The Amazing Spider-Man: Marc Webb dice la sua sulla serie

Nonostante i suoi alti e bassi, la serie cinematografica di The Amazing Spider-Man riuscì a trasporre una nuova versione del noto Arrampicamuri, presentando un Peter Parker ben diverso da quello immaginato nello scorso decennio da Sam Raimi. Ciononostante, critica e pubblico non apprezzarono la nuova visione di Marc Webb, rimproverando soprattutto la direzione del secondo capitolo, che chiuse presto la serie cinematografica; passata infine nelle mani di Marvel.

In una nuova intervista a Collider, però, Marc Webb è tornato a parlare proprio della sua serie, esplorando quelli che molti potrebbero definire dei veri e propri rimpianti. Dalle parole trapelate, però, il regista si è detto soddisfatto con il lavoro svolto, parlando di come sarebbe poi continuata la saga cinematografica e delle sue sensazioni in merito:

Per me è difficile pensarlo come a un rimpianto. Ci sono tante cose delle quali sono fiero. C’era soprattutto una forte ambizione per il secondo film. L’idea che un supereroe non potesse salvare tutti è una cosa della quale sono veramente orgoglioso. […] Sono delle pellicola veramente complicate da realizzare, in modi che il pubblico non riesce pienamente a comprendere. Non erano disastri, ma non credo di avere dei rimpianti. Credo di essere stato veramente fortunato ad avere una simile opportunità. Davvero. Non ho avuto un legame negativo con lo studio, anzi. Ho potuto lavorare con persone estremamente intelligenti. Parliamo solo di pellicole veramente complesse da realizzare. Ne vado fiero, in molti modi, e le sostengo. Non sono certamente una vittima, in questa situazione. Avevamo finito il secondo capitolo e ci stavamo preparando per I Sinistri Sei, per cui abbiamo tutti preso un periodo di vacanza. Poi, accadde il malfamato Sony Pictures hack, e da lì scomparve tutto. In ogni caso, molte volte Hollywood deve operare in questo modo.

Fonte: Collider

Accessibility Toolbar