Il Fanta E3 di GamesVillage

Fanta E3

L’E3 è un bel momento per noi videogiocatori: quella necessità impellente di scoprire cosa ci aspetterà l’anno venturo, le idee strampalate che tutti quei geniacci dei Game Designer tireranno fuori dal cilindro. A noi di Gamesvillage piace fantasticare, e in redazione è nato un vero e proprio Fanta E3, dove ognuno di noi ha espresso la sua idea, o meglio, il suo desiderio, per questo evento magico e fantastico.

MARCO ACCORDI RICKARDS

Il mio Fanta E3? Be’, non dobbiamo dimenticare che Sony è una primadonna. E non credo abbia nessuna voglia di stare semplicemente a guardare l’unveil di Scorpio, la versione ultrapotenziata di Xbox One. Soprattutto dopo che, in diverse edizioni delle conferenze pre-E3, Sony aveva sempre rubato il palcoscenico. Per questo motivo credo che ci sia bisogno di un annuncio shock per il colosso giapponese, e mi tornano in mente alcuni rumor che ultimamente sono circolati in giro per Internet. Rumor che parlavano nientemeno che di PlayStation 5. Troppo presto? Può darsi, ma sarebbe anche la mossa più furba e azzeccata da parte di Sony, che con un semplice teaser e una scheda tecnica (magari ancora campata per aria) potrebbe infiammare i cuori di stampa e giocatori. Troppo ghiotto per non essere vero. Un’altra previsione meno fantascientifica proviene invece dal lato Xbox One. Io non credo che Scalebound sia morto. Ecco, l’ho detto. Tutto il clamore suscitato dalla sua cancellazione potrebbe aver convinto Microsoft che ci sia attenzione intorno al progetto e voglia di vederlo realizzato. Non escludo neanche che sia stata una mossa ad arte. Per cui, credetemi, il dragone firmato PlatinumGames si risveglierà.

GUGLIELMO DE GREGORI

Il FantaE3 è fatto per sognare, e il mio sogno ha un solo nome: Pokémon Stars. Il nome di questo gioco circola già da parecchio, e sarebbe secondo alcuni la terza versione di Pokémon Sole e Luna. Ma questo gioco è cruciale per un semplice motivo: se effettivamente uscisse su Switch come si dice, significherebbe che Nintendo ha deciso di adattare la sua console ibrida come effettivo successore del 3DS. Sappiamo, infatti, che la serie regolare di Pokémon è sempre uscita solo sui portatili, per cui sarebbe significativo se uscisse su Switch. Alcuni credono invece che Pokémon Stars sarebbe un gioco alla Pokémon Colosseum, uno spin-off. Io non credo invece in questa teoria, semplicemente perché Colosseum era un gioco che aveva senso quando le battaglie dei Pokémon erano in 2D e la console casalinga aveva il compito di portare i mostriciattoli nelle tre dimensioni. Ora che anche i giochi portatili sono in 3D, che senso ci sarebbe? Per cui, io scommetto che vedremo un nuovo RPG, Pokémon Stars, zeppo di funzionalità e nuovi contenuti.

EMANUELE D’ASCANIO

Pur essendo rimasto basito dagli ultimi anni di Microsoft, soprattutto riguardo delle scelte di marketing assai incoerenti, l’E3 2017 di Los Angeles potrebbe risultare essere un vero e proprio punto di svolta per la Casa di Redmond. Tornerà a farlo con le sue classiche IP? No di certo, è notizia recente che ne Halo 3: Anniversary ne Halo 6 saranno della partita durante il panel di Microsoft e dunque, dove potrebbe stupire? Semplice, con l’innovativa Mixed Reality. Questa evoluzione della primordiale VR, che vuole unire ancor di più il concetto di fisico al virtuale, potrebbe essere associata alla futura Xbox Scorpio e, soprattutto, agli Hololens: atteso headset per la VR. Unendo questi tasselli, montati dalla nota figura di Mark Bolas, Microsoft potrebbe presentare al mondo un progetto geniale con tanto di titoli Tripla A come ad esempio un papabile Halo VR; perché cito la celebre saga di Master Chief e Cortana? Perché recentemente Dan Ayoub, ex responsabile in 343 Industries del brand Halo, è passato al team di sviluppo della Mixed Reality. Con un colpo di reni, Microsoft potrebbe tornare finalmente a dire la sua all’interno della games industry, non resta dunque che attendere l’E3 per scoprire se le mie supposizioni…diverranno certezze!

