Al via il primo giorno di Lucca Comics & Games 2017 e gli incontri dei Press Café si aprono nel migliore dei modi con alcuni degli attori che abbiamo visto negli ultimi giorni in Stranger Things 2.
Incontriamo Charlie Heaton (Jonathan), Natalia Dyer (Nancy), Joe Keery (Steve) e Linnea Berthelsen (Otto), nuova arrivata nel cast dalla seconda stagione. Tra fenomeni sempre più estremi di binge watching, rilevati da Netflix soprattutto in merito a questa serie, e citazionismo estremo, indubbiamente la nuova stagione di Stranger Things, a soli 4 giorni dalla sua uscita, ha già fatto parlare di sé in tutti i modi possibili. Un fenomeno che dalla prima stagione si è diffuso facendo crescere sempre di più le attese dopo l’annuncio di una rinnovata stagione.
Quando gli stessi attori intervenuti all’incontro vengono intervistati, si percepisce che anche loro sono stati travolti quasi inaspettatamente da questo grande successo.
Alla domanda del moderatore sulla percezione del successo della serie, viene raccontato agli attori che Stranger Things è al momento la serie più velocemente divorata dagli spettatori, protagonista di gare estreme di binge watching. Tra divertenti battute sull’utilizzo del tempo libero da parte degli spettatori più estremi, i quattro attori sono stati al tempo stesso emozionati e stupiti da questo fenomeno. Considerate che, sul suo sito, Netflix ha addirittura pubblicato una binge scale realizzata considerando le abitudini di visione dei vari generi e dei vari titoli presenti sul proprio catalogo: esistono, infatti, serie tv che vengono letteralmente divorate, come Z Nation o Orange is the New Black, e serie con intrecci più complessi che vengono fruite a ritmo più lento, come House of Cards o Bloodline.
I protagonisti di Stranger Things sono ragazzi semplici e appaiono anche molto emozionati davanti al loro pubblico; sembra di conoscerli da sempre dopo la full immersion nelle avventure vissute dai loro personaggi: sono così come li vediamo sullo schermo, non attori alle prime armi ma che sanno comunque empatizzare con i fan e, in questo caso, con i giornalisti presenti in sala.

Per rompere il ghiaccio vogliamo subito sapere il loro approccio con tutti quei riferimenti di un’epoca che non appartiene alla loro generazione: parliamo degli anni ‘80 ovviamente, e di tutti quei riferimenti che, anche a detta degli attori stessi, hanno contribuito al grande successo della serie riuscendo a coinvolgere più generazioni di spettatori, dai nostalgici al nuovo pubblico anche adolescenziale che vede nei giovani protagonisti un riferimento, seppur solo anagrafico. Joe Keery ci racconta che i fratelli Duffer, autori delle due stagioni di Stranger Things, hanno fornito al cast numerosissimi materiali tra film, musica e riferimenti vari, per evocare agli attori tutto il feeling e i riferimenti dell’epoca in cui è ambientata la serie.
Charlie ci racconta, ad esempio, un divertente aneddoto che lo ha visto protagonista sul set: per prendere dimestichezza con una vecchia macchina fotografica, per tre settimane è andato in giro a scattare foto, pieno di aspettative sul risultato, prima di scoprire che i suoi sforzi sono stati completamente vanificati dal fatto che non aveva avvolto il rullino del preistorico strumento che si è trovato tra le mani!
L’incontro si chiude con uno sguardo al futuro e gli attori provano a immaginare i loro personaggi e le loro azioni in un’ipotetica terza stagione (non ancora confermata). Come proseguirà, ad esempio la relazione tra Nancy e Jonathan? Speriamo di scoprirlo il più presto possibile grazie al futuro lavoro dei fratelli Duffer.