E c’è chi dice che con i videogiochi non si cucca più…
Qualche anno fa, se ben ricordate, vi abbiamo suggerito un modo efficace per conquistare l’attenzione delle fanciulle: invitarle a cena e fingersi degli chef provetti preparando una serie di leccornie seguendo i consigli di La Guida in Cucina. Si tratta pur sempre di un approccio morbido e di classe, ma che forse per i gusti di qualche donzella la prende un po’ troppo alla larga. Se, quindi, saltimbocca e cannoli non sono stati sufficienti per riscaldare la serata (uhm… cos’avrà voluto dire la nostra Elisa? ndAlias) e rischiate pericolosamente di dovervi sorbire un DVD con Julia Roberts, Ubisoft Milano viene in vostro aiuto con un party game del tutto particolare.
Osè – Che fai, ci provi? è un po’ un gioco jolly. Tanto per cominiciare, va benissimo per passare una tranquilla serata in compagnia di amici che non si fanno troppi problemi ad approcciare argomenti “stuzzicanti” senza comunuqe sfociare nel becero. Ma il titolo Ubisoft può rivelarsi un utilissimo alleato anche per far decollare nel modo giusto un incontro galante o un classico double date. Come? Nulla di più semplice: basta selezionare l’atmosfera preferita (si va da quella più tranquilla a qualcosa di più piccante – ma mai volgare) e il gioco è praticamente fatto. Osé selezionerà per voi – o potrete farlo personalmente prima dell’arrivo dei vostri ospiti, creando un percorso di gioco ad hoc – una serie di sfide che richiedono vari livelli di contatto fisico o fanno riferimento a situazioni ammiccanti, più o meno velatamente. Per esempio, un minigioco mima un classico delle feste anni ottanta: una “mela” da mordere in coppia in realtà è un telecomando Wii (o la periferica Move, nel caso della versione PlayStation 3) che penzola fra le facce dei due giocatori che devono premete i pulsanti A e B senza usare le mani. E, sempre ad esempio, in un’altra si utilizza la Wii Balance Board per pesare i partecipanti prima e dopo essersi tolti da dosso tutti “gli oggetti inutili”: chiavi? Cinture? Vestiti? Chi può dirlo!
Onde evitare fraintendimenti, va precisato nuovamente che nessuna sfida spinge esplicitamente a comportamenti di dubbio gusto, quindi non c’è motivo di definire il gioco Ubisoft sconveniente o diseducativo. Come già detto, sono presenti nel gioco anche una serie di atmosfere e sfide del tutto innocue, come gare di limbo, quiz di musica e cinema, balli in stile Just Dance e quant’altro può essere utile per una serata all’insegna del pudore. Il tasso di “sessualità” è quindi chiaramente dipendente dal tipo di approccio che vorranno fornire i giocatori e all’interpretazione del tutto personale che ciascuno vuole donare alla serata. A riprova di ciò, lo stile grafico vira decisamente sul “cartoonoso”, il che lascia chiaramente aperta la porta a diversi modi di vedere un prodotto tutto sommato decoroso e che può tranquillamente spogliarsi della nomea di titolo a sfondo sessuale che, con troppa facilità, alcuni media poco elastici e informati hanno voluto appioppargli prima della sua uscita nei negozi. Il PEGI 12+, d’altronde, non è mica stato messo lì sulla copertina per caso.