Mi rendo conto sempre più spesso che il mondo delle opere videoludiche è ancora troppo distante dal riuscire a comunicare quelle che sono le proprie caratteristiche fondamentali. L’idea di questa produzione nasce da un’esperienza personale che ho recentemente vissuto all’interno di uno dei tanti centri di distribuzione al dettaglio che si occupa di videogiochi. L’alienante sensazione di vedere un prodotto e un concetto denigrato e mercificato in una maniera così brutale, ha fatto nascere dentro di me il desiderio di comunicare con parole semplici le basi dell’industry videoludica.
Come vi ho detto, recentemente mi è capitato di assistere a una coppia di genitori letteralmente dispersa all’interno di un negozio di videogiochi e, tralasciando la fila di quasi un’ora che mi è stata inflitta a causa di questo straniante esperimento genitoriale, mi sono reso conto che nel nostro paese l’ignoranza in questo ambiente non è paragonabile a nessun altro ambito. La cultura dei videogiochi non è assimilabile a quella legata al cinema, per quanto anche in questo settore ci siano delle lacune evidenti a livello di pubblico di massa, e i videogames non possono essere messi a confronto, inoltre, con nessun’altra forma di arte o d’intrattenimento.
Anche i videogiocatori, i veri fruitori del mezzo, si sono arroccati in difesa del concetto elitario di essere gli unici veri depositari del segreto dei videogiochi. La stampa specializzata, persino, si rivolge esclusivamente alle grande community dei giocatori, denigrando spesso chi si approccia all’industry in maniera approssimativa e superficiale. Bisogna comunque ammettere, per dovere di cronaca, che la stampa generalista ne ha dette nel corso del tempo di fesserie, presentanto le opere videoludiche come dei mostri degni persino di simulare un’attacco terroristico al Louvre di Parigi.

Riassumendo in poche parole questa piccola introduzione, da un lato possiamo trovare la gaming community, che da buon genitore difende il suo figlio videogioco con le unghie e con i denti, dall’altra abbiamo il marketing dei grandi publisher e delle major, il quale utilizza tutti i mezzi a sua disposizione, influencer e youtuber compresi, per vendere il maggior numero di prodotti possibile. In mezzo a questo marasma formato da chi sa cosa comprare e da chi glielo vuole vendere a tutti i costi, ci troviamo in due: io, mezzo giornalista con la mia copia di Persona 5 in mano, e la marea di genitori con le mani nei capelli e i figli urlanti a carico. Tutto questo sproloquio iniziale, infine, era sostanzialmente per voi gamer, per voi cultori del videogioco, e voleva essere una sorta di chiamata alle armi per iniziare a seminare le basi della cultura videoludica in un pubblico più vasto e inconsapevole.
Ora si passa alle parole più semplici e alla sinossi che vorrei che avessero questi articoli di approfondimento. Lo scopo de Il videogioco spiegato a mia madre vuole essere quello di evidenziare gli aspetti cardine dei vari settori videoludici, senza dettagli eccessivi, per dare un’infarinatura di base a tutte quelle persone che sono troppo pigre per digitare su Google. In questa primo esperimento, considerando l’apertura così prolissa, ci concentreremo sulle console, ovvero quel mezzo senza il quale non è possibile giocare.
Prima di tutto questo, però, voglio concludere con un piccolo mantra che vorrei portare alla vostra attenzione: Il videogioco non è solamente per bambini, il videogioco non è solamente quella strana cosa che vostro figlio fissa su YouTube, il videogioco non è solamente quella cosa che provate al cellulare nei momenti morti, il videogioco è tutte queste cose insieme e molto altro.
Il mondo home console – Le console che si tengono a casa
Le console sono quell’oggetto che costa un discreto quantitativo di denaro, preso probabilmente dal vostro stipendio, e senza il quale è impossibile, o quasi, giocare un videogioco. Attualmente, le aziende principali che si occupano della realizzazione di questo genere di prodotto sono tre: Sony, Microsoft e Nintendo. Ognuna di queste offre diversi modelli del suo prodotto di punta e una serie di accessori esclusivi, dei quali vi parlerò in un secondo momento. I concetti principali da capire quando si parla di console sono tre: la generazione, le esclusive e le versioni remaster.
Quando si parla di generazione si intende letteralmente l’anzianità di una console, ovvero quanti dispositivi di quel tipo sono stati realizzati precedentemente. Le console di ultima generazione appartengono all’ottava, potete, quindi, capire quanta storia hanno alle spalle questi prodotti.
Le esclusive, invece, sono quei videogiochi che vengono distribuiti per solo una delle console presenti sul mercato. La scelta di una console da parte vostra e degli altri utenti, e la sua conseguente fortuna sul mercato, dipende molto spesso dalle esclusive che si possono trovare per ogni specifico prodotto. Le versioni remaster, infine, sono un concetto leggermente più complicato ma in sostanza sono giochi già usciti per una console di generazione precedente che vengono adattati graficamente per girare sui dispositivi più nuovi.
Microsoft
L’ottava generazione di console di Microsoft è rappresentata dalla Xbox One. Non analizzerò nel dettaglio quelle che sono le specifiche tecniche di ogni singola console, tuttavia posso dire che l’ultima versione di questa console risponde al nome di Xbox One S. La differenza tra le due risiede nella dimensione fisica del prodotto, la One S ha proporzioni più contenute, e nelle varie versioni di memoria disponibili. La Xbox One tradizionale viene venduta nelle versioni da 500 GB e da 1 TB(non è un’offesa aliena ma un terabyte ovvero il doppio di 500Gb), mentre la One S aggiunge anche la versione da 2TB. Come è lecito attendersi, la One S, essendo il prodotto più recente ha un prezzo maggiore rispetto alla semplice One.
