MUD – FIM Motocross World Championship

Milestone ci presenta una build aggiornata di MUD, e finalmente ci permette di provare in anteprima la modalità Monster Energy Trick Battle che ci aveva anticipato qualche tempo fa.

Quando ho provato MUD la prima volta, durante i primi giorni del nuovo anno, si trattava di una versione ancora molto acerba, caratterizzata da un’Intelligenza Artificiale ancora in fasce e dall’assenza di una delle modalità più divertenti, per lo meno a sentire i programmatori. Parlo della Monster Energy Trick Battle, dove non vince chi arriva primo, ma chi totalizza più punti effettuando acrobazie nel tempo a disposizione. D’altronde, un gioco di corse su due ruote che non abbia le velleità della simulazione non può prescindere da una modalità che permetta a chi impugna il manubrio di esibirsi in trick ed evoluzioni, fosse anche solo per spezzare la monotonia delle classiche gare a traguardo.

Pur non vedendo l’ora di lanciarmi in folli manovre, prima di dedicarmi alla modalità Trick ho preferito spendere prima qualche ora nella modalità campionato, giusto per fare bene la mano con il sistema di controllo e verificare quali passi avanti abbia fatto MUD dalla mia ultima prova, di cui potete leggere il resoconto cliccando qui. Mi sono bastate le prime quattro o cinque gare, per forza di cose molto facili, per realizzare che finalmente l’Intelligenza Artificiale si comporta degnamente: avevo preso il gioco sottogamba, convinto che qualche caduta non avrebbe compromesso la mia prestazione in gara, ma mi sbagliavo di grosso. Già a livello di difficoltà Normale, è necessario profondere un certo impegno se si vuole ottenere un risultato decoroso: pur perdonando qualche capitombolo, il modello di guida richiede una certa precisione nell’affrontare salti e curve, nonché un certo ingegno nel tagliare la strada agli avversari. Quando si va oltre con la difficoltà, diventa fondamentale il saper dominare la tecnica dello Scrub: caricate il salto prima di una cunetta e rilasciate il pulsante al momento giusto per ottenere un boost di velocità non appena si tocca terra; mollate il tasto troppo tardi, e assisterete a un bel volo e a un bel mucchietto di ossa rotte.

Nello scrub, così come nel resto del gioco, si vola… forse anche troppo!

Sebbene le sfide siano piacevoli, il modello non mi ha ancora convinto appieno. Di certo non si pretende dal titolo di Milestone un realismo estremo (MUD vuol essere un arcade, non una simulazione come SuperBike), ma le sensazioni che vengono trasmesse pad in mano sono decisamente strane, quasi si corresse con la gravità ridotta. Le moto rimangono in aria a lungo, ed è possibile inclinarle e muoverle in maniere particolarmente inverosimili. Sicuramente a questa velocità si apprezza maggiormente lo scenario (i colori molto accesi sono davvero azzeccati, così come le tante “tamarrate” a bordo pista), ma il divertimento ne soffre un po’.

A ogni modo, decido di passare alla modalità Monster Energy Trick Battle, dove le stranezze del motore fisico dovrebbero consentire di esprimersi al meglio durante le evoluzioni, ma le cose cambiano poco. Certo, il gameplay è stravolto, ma rimane quella strana sensazione di saltellare sulla Luna. I primi trick sono piuttosto banali (tipo premere due volte di seguito lo stesso tasto) e possono essere concatenati fra loro o combinati insieme a varie capriole. Nonostante i movimenti al rallenty, non sempre si riesce ad atterrare correttamente, spesso per cause non proprio comprensibili. Andando avanti nelle varie modalità è possibile sbloccare nuovi trick, ma la musica non cambia di molto: se vi aspettate l’adrenalina di giochi come Tony Hawk, cascate male, anche se non è certo questo il modello di divertimento al quale punta MUD.

Insomma… al momento, se proprio devo esprimere una preferenza, mi sembra di poter dire che MUD possa regalare divertimento più nelle modalità classiche che in quelle dove conta esibirsi in evoluzioni al limite, ma sarà solo la recensione a diradare la nebbia su questo e a donarvi il giudizio definitivo di GamesVillage.