MARCO PICCIRILLI

Quand’è che potremo finalmente mettere le mani su un nuovo Borderlands? L’intera community si interroga ormai da anni nel tentativo di darsi una risposta, che ormai sembra essere dietro l’angolo. I tempi sono ormai maturi, e l’annuncio del sequel ufficiale di Borderlands 2 (al contempo, magari, dimenticando il deludente The Pre Sequel, grazie) potrebbe arrivare già sul palco di Los Angeles, nel corso di questa edizione dell’E3. Gli indizi che spingono affinché ciò avvenga sono parecchi: Gearbox, per bocca del CEO Randy Pitchford, ha già suggerito negli scorsi mesi di essere al lavoro su un nuovo progetto. Pur non ricollegandolo direttamente al franchise di Borderlands, Pitchford ha brevemente mostrato una tech demo realizzata con l’Unreal Engine 4 ed ambientata in una vasta landa desertica. Un luogo che sembra particolarmente affine a Borderlands, non trovate anche voi? Se poi ci aggiungiamo che sono passati ormai quasi cinque anni dall’ultimo capitolo “canonico”, il quadro è completo. L’occasione per un altro giro sulla folle giostra di Pandora è ghiotta, e noi siamo pronti a scommettere che Gearbox non se la farà sfuggire.

DANIELE DI CLEMENTE

Che lo si ami o lo si odi, Bloodborne, il titolo sviluppato da Hidetaka Miyazaki e dal suo staff solo per PlayStation 4, è ancora oggi annoverabile fra le esclusive più significative sulla console di ottava generazione firmata Sony, un’autentica killer application in relazione al periodo in cui è stata rilasciata. Benché la formula non si discosti (intenzionalmente) da quella delineata nella serie Souls, molti aspetti introdotti per conferirle una propria identità sono riusciti a pizzicare le corde giuste in una moltitudine di critici e di giocatori: forse sarà stata l’ambientazione a metà fra un romanzo di Lovecraft e un penny dreadful; la storia e il contesto narrativo cripticamente distillati, come al solito, fra le scarne frasi dei personaggi secondari e le descrizioni degli oggetti; i ricchi e sgradevoli dettagli con cui sono stati realizzati i mostri, in particolar modo i massicci boss posti a guardia di determinate zone; la direzione artistica di gran parte dei livelli, come ad esempio il castello di Cainhurst, l’ossario di Hemwick o il cimitero della Belva Oscura; oppure, con ogni probabilità, è stata la somma di tutti questi elementi, uniti ad un’interfaccia familiare e ad un gameplay più violento e frenetico, a sancire il successo del gioco e della sua unica espansione, che hanno oltrepassato la considerevole cifra delle due milioni di copie vendute in tutto il mondo. In breve, per tanti Bloodborne costituisce la massima espressione delle capacità creative di Miyazaki e From Software, e la fugace apparizione sull’account Twitter di Shuhei Yoshida di una foto di gruppo, scattata mentre era in visita presso gli studi della casa di software, ha generato un autentico putiferio nella comunità, alimentando la vaga speranza che un nuovo episodio stia bollendo in pentola e che possa venire svelato il mese prossimo a Los Angeles. Al momento non ci sono state ulteriori conferme né smentite in merito, e non è per nulla detto che un eventuale sequel riesca a catturare l’estro e l’inventiva dell’originale: Bloodborne basava buona parte della sua forza sull’ambiguità e sulla freschezza che lo caratterizzavano rispetto al medievaleggiante Souls, elementi che andrebbero inevitabilmente perduti con una seconda iterazione, senza contare che i finali possibili forniscono una chiusura abbastanza definitiva alla storia di base, rendendo una sua naturale continuazione difficile da giustificare, ma From potrebbe sempre stupirci rivoluzionando lo scenario ed inserendolo in un contesto moderno, o addirittura fantascientifico. Inoltre, lo stesso Miyazaki si è dimostrato poco propenso a riprendere in mano la sua creatura, anche se potrebbe passare le redini (e qui qualcuno trasalirà) a Tomohiro Shibuya o Yui Tanimura come accaduto per Dark Souls II. I problemi non mancano, ma nemmeno le soluzioni accettabili.Il mio pronostico verte dunque sull’annuncio di un Bloodborne 2 già in fase di sviluppo per PlayStation 4, che consentirebbe a Sony di incrementare ulteriormente la sua credibilità agli occhi dei fanatici dei Soulslike e della fascia di giocatori hardcore in generale, aggiungendosi ad una line-up già considerevole di suo composta da Gran Turismo Sport, The Last of Us Part 2, Detroit: Become Human e Uncharted: The Lost Legacy, solo per citare le esclusive, più alcuni titoli multipiattaforma del calibro di Destiny 2, Red Dead Redemption 2 e Star Wars Battlefront per i quali possiede diritti esclusivi di marketing e dunque è probabile che vengano mostrati sul palco durante la sua conferenza. Con Switch che ha superato persino le più rosee previsioni di vendita elaborate da Nintendo e l’ombra dello scorpione di Microsoft che si staglia all’orizzonte, ora più che mai PlayStation ha la necessità di affermarsi come la migliore alternativa per l’intrattenimento videoludico sul mercato, e il ritorno in grande stile di uno dei suoi giochi più conosciuti ed apprezzati sarebbe in tal senso la proverbiale ciliegina sulla torta.

