Hearthstone: Coboldi e Catacombe – Recensione

Blizzard decide di chiudere col botto, e lo fa con la nuova espansione di Hearthstone, Coboldi e Catacombe. L’espansione si presenta in modo particolare, quasi a tentare di modificare e innovare un po’ l’offerta di gioco, che ricordiamo essere gratuita (ma che richiede una costante necessità di aprire pacchetti per essere competitivi). La differenza sostanziale tra questa espansione e le precedenti uscite quest’anno sta appunto nella filosofia applicata nel suo sviluppo: dopo aver lasciato Un’Goro, Blizzard ha tentato di accalappiare di nuovo all’amo quei giocatori che da un po’ di tempo, a causa della necessità di dover stare molto tempo appresso al gioco, avevano abbandonato.

Il Ritorno del Single Player

La prima mossa molto intelligente che l’espansione Coboldi e Catacombe ha fatto è stata quella di riportare le tanto agognate Avventure: con questa modalità, accessibile a qualunque giocatore, ci troveremo a dover sconfiggere dei boss. La particolarità sta nel fatto che partiremo, scegliendo una classe, con 10 carte base: ad ogni boss sconfitto, potremo inserire a scelta tra tre blocchi, tre nuove carte nel mazzo (divise per tipologia di meccanica di gioco del mazzo stesso). Oltre a queste 3 carte, dopo ogni certo numero di incontri vinceremo inoltre un’abilità passiva, molto forte e capace di cambiare completamente le sorti delle future partite.

La parte interessante di questa modalità sta nel duplice aspetto che porta ai giocatori: da una parte, chiunque può accedere alla modalità con facilità e giocare un paio d’ore in modo pratico e veloce; dall’altra, con il salire della scala dei boss, ogni volta la difficoltà aumenterà esponenzialmente e, a causa dei vari incastri delle carte presenti nel gioco, molte partite raggiungeranno situazioni al limite della realtà (ricordatevi che potrete trovare carte come “Raddoppia la vita del tuo eroe” o “Tutti i tuoi servitori sono 5/5”.

Purtroppo la modalità è molto fine a se stessa: non verrà infatti lasciato niente, ne carte ne pacchetti, al termine dell’Avventura: potrete soltanto conquistare il dorso delle carte dedicato all’espansione dopo aver completato questa con tutti e nove gli eroi.

L’arma giusta per tutti

Naturalmente l’unica aggiunta non è la modalità Avventura: avremo infatti nuove meccaniche di gioco per ogni mazzo, quasi a rinnovare e variare un po’ il meta del momento. Naturalmente solo il tempo potrà dirci quali carte verranno giocate nei tornei ufficiali, ma sappiamo di certo che l’inserimento di una carta arma dedicata ad ogni eroe (naturalmente leggendaria) porta nuove possibilità nelle partite.

Un’altra novità sono le Pietre Magiche, artefatti con un certo effetto che, rispettando alcune condizioni, si potenzieranno raggiungendo un grado superiore (e migliorando il loro effetto). Arrivano anche le Carte non identificate, magie contenenti due effetti: se il primo è noto e visibile sulla carta, l’altro sarà ignoto e completamente casuale, almeno fino al momento in cui pescherete la carta: da quel momento potrete leggere il secondo effetto (gli effetti disponibili sono quattro in totale).

In termini di Keywords, invece si aggiunge a quelle già presenti Reclutamento: essa permetterà al giocatore di evocare dal mazzo un servitore sul campo di battaglia in modo istantaneo, senza pagare cristalli di mana.

Il futuro di Hearthstone

Hearthstone saluta il 2017 guardando con la vista verso il passato, ma camminando nel futuro: il gioco torna ad avere una gran componente single player e allo stesso tempo riesce, di nuovo, a stravolgere il meta. Soltanto le prossime settimane sapranno dirci come evolveranno i mazzi, che grazie alle nuove carte e le nuove meccaniche, potranno trovare nuova luce oppure un profondo oblio.