Ed eccomi qui, dopo appena cinque mesi dalla pubblicazione di Final Fantasy Type-0 HD su PlayStation 4 e Xbox One a parlare del suo recentissimo debutto sul sempre più ricco catalogo di Steam. Square Enix, come tanti altri sviluppatori giapponesi, non si è mai contraddistinta per la qualità delle edizioni su PC dei propri titoli, mancando quasi sempre di supportare con opportuni aggiornamenti alcune delle sue più famose produzioni. Le edizioni disponibili nel listino Valve di Final Fantasy XIII e Final Fantasy XIII-2 sono alcuni esempi di come i team nipponici non si siano mai realmente interessati a offrire all’utenza occidentale PC-only una scappatoia per poter apprezzare alcuni vecchi classici console, magari beneficiando della rinnovata potenza hardware delle macchine da gioco di oggi.
Long short story, quel che possiamo godere oggi su PC è una versione di Final Fantasy Type-0 HD non troppo lontana dalla scarsa qualità dei porting citati in precedenza, ma comunque almeno potenzialmente superiore alla versione console. Il titolo diretto da Hajime Tabata, attuale director di Final Fantasy XV, è ancora quella paccottiglia di idee inespresse che vi ho raccontato nella mia scorsa recensione, ma posso capire che per molti la pubblicazione di un Final Fantasy su PC rappresenti una sorta di appuntamento imprescindibile, visto la fame di J-RPG e prodotti nippofili dimostrata dagli utenti Steam nelle recenti classifiche di vendita. A febbraio scrissi di come in Type-0 convivessero due anime, luci e ombre di una produzione che, pur palesando un potenziale davvero incredibile, non riusciva a esprimersi a causa dei limiti imposti dalla genesi su console portatile. Il controverso aspetto grafico che già pesava su console è stato naturalmente mantenuto, con buona pace di chi si aspettava un “remake” più in linea con le possibilità del PC gaming. Quanto a ottimizzazione tecnica il lavoro svolto da Hexa Drive per portare le gesta della Classe Zero sui monitor dei giocatori tutto il mondo si può considerare appena sufficiente, se si considera che settando i valori grafici al massimo nemmeno le potenti schede Nvidia GTX 970 riescono a mantenere un frame rate ancorato alla soglia dei 30 fps. E, sì, ancora una volta Square Enix ha deciso di limitare la fluidità dell’azione a quanto visto su console. Ma andiamo con ordine.
GABE ISN’T AMUSED
Quando si avvia Final Fantasy Type-0 HD (dopo un download di ben 25 GB, per lo più composto da filmati) si è subito accolti da una finestra che dovrebbe ricordarci quanto è bello poter decidere in tutta autonomia quali effetti e quale qualità di questi vogliamo vedere sul monitor. Peccato che le diciture non siano chiare, se non addirittura ingannevoli. Incomprensibilmente, le risoluzioni a cui è possibile lanciare Final Fantasy Type-0 HD sono due: 720p e 1080p. Tuttavia, settando l’anti-aliasing al valore massimo indicato, ovvero “più alto”, il gioco viene renderizzato a una risoluzione di ben 3840×2160 per poi essere racchiuso nei limiti del video grazie al downsampling. Ciò non è naturalmente indicato e si concretizza in un’inspiegabile rallentamento generale che, come indicato poco sopra, mette a dura prova anche le schede grafiche più affidabili.
Il famoso effetto sfocatura, o motion blur, che piagava la versione 1.0 dell’edizione console è scalabile liberamente, così come è possibile intervenire su effetti più o meno accessori come il lens-flare e il depht of field. Non manca, comunque, la possibilità di andare a migliorare anche quelli che su console erano un po’ sacrificati, come la risoluzione delle ombre, ora finalmente in HD, SSAO ed SSR. Il comparto texture è rimasto pressoché identico, tant’è che, ironia a parte, l’unico modo in cui è possibile agire sulla risoluzione di queste è scegliendo fra le opzioni “low-res” e “normali”. Pare che Hexa Drive, già impegnata nel porting da PSP a console, si sia ben tenuti lontana dal definire in alta risoluzione le già carenti tessiture che colorano e caratterizzano i piccoli ambienti di Final Fantasy Type-0 HD.
[quotedx]Il controverso aspetto grafico che già pesava su console è stato purtroppo mantenuto[/quotedx]Fanno poi capolino alcune caratteristiche inedite piuttosto interessanti. La prima è sicuramente l’implementazione di un photo mode che permette di fermare l’azione e ruotare la telecamera, aggiungere filtri o andare a intervenire sull’immagine non molto diversamente da quanto visto in titoli Sony come inFamous, The Order 1886 e The Last of Us. La seconda, e forse la migliore, è la possibilità di aumentare la velocità delle animazioni dei personaggi di due o tre volte rispetto la norma. Per quanto ciò alleggerisca notevolmente l’investimento in termini di ore di gioco quando si guarda agli spostamenti nell’immensa (e vuota) world map, ciò va anche ripercuotendosi nelle animazioni durante i combattimenti. La traduzione empirica di questa sorta di “trucchetto legalizzato” è un costante aumento della velocità di attacco del personaggio utilizzato sul campo di battaglia, che finisce per “rompere” il già precario equilibrio che definiva su console le sorti degli scontri. Una caratteristica simile venne già introdotta nell’edizione International di Final Fantasy XII, pubblicata per il solo mercato giapponese su PS2, ma in quel frangente l’azione veniva velocizzata nella sua interezza (si trattava di un frame-skipping con velocità triplicata) e non agiva solamente sulle animazioni del personaggio protagonista.
Per concludere, guai a tentare di giocare Final Fantasy Type-0 HD con la tastiera! La mappatura – non modificabile – è completamente inaccessibile, l’utilizzo del mouse insensato (si ruota la telecamera utilizzando la rotellina) e ogni volta che si tenta di utilizzare le shortcut messe a disposizione da Square Enix sui tasti funzione si finisce quasi sempre per agognare la possibilità di passare al controller che, comunque, non può beneficiare dei tasti a schermo sull’HUD. Non importa che si utilizzi un DualShock 4 o un joypad di casa Microsoft: i tasti indicati da tutorial e indicatori fanno sempre e solo riferimento alla tastiera.