ANDREA BERSANI

Il mio pronostico per l’annuncio rivelazione dell’E3 2017 è dettato da un desiderio, non dal fiuto: mi piacerebbe assistere, forse utopisticamente, ad un rilancio di Konami attraverso un grande progetto presentato a sorpresa. La storia di questa software house sembra rientrare nei canoni di un romanzo “rise and fall”, ed è impietoso constatarne lo stato attuale; al di fuori di quel paio di produzioni di richiamo come PES o qualche sfruttamento di licenze di serie anime, l’azienda non osa uscire dal seminato neanche sotto tortura. Questo trend ha invero preso il via sin dalla scorsa generazione, poiché ad eccezione di qualche piccolo miracolo (Metal Gear Rising), di qualche titolo sciocco ma potenzialmente divertente (Neverdead) e dei consueti blockbuster calcistici e Kojimiani, la casa giapponese ha imperterritamente abusato dei suoi brand storici fino a farne esaurire ogni appetibilità, rilasciando scialbi seguiti, spin-off e reboot pieni di problemi che hanno scontentato praticamente chiunque (operazione che puntualmente sta per ripetersi con Metal Gear Survive). Il mercato di oggi è cambiato, questo è innegabile, ogni attività deve evitare passi falsi e per farlo segue le correnti, ci mancherebbe. È però anche vero che, stando alle voci degli esperti, proprio grazie al cambio di asse del suo core business, Konami dovrebbe attualmente godere di una discreta salute finanziaria. Mi domando quindi se non sia possibile tentare, osare, giocarsi un asso nella manica capace di dettare legge e tornare a fare scuola, perché il problema non è “fare Metal Gear senza Kojima” (che peraltro non sarebbe affatto impossibile!); paradossalmente, la svolta indipendente di Hideo e soci può rappresentare una grandissima occasione per la scoperta di nuovi talenti, magari affiancati da qualche grande personalità con consulenze di tipo freelance.

