Solo un paio di anni fa, la sola idea di un titolo Blizzard pubblicato su console sarebbe stata considerata ai limiti dell’eresia, ma il mondo cambia e oggi possiamo giocare a un titolo del calibro di Diablo III su Xbox 360 e PS3 (e a un certo punto anche su PS4). Roba da far venire i peli dritti sulla schiena (per chi ce l’ha) al popolo PCiista, che di certo non ha preso la notizia con grande stile e sobrietà. Quando Chris Metzen è apparso sul palco di Sony lo scorso febbraio, annunciando l’impensabile, non vi sto neanche a dire cosa è successo sui forum di Blizzard: traditori, doppiogiochisti, a letto con il nemico, sono solo alcuni degli appellativi, i più gentili, con i quali si sono espressi gli aficionado della casa di World of Warcraft. E va beh, il tempo ci dirà se questa operazione avrà un seguito o se si è trattato solo di un exploit tanto per tastare il polso a un mercato che oggi, fra Sony e Microsoft, conta 150 milioni di console, se non addirittura qualcosina in più.
Certo, portare un titolo nato e pensato per i PC non deve essere stata proprio una passeggiata di salute. Al di là dell’aspetto puramente tecnico, che approfondirò nel corso della recensione, la parte più complessa del processo di conversione ha indubbiamente riguardato il sistema di controllo. Concentrare la pletora di funzioni possibili dalla combinazione di mouse e tastiera ha richiesto un totale cambio di prospettiva da parte degli sviluppatori. Un lavoraccio, che probabilmente deve aver tolto il sonno a un gran numero di designer da quelle parti, ma che andava portato a termine in maniera esemplare, per non snaturare l’esperienza di gioco in alcun modo. E, che ci crediate o meno, quelli di Blizzard ce l’hanno fatta. Contro ogni previsione, una volta superata l’impasse iniziale (più mentale che altro), il pad diventa una vera e proprio estensione del vostro personaggio e non ci vuole davvero nulla ad abituarsi a un gameplay che, badate, non viene stravolto in alcun modo. Viene naturale muoversi utilizzando lo stick sinistro, con il destro riservato a schivate repentine, che fanno tanto action game. Il resto dei tasti, compresi i dorsali e i frontali sono invece legati alle varie tipologie di attacco e difesa disponibili, in relazione alla classe scelta ovviamente. Per questioni pratiche troviamo anche il lock sul nemico più vicino alla linea di tiro, ma la cosa non influisce negativamente sulla giocabilità, pur semplificandola leggermente.
Questo radicale redesign è stato applicato anche all’inventario e al menu delle abilità, che presentano svariati slot disposti a ruota, selezionabili in modo veloce e intuitivo, in modo da non spezzare l’azione più di quanto non sia necessario. Tutto, insomma, è stato plasmato per risultare quanto più semplice e intuitivo possibile e, spiace per i detrattori, ma non possiamo che toglierci il cappello davanti a tanta solerzia. Tacciatemi di blasfemia (tanto per rimanere in tema), ma dopo 15 ore di gioco posso affermare di non aver mai sentito la necessità di un sistema di controllo differente e, in tutta sincerità, la cosa mi ha piacevolmente sorpreso, perché mi sembrava davvero un’impresa disperata.
Come se non bastasse, per chi lo desidera, sono presenti una pletora di opzioni con le quali agevolare ulteriormente l’avventura contro le forze del male, come la possibilità di visualizzare a video l’energia residua di tutti i nemici o le statistiche degli oggetti droppati.
Sull’aspetto puramente tecnico il gioco non si espone poi a chissà quali critiche, anche considerato l’hardware vetusto di queste console sulla via del tramonto. Certo, non aspettatevi la stessa pulizia o dettaglio della versione PC: i programmatori hanno dovuto sacrificare un po’ di risoluzione (sospetto un sub-HD con qualche filtro antialias al seguito) e la qualità di certe texture, ma in media il lavoro svolto è encomiabile. Il frame rate è quasi sempre stabile e i movimenti sulla mappa raramente soffrono di qualche artefatto (si direbbe screen judder più che tearing, ma capita di rado), anche nelle situazioni più estreme, con dozzine di nemici a video e spell particolarmente fracassone. Un plauso infine ai caricamenti, davvero istantanei, tanto che è possibile teletrasportarsi da una location all’altra in una manciata di secondi.
Se il buongiorno si vede dal mattino, le prospettive per un futuro radioso su console ci sono proprio tutte.