Sia in America che in Italia si è appena concluso l’evento televisivo più atteso e discusso dell’anno. Stiamo parlando di The X-Files, la serie tv creata da Chris Carter, che a distanza di ben 13 primavere dal suo ultimo episodio (era il maggio del 2002), è tornata a furor di popolo dallo scorso 24 Gennaio sugli schermi della FOX (e fino a martedì 23 Febbraio in Italia su SKY). L’agente Mulder è interpretato ancora da David Duchovny (in perfetta forma nonostante l’età che avanza) e l’agente Dana Scully vede nuovamente in Gillian Anderson un’iconica protagonista.
Misteri extraterresti e nuove verità che vengono a galla, sono i leitmotiv principali del revival di The X-Files che, in appena sei episodi, cerca non solo di riprendere i fili della storia dove nel lontano 2002 è stata interrotta, ma si pone l’obbiettivo di introdurre nuovi spunti narrativi e contestualizzarli secondo gli usi e costumi della società moderna. È stato un lavoro certosino quello di Chris Carter che, fin dalle prime battute, ha cercato di non incappare in colpi di scena banali e realizzare un prodotto degno di nota. Lo sceneggiatore infatti è stato alquanto abile nel non dimenticare tutta la mitologia della serie, concependo un prodotto al passo con i tempi, bello da mozzare il fiato, intrigante, dedicato ai nostalgici e che ricorda il passato ma rivolge comunque uno sguardo al futuro stesso del franchise. Sei episodi quindi per rivedere in azione la coppia di agenti più amati della tv, di nuovo alla prese con una verità sconcertante, e di nuovo spalla a spalla per combattere un Governo Ombra disposto a tutto pur di celare questa suddetta verità e continuare a muovere i fili della vicenda. Su questo incipit viene presentato ‘My Struggle’, il primo episodio del revival, che facendo leva su nozioni già ampiamente sfruttate e spiegate nella stagione 5 dello show, mette i due protagonisti ed il pubblico stesso di fronte ad una svolta inaspettata. E se il nostro Governo avesse nascosto l’esistenza degli Extraterrestri per un motivo ben più grande? Mulder e Scully vedono quindi cadere le loro certezze, e nel rincorrere i fantasmi di una vita, credono che riaprire gli X-Files sia un atto dovuto.
[quotedx]Mulder e Scully credono che riaprire gli X-Files sia un atto dovuto[/quotedx]
La storia procede poi con ‘Founder’s Mutation’, un intricato caso di mutazioni genetiche legato fortemente alla nuova linea narrativa; c’è tempo di ricordare il lato comico e bizzarro dello show con ‘Mulder e Scully meet the Were-Monster’, si torna a parlare della fede di Scully in ‘Home Again’, conosciamo poi la nuova generazione dell’FBI in ‘Babylon’ (due nuovi agenti interpretati da Robbie Amell e Lauren Ambrose) – episodio che tocca con mano l’evoluzione della scienza di confine – fino ad arrivare a ‘My Struggle II’, il finale di stagione, che cerca (con estrema difficoltà) di chiudere tutte le stotyline trascinando lo spettatore in un vortice di emozioni senza fine.
Al di là dell’effetto nostalgia che – inevitabilmente – ha messo in moto questo revival, il ritorno in tv di The X-Files nella sua interezza, è stato il momento di massima espressione della corrente stagione televisiva (altalenante e senza una vera novità di spicco), eppure nonostante tutto i difetti sono palesi. Se la miniserie risulta impeccabile per quanto riguarda le ambientazioni, il look dei protagonisti ed i ritmi narrativi, che in sostanza rispecchiano fedelmente il mood della serie anni ’90, non eccelle dal punto di vista dei contenuti. A causa di un numero limitato di episodi, The X-Files non raggiunge la perfezione impedendo così al lungimirante plot di esplodere come dovrebbe. Proprio in questo contesto però, si trova la vera forza della miniserie, dato che Chris Carter è riuscito ad attualizzare l’intera mitologia di X-Files, contestualizzando il racconto a tutti i grandi cambiamenti della nostra cultura moderna. Ha influito la minaccia del terrorismo, la caduta delle Torri Gemelle, l’avvento di Internet e tanto altro ancora.
Una volta terminata la visione dell’ultimo episodio rimaniamo comunque decisamente delusi da quel grande cliffhanger che, in sostanza, lascia una porta aperta sul destino di tutti i protagonisti. Eppure sembra che il destino stesso di The X-Files non è ancora segnato. In America si crede che il fenomeno continuerà, dato che il suo ritorno in tv è stato visto di buon occhio da parte del pubblico. Verrà realizzata quindi una stagione 11 oppure uno spin-off con protagonisti i due nuovi volti presentati nel revival? Ai posteri la sentenza, sta di fatto che la voglia di cercare quella verità angosciante è cresciuta in maniera esponenziale, e tutti siamo del tutto consapevoli che questi sei episodi – perfetti ma non troppo – non solo altro che uno stuzzicante antipasto.
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