VALERIO KOHLER

Sly Raccoon o inFamous? Se vi fosse dato il potere di portare avanti uno di questi franchise, quale scegliereste? Personalmente, mi aspetto grandi cose da Sucker Punch Productions per questo E3, e qualsiasi carta potrebbe andar bene per ottenere nuovamente le luci della ribalta. L’assenza di personaggi come Sly Cooper non è soltanto un male per gli appassionati del leggendario procione, ma rappresenta anche la motivazione principale che porta intere famiglie ad affidarsi al parco titoli di mamma Nintendo, e non hanno tutti i torti nel farlo. Riportare in vita il franchise sarebbe quindi rischioso, ovvio, ma potrebbe anche aprire la via a una nuova serie di successo su una delle icone più note della sesta generazione videoludica. D’altro canto, anche inFamous ha molto da dire. Le storie di Cole MacGrath e Delsin Rowe sono state, insieme a quelle di Alex Mercer e James Heller (Prototype), le uniche in grado di mostrare delle avventure originali basate sul genere supereroistico. Niente Batman o Spider-Man, dunque. L’industria non è ancora riuscita a colmare questo vuoto, e far tornare inFamous potrebbe servire sia per attirare nuovamente gli appassionati di un genere che sta spopolando in quest’ultimo decennio, sia per approfondire gli avvenimenti di tre appassionanti capitoli. Considerando che Sucker Punch Productions non è mai andata oltre queste due IP, sarà interessante adocchiare il suo prossimo progetto e capire verso quale strada vorrà dirigersi. In ogni caso, sono fiducioso!

GIUSEPPE FRAGOLA

A cosa spero di assistere, più di ogni altra cosa, durante il prossimo E3? All’annuncio di Crash Team Racing! La community lo chiede a gran voce. Sul WEB sono spuntate petizioni praticamente ovunque, attrverso le quali si implora Activision di rimettere Crash e i suoi compagni d’avventura seduti su un go-kart. Abbiamo atteso per anni il ritorno sulle scene del peramele creato dalle menti di Andy Gavin e Jason Rubin, ed ora che la N Sane Trilogy ci permetterà di rivevere la trilogia originale, apparsa su Ps1 a metà degli anni ’90, non vedo per quale motivo al mondo dovremmo rinunciare alle folli corse su kart a suon di power-up. L’annuncio , dovesse verificarsi a questo E3, come auspichiamo, avrebbe un tempismo praticamente perfetto, ora che l’altro più famoso concorrente di Crash (Mario!) ha acceso i motori su Switch con il fantastico Mario Kart 8, i fan della console Sony hanno bisogno più che mai di un titolo come Crash Team Racing. Adesso o mai più, verrebbe da dire!

DONATO MARCHISIELLO

Che sia l’E3 di Xbox Scorpio, nessuno ne dubita. E questa faccenda è ben chiara anche nella mente di Kazuo Hirai, Chief Executive di Sony, il quale non credo resterà a guardare la concorrenza dominare la scena (perchè presentare una nuova console significa proprio questo). Cosa succederà? A mio avviso, Sony controbatterà presentando o un nuovo modello di PS4 (quindi con hardware in grado di lottare alla pari/superare la potenza di Scorpio) o un restyling che coinvolga sia il modello base che il modello pro dell’ammiraglia dell’azienda nipponica. E nel caso in cui non si avverasse nessuna delle due ipotesi? Sony avrebbe probabilmente vita difficile nello spostare l’attenzione generale della platea dall’attesissima “belva” di casa Microsoft. Per quanto riguarda il software, le mie speranze sono nell’annuncio di nuove IP degne di nota e, magari, qualche ip “defunta” riportata alla luce (dita incrociate per Scalebound e Fable Legends).

SONIA SUFFICO

Scattano due anni dall’ultimo gioco dedicato alla confraternita degli assassini. Ecco perché nel prossimo E3 mi aspetto assolutamente l’annuncio del nuovo Assassin’s Creed. Immagino il “classico” open world, vastissimo e zeppo di missioni, che rumors indicano ambientato nell’antico Egitto, al periodo dell’Antico Regno, epoca sostanzialmente pacifica in cui venne istituita la flotta egizia che navigava nel Mediterraneo sulle rotte del commercio e in cui si iniziò ad erigere le grandi piramidi. Mi aspetto quindi di poter vivere nel tessuto vivo di questa società fiorente, infiltrandomi in ogni classe. Che bello sarebbe creare con la confraternita la nostra flotta commerciale! Vorrei tanto le battaglie navali, perché in Black Flag furono uno degli elementi più divertenti e meglio congegnati, ma certamente con elementi nuovi. Dopo Syndicate, mi aspetto che anche il prossimo AC ci permetta di giocare con diversi personaggi, ognuno con le sue specialità nella lotta, nell’ottimizzazione degli equipaggiamenti e nel parkour. Immagino un’epica ricerca dei Frutti dell’Eden che culmini nell’incontro con le possenti figure della religione egizia. Lo troverei molto interessante!

