Ritornano gli eroi della Dreamworks, ma questa volta lo fanno in sordina.
Come da copione, in concomitanza dell’uscita nelle sale cinematografiche di un nuovo film di animazione targato Dreamworks, viene proposto un videogioco a esso dedicato. Si tratta di solito di banali produzioni su licenza, buone soltanto per divertire i fan più giovani di questo tipo di pellicole.
Madagascar: Escape 2 Africa non fa eccezione a questa regola generale. Si tratta, infatti, di un classico titolo d’azione/platform in cui vestirete i panni della più ridicola combriccola di animali del grande schermo: Axel il leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo.
L’intera esperienza di gioco si riduce a una serie di brevi missioni da completare in sequenza, impreziosite qua e là dalla presenza di alcuni divertenti minigiochi. Ce ne sono di davvero spassosi, come per esempio gli scacchi, e rappresentano un piacevole diversivo tra un impegno e l’altro. Il livello di difficoltà è volutamente basso, merito anche della notevole linearità dei vari livelli e della precisione del sistema di controllo. A ogni azione corrisponde uno specifico tasto a seconda del personaggio che si dovrà utilizzare. Per esempio Axel sarà in grado di menare artigliate mentre Gloria potrà sfruttare la sua massa corporea per distruggere le rocce subacque, lanciandosi a proiettile contro di esse. Il problema è che, nonostante l’abbondanza di eroi da comandare e di minigiochi, il rischio è che il tutto diventi ben presto ripetitivo.
A peggiorare ulteriormente il quadro ci pensa un comparto tecnino che non si rivela all’altezza delle potenza di calcolo delle console di nuova generazione. Accanto a un sonoro ben fatto, caratterizzato da una colonna orecchiabile e da effetti spassosi, la grafica sfigura. Sebbene, infatti, sia allegra e colorata, non è in alta definizione. Sembra quasi di avere per le mani un titolo per Wii o PS2. Un vero peccato visto che le ambientazioni sono curate e anche le animazioni non deludono.
In definitiva, quindi, Madagascar: Escape 2 Africa si rivela un gioco adatto solo a quei bambini che sono rimasti affascinati dall’ultimo nato in casa Dreamworks. Chi è alla ricerca di un gioco profondo ed entusiasmante farà meglio a guardare altrove.
Madagascar: Escape 2 Africa non fa eccezione a questa regola generale. Si tratta, infatti, di un classico titolo d’azione/platform in cui vestirete i panni della più ridicola combriccola di animali del grande schermo: Axel il leone, Marty la zebra, Melman la giraffa e Gloria l’ippopotamo.
L’intera esperienza di gioco si riduce a una serie di brevi missioni da completare in sequenza, impreziosite qua e là dalla presenza di alcuni divertenti minigiochi. Ce ne sono di davvero spassosi, come per esempio gli scacchi, e rappresentano un piacevole diversivo tra un impegno e l’altro. Il livello di difficoltà è volutamente basso, merito anche della notevole linearità dei vari livelli e della precisione del sistema di controllo. A ogni azione corrisponde uno specifico tasto a seconda del personaggio che si dovrà utilizzare. Per esempio Axel sarà in grado di menare artigliate mentre Gloria potrà sfruttare la sua massa corporea per distruggere le rocce subacque, lanciandosi a proiettile contro di esse. Il problema è che, nonostante l’abbondanza di eroi da comandare e di minigiochi, il rischio è che il tutto diventi ben presto ripetitivo.
A peggiorare ulteriormente il quadro ci pensa un comparto tecnino che non si rivela all’altezza delle potenza di calcolo delle console di nuova generazione. Accanto a un sonoro ben fatto, caratterizzato da una colonna orecchiabile e da effetti spassosi, la grafica sfigura. Sebbene, infatti, sia allegra e colorata, non è in alta definizione. Sembra quasi di avere per le mani un titolo per Wii o PS2. Un vero peccato visto che le ambientazioni sono curate e anche le animazioni non deludono.
In definitiva, quindi, Madagascar: Escape 2 Africa si rivela un gioco adatto solo a quei bambini che sono rimasti affascinati dall’ultimo nato in casa Dreamworks. Chi è alla ricerca di un gioco profondo ed entusiasmante farà meglio a guardare altrove.