno ottenere una serie di equipaggiamenti/incantesimi/abilità speciali che li aiuteranno a completare alcune missioni particolarmente ostiche. Facendosi corrompere dalla malvagità del potere del Caos perderanno la fiducia dell’Imperatore, colui che domina e regna nell’universo futuristico di Warhammer 40.000. Insomma, i vostri Space Marine si troveranno ad affrontare un dilemma morale che inciderà anche sull’esito della stessa campagna single player (sono previsti finali diversi). Non c’è dubbio che il sistema di “corruzione” sia stato implementato ad hoc dal team Relic per aggiungere varietà e maggiore pathos alle missioni: il risultato è stato raggiunto, anche se alcune sfaccettature non ci hanno pienamente convinti.

Un’altra aggiunta che farà felici sopratutto i neofiti del genere (ma anche i veterani di Dawn of War II) è la possibilità di salvare durante le missioni. La fazione del Caos, una delle più amate dai giocatori del boardgame Warhammer 40.000 nonché la grande attrazione di questa espansione, è stata riprodotta in modo superbo, com’era lecito aspettarsi. Il multiplayer, al contrario della campagna single player, segue un’impostazione di stampo classico con l’accumulo di risorse, lo sviluppo dell'”albero tecnologico” e la creazione di eserciti composti da centinaia di pezzi: ognuna delle 5 fazioni in lotta (Space Marine, Orki, Eldar, Chaos e Tiranidi) è stata arricchita di nuove unità, mezzi, armi e incantesimi; inoltre sono state aggiunte 7 nuove mappe a quelle dell’originale Dawn of War II.

Dulcis in fundo, è possibile gustarsi una serie di missioni in compagnia di un amico nella modalità “Last Stand”.