MATTEO TONTINI

I fan del genere RPG – come me – e in particolare dei giochi Square Enix staranno probabilmente aspettando con ansia che la società nipponica riveli la data d’uscita di Kingdom Hearts III, fantomatico titolo annunciato a E3 2013 di cui finora abbiamo visto poche sequenze di gioco e ricevuto sporadiche informazioni. Secondo me, l’uscita sarà svelata proprio durante la prossima kermesse losangelina perché… diamine, sarebbe pure ora! D’altro canto sono trascorsi già 11 anni dal debutto del secondo capitolo e i giocatori sono rimasti in troppe occasioni con l’amaro in bocca: Sora, Pippo e Paperino torneranno, ok, ma quando? Credo che la data da cerchiare con un bollino rosso sul calendario sarà accompagnata da uno scoppiettante gameplay trailer a E3 2017 che, tra le altre cose, rivelerà la presenza di nuovi mondi e personaggi. Per quanto mi riguarda non ce la faccio più ad attendere, sembra uno di quei bambini che quando vedono il biberon non si tengono. Ma senza il biberon.

ENRICO NARDACCI

Sony, nel corso di tutta la sua storia, si è sempre dimostrata in grado di prevedere i movimenti del mercato e di capire i sottili flussi che governano la gaming industry. Tuttavia, non serve la sensibilità degli esperti della compagnia per percepire le intenzioni della rivale storica, Microsoft, la quale sta mirando ad ottenere tutte le luci della ribalta nel corso del prossimo E3 di Los Angeles. Considerando, inoltre, che l’età media del pubblico e dei fruitori del medium videoludico si sta innalzando, sostenuta da giocatori che hanno iniziato il loro percorso nel mondo dei videogiochi con la prima PlayStation, credo che la compagnia nipponica affronterà l’evento cardine dell’anno affidandosi alle IP che hanno segnato le pietre miliari della sua storia. La società di Andrew House ha già iniziato il percorso di riesumazione di tutti i suo brand più iconici, iniziando dal tanto chiacchierato Crash Bandicoot N.Sane Trilogy, passando per il ritorno su PlayStation 4 di PaRappa The Rapper, per arrivare, infine, al lungodegente dei titoli classici riportati alla luce per i nuovi vecchi giocatori, ovvero il remake di Final Fantasy VII. Le notizie più recenti, e che trovo particolarmente attendibili, vogliono l’ennesimo ritorno di un classico, Spyro The Dragon, il quale, e qui arriva la mia previsione, farà sobbalzare più di qualche debole cuore nel corso del prossimo E3. Il piccolo draghetto verrà rispolverato, tolto dall’armadio dei ricordi e gettato nella mischia della nuova generazione console. Tuttavia ritengo che non sarà il solo annuncio che avrà il sapore dolceamaro dei ricordi per Sony, la quale, probabilmente, tornerà ad affidarsi alla sua quasi dimenticata paladina: sto parlando, ovviamente, di Lara Croft e del prossimo capitolo della serie Tomb Raider che verrà annunciato a sorpresa in quel di Los Angeles.

