Partita quasi in sordina, la serie LEGO Qualcosa ha ammaliato col tempo una certa porzione di videogiocatori, vuoi perché è affascinante l’idea di vedere i più celebri personaggi dei fumetti e del cinema riproposti in forma mattoncinosa, vuoi per la semplicità della formula proposta. Formula che, tuttavia, ha bisogno di essere un po’ snellita e rinnovata, visto che ormai sono parecchi anni che TT Games ci propone le stesse cose, seppur “ricicciate” e adattate al lore di turno. Qualche buon tentativo, in questo senso, è stato fatto in LEGO Batman 2, con l’introduzione di una sorta di hub open-world che fungeva da variante tra un livello e l’altro e con una narrazione che enfatizzava i caratteri sbroccati dei personaggi (operazione riuscita, quest’ultima, grazie anche alla presenza dei dialoghi, primizia per la serie).
LEGO Marvel Super Heroes non fa altro che ripescare quanto di buono fatto finora, senza strafare. Di sicuro chi ha amato i titoli LEGO prodotti finora (soprattutto gli ultimi), troverà in Marvel Super Heroes tanti motivi per divertirsi in modo leggero, vestendo i panni di una vagonata di supereroi più o meno celebri dell’editore di fumetti newyorkese. L’enorme produzione di Marvel ha consentito agli sviluppatori di focalizzare maggiormente l’attenzione sulle capacità dei personaggi, visto che ognuno è dotato di poteri unici. I designer, da questo punto di vista, hanno fatto un gran lavoro in fase di scrittura: la storia mette nelle mani del giocatore piccoli gruppi di eroi complementari, così da costringerlo a un minimo di elucubrazione ed esplorazione in più. Intendiamoci… non che gli enigmi ambientali proposti siano imporvvisamente diventati roba da Professor Layton, ma si nota comunque una cura maggiore nell’incastrare al meglio poteri e abilità. Un buon esempio è quello che troviamo all’inizio del gioco, laddove il duo Iron Man/Hulk (poi appoggiato in extremis da Spider-Man) deve fermare un Uomo Sabbia sull’orlo di una crisi di nervi: le capacità di volo del primo ben si sposano con quelle più… ehm… irruente del secondo, la cui mole gli permette di spostare oggetti pesanti e financo lanciarli contro i nemici. Più in generale, le trovate strane e divertenti non mancano e serve un minimo di spirito di osservazione e di arguzia in più rispetto al passato, se si vuole proseguire con profitto lungo l’avventura.
Naturalmente, i personaggi che si sbloccano strada facendo possono essere utilizzati per ripercorrere gli stage già completati e che non possono essere ripuliti inizialmente a causa dell’assenza di personaggi dotati di abilità specifiche (come Wolverine, le cui capacità sensoriali sono necessarie per accedere ad alcune zone segrete). Chi conosce la serie LEGO sa perfettamente che arrivare ai titoli di coda rappresenta solo un piccolo step e che la strada che porta al completamento è ben più lunga. Marvel Super Heroes non fa eccezione a questa regola, tanto che per giungere al fatidico 100% servono almeno (ribadisco… almeno) il doppio delle circa 15 ore necessarie per la prima run. Insomma… LEGO Marvel Super Heroes, pur non inventando nulla, riesce a divertire a lungo, soprattutto se lo si affronta in compagnia di qualche amico. O, più facilmente, in compagnia di qualche famigliare, visto che anche a ‘sto giro è totalmente assente il multiplayer online. Assente ingiustificato, oserei dire, proprio in virtù del fatto che la cooperazione tra personaggi è il sale del gameplay e la presenza di compagni umani solo in locale si traduce in una castrazione eccessiva.
Dedico giusto un paio di parole conclusive all’aspetto tecnico. Il motore che muove LEGO Marvel Super Heroes fa il suo dovere, senza lasciarsi andare in eccessi. Questo significa avere tra le mani un titolo pulito e che mostra sempre in modo chiaro quello che succede, pur non lesinando sulla palette cromatica, giustamente ricca di colori, a volte perfino troppo accesi. Ho avuto anche modo di fare un giro sulla versione PS4, che di next-gen ha poco o niente, se non fosse per l’assenza di aliasing, presente invece in misura percettibile su PS3 e Xbox 360. Evviva.