Dall’uscita di Batman & Robin sono passati ormai venti anni, ma i fan dell’Uomo Pipistrello non hanno ancora perdonato Joel Schumacher per aver girato il film. Se avete un minimo di familiarità con il mondo del cinema, vi sarà capitato almeno una volta nella vita di incontrare una battuta su questa vicenda.
Proprio in occasione del ventennale, in un’intervista a Vice, il regista e produttore statunitense si è finalmente scusato con i fan per aver “partorito” il Batman con i capezzoli. Meglio tardi che mai. Come prima cosa Schumacher ha precisato: “mi scuso. Mi scuso con tutti i fan che sono rimasti delusi, perché penso di doverglielo“. Eppure il regista non è il primo a scusarsi pubblicamente per il film, si scusò anche Batman in persona, ovvero George Clooney.
Ripercorrendo un po’ la sua carriera e come sia arrivato a dirigere Batman Forever e poi Batman & Robin, Schumacher ha dichiarato: “sapevo di non dover fare un sequel. Se sei fortunato una volta, vattene. Ma tutti alla Warner Bros. si aspettavano che ne facessi un altro. Avevo una media battuta di 1000 (nel baseball la media battuta è la statistica data dal rapporto tra il numero totale delle battute valide e il numero totale dei turni alla battuta, ndr.), così sono passato da scendere un po’ dopo Ragazzi Perduti, a essere una sorta di genio con Il Cliente, a un grande blockbuster con Batman Forever e poi ho avuto grandi recensioni con Il Momento Di Uccidere. Così la mia media battuta era buona. Non avevo mai pianificato di diventare il re dei blockbuster, perché gli altri miei film erano molto più piccoli e avevano trovato successo spesso più fra il pubblico che fra la critica, che è poi il motivo per cui li scrivemmo. Poi, dopo Batman & Robin, ero feccia. Era come se avessi ucciso un bambino“.
Schumacher ha poi parlato del franchise di Batman e della sua evoluzione nel tempo, partendo da Tim Burton e arrivando fino a Christopher Nolan, dichiarando: “spero che nessun fan abbia smesso di seguire Batman dopo aver visto il mio film. Quando mi contattarono per Batman Forever, dissi che era il franchise di Tim Burton. A quel tempo il Pinguino di Danny DeVito stava causando un bel trambusto tra i genitori. Inoltre, Michelle Pfeiffer e il suo fantastico outfit bondage non aiutavano. Le persone in tutta l’America si opponevano a tutto. Tim, che è un mio grande amico, mi implorò di prendere le redini del franchise. Era pronto ad andarsene per via della pressione. Quello che è interessante è quanto fosse innocente il pubblico a quel tempo e come richiedesse un Batman più amichevole. Se poi guardiamo la trilogia di Christopher Nolan, specialmente il terzo film in cui Batman affronta problemi economici reali, possiamo vedere come il pubblico sia cambiato, nel senso che può accettare e volere un argomento sempre più oscuro“.