ROBERTO SCOTTINI

Quattordici anni. Quattordici anni di appelli, messaggi, raccolte firme, siti internet, pagine Facebook, maratone di tweet. Quattordici anni di iniziative, di attesa e soprattutto speranza. Sì, perché nonostante le vendite sotto le attese dei primi due episodi, le difficoltà di SEGA dopo l’abbandono del mercato hardware e la pluriennale, totale assenza di notizie sul brand, i migliaia di appassionati nel mondo hanno continuato con testarda convinzione a credere nella possibilità di poter assistere un giorno all’annuncio di Shenmue III. Durante la conferenza Sony dell’E3 2015, il sogno dei fan della saga di Yu Suzuki è infine divenuto realtà con la presentazione della campagna Kickstarter del titolo, che ha poi frantumato ogni record di raccolta fondi nella sezione videogame del portale. Passata la sbornia dei festeggiamenti per l’agognata fine della lunga attesa però, quegli stessi appassionati si sono resi conto di come molti dei videogiocatori di oggi non abbiano mai vissuto i primi due straordinari capitoli dell’avventura di Ryo Hazuki usciti a cavallo del nuovo millennio su console Dreamcast. L’impegno dei fan si è così prontamente spostato nel convincere SEGA a sviluppare la HD Collection di Shenmue I&II in una Remaster, che sarebbe molto più di una “semplice” Remaster. Chi di voi ha avuto modo di giocare i titoli in questione è infatti consapevole della loro straordinaria qualità, di come fossero talmente profondi, coinvolgenti, curati e tecnicamente avanzi per la loro epoca da risultare non solo paragonabili alle produzioni moderne, ma per certi aspetti persino superiori a molte di esse. Perfezionare e riproporre due opere di tale calibro significherebbe quindi regalare alle nuove generazioni la possibilità di godere di una delle più profonde ed emozionanti esperienze ludiche della storia. La collezione però, sarebbe anche il mezzo per introdurre migliaia di nuovi giocatori al coinvolgente universo narrativo della saga, la cui diretta continuità tra gli episodi ne fa un elemento di primaria importanza in vista del terzo capitolo. Sarebbe inoltre l’occasione per SEGA di dimostrare la volontà di assecondare i desideri dei suoi fan storici, che potrebbero rituffarsi nel mondo di Shenmue con rinnovata passione e che prenderebbero a questo punto anche di buon grado un eventuale posticipo del sequel. Sarebbe infine lo strumento ideale per aumentare la fan-base della serie e assicurare così un roseo futuro a una delle più grandi IP della storia del videogioco, valorizzandone al contempo il glorioso passato. I lati positivi nella realizzazione di questa Remaster sarebbero dunque molteplici sia dal punto di vista artistico che economico e fortunatamente, sembra che la casa di Sonic non sia rimasta impassibile a simili prospettive e alle insistenti richieste dei fan. Nel settembre 2016 infatti, Jurgen Post di SEGA Europe dichiarò apertamente l’interesse della società nel progetto, la volontà di sviluppare una conversione dei due titoli e la necessità però di risolvere anche diversi problemi contrattuali legati all’utilizzo di alcuni elementi in-game su licenza. A gennaio 2017 invece si diffuse la notizia della registrazione da parte di SEGA dei domini “shenmuehd.com”, “shenmueremastered.com” e “shemnuegame.com” (quest’ultimo necessariamente storpiato a causa dell’indisponibilità della versione corretta). Poco più di un mese dopo poi, un rumor secondo il quale una fonte vicina ad Atlus USA avrebbe dichiarato che Shenmue HD sarebbe uscito entro la fine dell’anno ha cominciato a circolare nei principali siti di settore. Con il lancio del nuovo capitolo previsto per la fine dell’anno in corso, quello dell’E3 sarebbe quindi il palcoscenico ideale per un reveal d’effetto della Collection con tanto di annuncio, perché no, di un’imminente uscita nei negozi. Siamo poi dell’idea che Sony, già compartecipe allo sviluppo del terzo episodio, non si lascerebbe certo sfuggire l’occasione di assicurarsi l’esclusiva console della Remaster, consolidando così ulteriormente il rapporto con SEGA e la Ys Net di Yu Suzuki e garantendo al contempo la perfetta spinta mediatica al brand prima dell’uscita del sequel. Il 13 giugno tenete dunque gli occhi puntati sul maxischermo della Sony E3 Press Conference, perché i petali di ciliegio, potrebbero cadere ancora una volta.

