Dreamcast Collection – Recensione

Uno spruzzo di retrogaming che non potete proprio rifiutare… [Review]

Non sempre vincono i migliori, e chi segue da tempo i videogiochi lo sa bene. Basti pensare al Dreamcast, una console all’avanguardia sotto ogni profilo, che tecnicamente poteva dare la birra alla PlayStation 2, pensata (nel 1998) per il gioco online, e che – nonostante la presenza di ottimi titoli – non ha sfondato come avrebbe meritato. E, come spesso capita, solo poco tempo dopo la cessazione della produzione da parte di SEGA molti giocatori hanno realizzato cosa si erano persi. Ad di là dell’hardware di tutto rispetto, l’amore verso il Dreamcast è da ricercare in alcune esclusive per questa console: stiamo parlando di titoli del calibro di Shenmue, Space Channel 5, Resident Evil: Code Veronica e Samba de Amigo (giusto per fare qualche esempio), tutti capolavori per un motivo o per l’altro e successivamente convertiti per altri formati, da Xbox a PlayStation 2, passando per GameCube e, ora, anche Xbox 360.

Dreamcast Collection è una raccolta di quattro titoli per la buona vecchia console SEGA, trasportati su Xbox 360. Il pacco include inevitabilmente un gioco di Sonic (Sonic Adventure per la precisione), l’esilarante Crazy Taxi, l’ottimo Space Channel 5: Part 2 e il rilassante SEGA Bass Fishing. Se l’avventura del porcospino blu non è il miglior gioco basato sulla mascotte di SEGA, Space Channel 5: Part 2 rimane tutt’oggi incredibilmente divertente, grazie alle musiche accattivanti e allo stile surreale della grafica: nonostante il gameplay semplice e con poche pretese, abbiamo rigiocato con piacere alle avventura della stilosa Ulala. Così come non ci siamo annoiati nel riprendere in mano Crazy Taxi, un folle gioco di guida tanto immediato quanto capace di tenere incollati allo schermo per ore. Diverso il discorso per SEGA Bass Fishing, titolo che i più considereranno inconcludente, ma che il sottoscritto continua a considerare molto piacevole per i momenti di relax: mettersi a pescare per una mezz’oretta, seppure seduti sul divano di casa, mette sempre di buon umore, anche se, senza l’accessorio a forma di canna da pesca disponibile per Dreamcast, l’esperienza è un filo meno soddisfacente.

Considerato il prezzo inferiore ai 30 euro, Dreamcast Collection è titolo piuttosto intrigante, ma fate molta attenzione: vedere giochi di 10 anni fa su un TV da 42” ad alta risoluzione è ben diverso che giocarseli sui tipici CRT che si usavano ai tempi. L’impatto visivo, nonostante il lavoro di remastering, potrebbe scoraggiare molte nuove leve. Chi ha vissuto l’evoluzione dei videogiochi, e magari posseduto un Dreamcast, passerà facilmente sopra alle texture basilari e ai pochi poligoni che animavano questi titoli, ma chi è cresciuto con Halo e Gears of War potrebbe rimanere veramente deluso dall’aspetto sgranato e “sporco”. A questi ultimi, consigliamo di portare un po’ di pazienza e sopportare l’aspetto tecnico preistorico: sotto il profilo della giocabilità, in questa collezione sono presenti un paio di perle che non dovrebbero mancare in ogni ludoteca che si rispetti. Sarebbe come avere una sterminata libreria priva della Divina Commedia.