Nelle viscere della Luna si risveglia un male antico e i Guardiani sono chiamati ancora una volta a rimettere al proprio posto l’ennesima minaccia per l’umanità (quel che ne rimane almeno). Non proprio la trama più eccitante degli ultimi due secoli, ma non è che ci aspettassimo un nuovo caposaldo della fantascienza, anche perché, diciamocela tutta, la trama di Destiny è quanto di più abbozzato e (volutamente?) incomprensibile si sia mai visto da questa parte dell’emisfero. Cioè, fossimo in Giappone magari ci sembrerebbe persino troppo semplice, ma Bungie arriva da tutt’altra parte del globo e un pochino più di chiarezza nelle vicende del Viaggiatore e dei suoi nemici non avrebbero fatto schifo. Pertanto, chiunque si fosse illuso che con l’uscita del primo DLC si sarebbe assistito a un minimo dipanarsi della storia dovrà mettersi l’animo in pace: nulla di nuovo viene svelato, semmai assistiamo a un rimescolamento del nebbioso copione, senza nemmeno un indizio a titillare le fantasie di quelli che hanno provato a dare un senso a questo incomprensibile scontro di civiltà aliene.
Del resto sarebbe stato anche difficile riuscirci, dato che L’Oscurità dal Profondo non è certo un’espansione gigantesca, anzi, per certi versi si potrebbe tranquillamente affermare che la montagna ha partorito un topolino. Considerando la fame di contenuti che da sempre agita la community di Destiny, questo primo DLC ha tutto l’aspetto di una tartina dopo un lungo digiuno. I veterani la butteranno già senza nemmeno assaporarla, i casual invece se la dovranno far piacere a tutti i costi, anche se sarà un pasto per di più indigesto. Perdonateci i giri di parole, ma siamo ancora piuttosto basiti dalle tre missioni che compongono questo nuovo frammento di gioco: a parte la brevità dell’esperienza (se siete del livello giusto le completerete nel giro di un’oretta scarsa), non si riesce proprio a trovare una giustificazione per il riciclo delle ambientazioni e dei nemici. Caduti, Alveare e Vex sono ancora lì, nelle medesime vesti e nei medesimi luoghi. L’approccio è leggermente differente, ma di novità in merito proprio non ce ne sono. Maliarde, Orchi, Ciclopi, Centurioni, Schiavi, etc. ci vengono riproposti ad libitum, ma non vi stiamo certo raccontando chissà che. Destiny è la quintessenza del grinding selvaggio, ma anche per questo è difficile non trattenere una certa amarezza per questo DLC, che poteva e doveva offrire molto di più.
[quotedx]questo primo DLC ha tutto l’aspetto di una tartina dopo un lungo digiuno[/quotedx]
In tutto questo, la nuova incursione, quella che dà il titolo all’espansione, è forse l’unico motivo logico che potrebbe spingere all’acquisto. Come sempre però l’accesso è precluso a chiunque non abbia un gruppo di amici o, meglio ancora, una squadra con la quale scendere nella Bocca dell’Inferno. Continuiamo a non comprendere totalmente le ragioni di Bungie nel negare il matchmaking in questi frangenti, anche perché si tratta senza dubbio della migliore esperienza possibile in Destiny, l’unica fra l’altro che presenta qualche meccanica diversa dal solito. A proposito di raid, che dire della Volta di Vetro, divenuta completamente inutile dopo la scelta di aumentare la Luce massima nelle armature acquistabili dai vari vendor? Insomma, diciamo che Bungie ha giocato un po’ sporco in questo senso, costringendo di fatto ad aprire il portafoglio per accaparrarsi qualche novità in termini di equip (il fucile a fusione leggendario è tanta roba, ammettiamolo), un trittico di mappe PvP e poco altro.
È fin troppo evidente che i giocatori più avvelenati non se lo lasceranno sfuggire, ma viene difficile consigliarlo a tutti quelli che hanno abbandonato Destiny dopo qualche settimana di gameplay. La struttura non è cambiata di una virgola, la fase di progresso del proprio personaggio continua a rimanere una sofferenza, con tonnellate di drop completamente inutili e il leveling affidato all’acquisto di pezzi viola che richiedono infinite ore passate fra assalti, missioni eroiche e le quest del Tracciatore di Taglie (sempre troppo poche). In pratica, se siete poco sopra il 20 lasciate perdere, non è roba che fa per voi, ma anche intorno al 25 può essere una vera tortura, specialmente se non avete qualche amico con cui dividere l’onere. Di contro, quelli che avevano già toccato il precedente level cap del 30 non faranno molta fatica ad arrivare al 32, salvo poi darsi della grandi pacche sulle spalle e attendere il prossimo DLC, nella speranza che sia un filo più corposo. Davvero una magra consolazione.