The Settlers Kingdoms of Anteria – Anteprima

Qualche piccolo problema tecnico rallenta l’inizio della presentazione di The Settlers: Kingdoms of Anteria, nuova incarnazione di quella che è una delle serie che hanno fatto la storia dei gestionali su PC. Dietro a questo capitolo di The Settlers ci sono diversi italiani, cervelli in fuga come Piero Coni, che ha lasciato l’Italia per andare a lavorare in Germania. Kingdoms of Anteria tiene in considerazione quelli che sono stati i consigli dei fan, a partire dalle città persistenti, passando poi per i combattimenti spostati fuori dalle città.
Si comincia con un trailer che mostra una piccola armata impegnata a combattere contro un ciclope. Lupi, magie, slow motion come se piovesse in un video che non assoceresti mai a un gestionale… ma poco importa questa considerazione, visto che alla fine la nostra compagnia riesce ad avere ragione del nemico e raggiunge il suo insediamento, dove potrà piazzare la prima pietra di quella che diventerà una città enorme.
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Con il permesso del Re

Anteria, oltre a essere il continente che dà il nome al gioco, è anche il posto che il Re ha scelto per espandere il suo dominio. Il reggente ha deciso che siamo noi le persone giuste per iniziare a colonizzare quelle che vengono chiamate Untamed Lands, dove cominceremo in una piccola valle, con un microscopico castello a disposizione. Per aumentare la nostra zona di influenza, poi, dovremo richiedere il permesso del sovrano, arrivando a sbloccare così le diverse sezioni in cui è divisa la mappa.
A questo punto ci viene mostrata la tipica catena di produzione di Settlers, sulla quale i fan hanno richiesto un maggior controllo. Inutile dire che sono stati accontentati e in Kingdoms of Anteria si potranno scollegare e ricollegare edifici per migliorare l’efficacia di ogni singola catena produttiva. In questo episodio è stato anche introdotto il concetto di Perfect Chain, che consente di massimizzare – e rendere eccellente – la propria produzione. Ci sono diversi modi per ottenerle, queste Perfect Chain: si possono aumentare i lavoratori dedicati alla singola struttura, posizionare gli edifici nel posto giusto oppure, ed è stato questo il caso della demo, utilizzare dei buff.
Un’altra gradita introduzione riguarda il Kingdom Skill Tree che altro non è se non un ramo talenti che viene sbloccato progredendo nel gioco. Ognuna di queste abilità può essere sbloccata con i Renown Point, una valuta che viene assegnata ai giocatori a seconda dell’abilità nel “governare” che dimostreranno. Se avete paura che abbiano snaturato tutto quanto, state sereni: il meccanismo alla base del gioco è quello che ha reso famosa la serie. Come al solito, tutto ruota attorno ai bisogni di soddisfare: ti serve B, ma per arrivarci hai bisogno di A. Crei A e poi puoi dare vita anche a C.

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Combattimenti ed eroi

La demo, a questo punto, ci fa fare un balzo in avanti nel tempo, in una fase più avanzata del gioco. Vediamo un master blacksmith che produce spade incantate con una catena produttiva composta da 19 unità. Ci vengono presentate anche le milizie, tra cui figurano arcieri, guerrieri e campioni. Questi ultimi rappresentano il punto di contatto con gli RPG, tanto che sono “riassunti” da statistiche, talenti e abilità di combattimento. Ogni campione – ce ne saranno 7 nella versione finale – ha delle mosse che vanno acquistate. La moneta, in questo caso, è rappresentata dalle risorse, che andranno conquistate o comprate in una specie di casa d’aste che prevede l’interazione con altri giocatori. Per quanto riguarda il combattimento, va segnalato come The Settlers Kingdoms of Anteria si comporti come un qualsiasi GDR. Si clicca per spostare gli eroi e si pigiano i tasti per attivare le abilità, ciascuna delle quali ha un cooldown che ne regola l’impiego. C’è ovviamente spazio per il crafting, da curare soprattutto prima dei combattimenti per rifornire il “wagon” che ci permetterà di spostarci tra le varie aree di gioco e che rappresenta il punto di inizio di ogni missione.

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In compagnia o da soli

The Settlers Kingdoms of Anteria offre una modalità multiplayer cooperativa che può coinvolgere fino a quattro persone. Qualora non abbiate amici desiderosi di darvi una mano, però, potrete controllare contemporaneamente tutti e quattro gli eroi. Il gioco potrà contare anche su una componente sociale importante, tra le cui fila spicca il trading system di cui abbiamo parlato poco fa (per ciò che concerne l’acquisto di risorse), la possibilità di creare gilde, di affrontare competizioni indirette tramite leaderboard e un completo sistema di achievement. Il titolo entrerà in fase beta il 20 agosto in Germania, e il 16 di settembre nel resto del mondo. La versione finale è attesa per i primi mesi del 2015 e abbiamo visto un veloce scorcio di quello che permetterà, analizzando un’immensa città costruita nell’arco di alcune settimane. Quanto è apparso di fronte ai nostri occhi era semplicemente titanico: stiamo parlando di un complesso con oltre 400 edifici di 70 diverse tipologie, con sei tipi differenti di upgrade per ogni singolo elemento. Lo avrete già capito da soli, ma ribadirlo non fa mai male: di roba da vedere, vivere e giocare ce ne sarà, e parecchia.

Comincia la sua avventura videoludica con uno storico Colecovision, passando poi all’Atari 2600 ed altre millemila console, per approdare infine all’Amiga. Si fa conoscere in Rete dal 2009, anno di apertura del blog Retrogaming Planet, con il quale macina consensi e i maroni agli storici personaggi videoludici che gli capitano sotto tiro e per questo motivo è attualmente ricercato dalla polizia di mezzo mondo. Se lo vedete…non segnalatelo

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