MICHELE IURLARO

Nintendo che gioca, bene, la sua partita, Sony che annuncia la qualunque nel miglior modo possibile e Microsoft che mostra i muscoli. A fare da contorno tanti giochi più o meno interessanti ed un entusiasmo genuino a fare da termometro, bollente, dello stato di salute dell’industria videoludica. Io, ottimista, l’E3 2017 lo immagino così. Tutti vincitori, neanche uno sconfitto. Vincono i produttori hardware, con strategie di sviluppo e di marketing diverse, e vincono le terze parti. Vincono, soprattutto, i videogiocatori. Categoria sempre più privilegiata in un mercato che favorisce sconti, affari, abbonamenti. Per chi, negli anni ‘80 e ‘90, era abituato a sborsare centinaia di migliaia di lire per una cartuccia ricoperta di polvere, è un’epifania. È vero, magari il remake di Final Fantasy VII lo vedremo nel 2020, proprio come ShenMue. È vero, le esclusive Microsoft non riusciranno a compensare la voglia di nuovo del XXI secolo. È vero, Nintendo non avrà la line up più completa di sempre. Eppure, nel complesso, sarà comunque un successo. Perché i giochi, grandi giochi, arriveranno comunque, perchè chiunque vedrà esaudito il proprio desiderio, perché chiunque potrà decretare un vincitore ed uno sconfitto.

Bloodborne 2? Arriva.

Il nuovo Halo? Ci sarà.

Il miglior Mario di sempre? Ce l’avremo.

Le aspettative renderanno felici i fan. Le mancanze favoriranno la critica. I punti di vista stimoleranno il dibattito. La realtà, in un modo o nell’altro, sarà metabolizzata e creerà cultura. Di livello buon livello o infimo si vedrà. Il punto, però è un altro. La previsione, invece, è banale. Insomma, godetevi l’E3. Godetevi il buon momento dell’industria. Siate orgogliosi ambasciatori di un mercato fervido. Ogni tanto, però, giocate. Parlare di videogiochi è stimolante, certo, ma giocare è tutta un’altra cosa. A prescindere dal tifo e persino da Los Angeles. O Los Santos. Milano. Roma. Napoli. Bari. Brindisi. Francavilla Fontana. Ovunque ci sia una console o un PC, dannazione, ci siamo anche noi.

FABIO D’ANNA

Dal nuovo fantasmagorico E3 vogliamo una cosa sola. Un nuovo Kirby per la fiammante ammiraglia della flotta Nintendo. Kirby manca da troppo su una console casalinga, e manca un titolo veramente importante a lui dedicato. Su Switch l’eroe a forma di palla rosa potrebbe tornare in maniera dirompente, perchè la sua sterminata schiera di fan lo attende a bocca aperta. E i fan di Kirby, ricordiamolo, sono quelli che appartengono allo ZDN, il cosiddetto Zoccolo Duro Nintendaro! Un Kirby in 2D che riprenda le tradizioni del platform puro, magari anche un nuovo episodio della serie, mai dimenticata, di Kirby’s Dream Land, il cui ultimo episodio è comparso su Super Nintendo nell’ormai lontanissimo 1997.  Ebbene si, in occasione del venticinquennale della serie, che ha debuttato nel 1992, chiediamo a gran voce per l’E3,  Kirby’s Dream Land 4 su Nintendo Switch, magari abbinato ad una limited edition estrema e da collezione completamente rosa della console!!!

SIMONE LELLI

Il mio FantaE3 non poteva essere diverso: purtroppo ho un rapporto di amore-odio con i giochi horror. Se da un lato ogni titoli riesce a terrificarmi ogni cellulare del mio corpo, dall’altra la curiosità mi spinge ad andare avanti, obbligatoriamente, per concluderlo. A costo di non dormire le notti. Se c’è un gioco che, tra tutti, mi ha spaventato e mi ha terrorizzato, è solo Dead Space, il primo e unico. Ebbene, non mi dispiacerebbe affatto se a questo E3 la EA se ne scappasse fuori con un Dead Space 4, o magari uno spin-off, un prequel: insomma, un nuovo gioco horror pronto a farmi passare notti insonni. E anche se sembra impossibile, una piccola parte del mio cuore, la stessa parte che ha subito infiniti arresti cardiaci per ogni jump scare causato dai mostri che inseguivano Isaac Clarke, spera vivamente di poter tornare in quell’universo.

E voi, cosa vorreste vedere durante questo E3 2017? Scrivetecelo con un commento, vediamo chi alla fine avrà davvero indovinato cosa il futuro riserva per noi videogiocatori!