Le serie di videogiochi, una sorta di saghe cinematografiche, più importanti in esclusiva per Xbox One sono: Gears of War, Halo, Forza (con la sua variante Horizon), Ori and The Blind Forest e il prossimo Sea of Thieves. Purtroppo, queste oltre ad essere le esclusive più importanti per la console sono anche pressoché le uniche. Sea of Thieves, in uscita nel 2018, mi consente di ricollegare il discorso al futuro di Microsoft che, con una scelta di dubbio gusto e piuttosto confusionaria sul nome, lancerà il prossimo 7 novembre la Xbox One X. Si tratta di una console di nuova generazione che punta sulla potenza grafica e sulla fluidità del gioco. Se non avete a casa un televisore 4K ignoratela per il momento perchè sarebbe uno spreco di denaro.
Sony Interactive Entertainment
Sony Interactive Entertainment, ovvero semplicemente Sony, si presenta sul mercato con la sua PlayStation 4. La PS4, non vi spaventate è solamente l’acronimo, viene distribuita in 4 versioni principali, molto simili a quelle presentate da Microsoft. La console standard ha una memoria da 500 GB, mentre quella leggermente più costosa arriva anch’essa a 1TB. Questa cosa di vendere un prodotto simile al competitor diretto è un fattore che si ripeterà sempre più spesso, quindi iniziate a farci l’abitudine. La PlayStation 4 Slim, diretto concorrente della Xbox One S, offre le solite due alternative di memoria e ha la stessa riduzione delle dimensioni esterne del dispositivo.
La punta di diamante di Sony, infine, è rappresentata dalla PlayStation 4 Pro che migliora tutte le prestazioni base e offre una grafica che si avvicina al 4K, ma, anche in questo caso, se non avete ancora acquistato un televisore 4K sarebbe più saggio direzionarsi verso altro, specialmente qualora si cercasse un buon compromesso tra qualità e prezzo. Le esclusive più importanti uscite negli ultimi due anni (attenzione un gioco vecchio non è sinonimo di gioco brutto) per PlayStation 4 sono: Uncharted 4, Horizon: Zero Dawn, The Last Guardian, Nioh e Bloodborne.
Un piccolo accenno va fatto a tutte le versioni remaster dei classici del passato che vengono offerte da Sony, la quale sta realizzando una vera e propria Operazione Nostalgia. L’ultimo gioco che è stato riproposto al nuovo pubblico è Crash Bandicoot N.Sane Trilogy: una rivisitazione completa dei tre capolavori della saga. Le esclusive proposte da Sony sono numericamente superiori rispetto a Microsoft e quelle accennate in precedenza sono dei piccoli capolavori in forma di dati.
Nintendo
Ora vi chiederò di prestare un minimo di attenzione poichè Nintendo ha deciso di affrontare la via di mezzo attuale tra l’ottava e la nona generazione con un prodotto decisamente particolare: Nintendo Switch. La console di ottava generazione della compagnia è ufficialmente la Nintendo Wii U, tuttavia il suo insuccesso è già stato decretato dagli impietosi numeri della console. Non avrebbe senso dunque parlare di un costoso fermacarte per il quale difficilmente verranno prodotti nuovi giochi.
Nintendo ha deciso di proporre una console ibrida, ovvero con Nintendo Switch si può giocare sia a casa, collegandola al televisore, sia fuori, tramite lo schermo della stessa console. La portabilità di questo dispositivo chiaramente ne riduce leggermente l’impatto grafico rispetto alle dirette concorrenti di Sony e Microsoft. Nintendo, inoltre, fa delle esclusive il proprio cavallo di battaglia da moltissimi anni e ha presentato una serie di videogiochi che stanno rivoluzionando molti degli aspetti più tradizionali dell’opera videoludica.
Nintendo Switch, inoltre, utilizza i Joy-Con: ovvero dei controller che fanno percepire ai diversi giochi i loro movimenti. Il sistema è molto simile a quello utilizzato dai controller, i WiiMote, della prima Nintendo Wii. Come vi ho accennato in precedenza, Nintendo ha solamente dei titoli realizzati appositamente per il proprio dispositivo tra i quali spiccano: ARMS, The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Mario Kart 8 Deluxe e il recente Splatoon 2. Nintendo Switch inoltre sta iniziando a portare dalla sua parte alcune delle serie più famose delle altre piattaforme, come Rocket League e FIFA. La console si presenta come un’ottima via di mezzo per chi non ha molto tempo da dedicare al gioco casalingo e per chi vuole offrire quello spunto leggermente diverso alle proprie feste.
Sono consapevole che i contenuti per questo primo approfondimento sono molti, ma era importante partire da qualche concetto basilare. Spero che abbiate trovato utile qualche dettaglio che ho avuto modo di raccontare e che mi facciate sapere quale argomento volete che venga trattato nelle prossime occasioni. Come nota conclusiva vi faccio notare che in ognuno dei giochi citati ho linkato la nostra recensione, qualora voleste dare un’occhiata più approfondita.