Il ritorno di SSX è compiuto. Scoprite quanto è bello gettarsi a rotta di collo giù da pendii innevati nella nostra recensione per Xbox 360 e PS3.
La nostra simpatica rubrica “a volte ritornano” si arricchisce di una nuova puntata. Dopo l’inaspettato reboot di Syndicate, questa volta è difatti il turno della pirotecnica serie SSX, sempre a cura di EA, colosso di Redwood City che ultimamente non sembra disdegnare di restituire nuova linfa a vecchie serie. Nel lontano 2000 la leggendaria divisione BIG di EA Sports sorprese il panorama videoludico con la pubblicazione di SSX, qualcosa di più di un semplice gioco di snowboard. Acrobazie, corse ed esplorazione si fondevano in un’esplosione scintillante di colori e di onde sonore. Per certi versi SSX, con la sua formula magica, è riuscito a ispirare un’intera generazione di videogiochi, e non sto parlando solo dei titoli dedicati allo snowboard. A quasi un decennio da quel SSX 3, che insieme a SSX Tricky è da considerare – a detta di chi scrive – il miglior episodio della serie, EA ha cercato di rivitalizzare un brand caduto negli ultimi anni in un pericoloso oblio. Reinventare quello che possiamo considerare un “classico” senza scatenare le ire funeste dei fan non è un’operazione facilissima. Vi rassicuro subito, anche se il voto dovrebbe avervi già illuminato a sufficienza: EA Canada è riuscita nell’impresa.
Nel corso degli anni molte serie di snowboard (Amped di Microsoft su tutte) hanno cercato di riproporre la stessa formula, cambiando qua e là qualche ingrediente, ma senza ottenere quella “magia” che aveva caratterizzato titoli come SSX Tricky (beh… Amped 2, pur con un approccio ben diverso, aveva il suo bel perché. ndAlias). In questo business miliardario il nuovo gioco di EA prova ad alzare l’asticella della contesa con un prodotto completamente rinnovato e rivitalizzato, anche se la fantasia e la creatività che hanno da sempre contraddistinto ogni episodio della serie non sono sparite. Il team di sviluppo ha cercato di smussare certe esagerazioni introducendo nuovi concetti, come quello della sopravvivenza che modifica in modo sostanziale le meccaniche di gioco. Infatti, in alcune prove non dovrete limitarvi a totalizzare un “giga numero” di trick oppure arrivare per primi al traguardo, ma semplicemente sopravvivere a spaventosi crepacci, canaloni insidiosi, rocce affilate come lame e a condizioni climatiche avverse. Semplice, vero?
Il reboot di SSX poggia su tre punti cardine: una tonnellate di folli gare/sfide da completare (con una sostanziosa componente online); un numero impressionante di trick/combo da realizzare e un concetto di sopravvivenza completamente da esplorare. Già dal tutorial è possibile avere un’idea di quello che si sta per affrontare. A bordo di un elicottero con la propria tavola da snowboard il giocatore viene gettato in pasto alla montagna, in una discesa studiata ad hoc per prendere confidenza con il nuovo sistema di controllo. Intuitivamente, con lo stick analogico sinistro si controllano i movimenti del proprio alter ego, mentre con quello destro (in combinazione con i tasti) si realizzano i trick: in pochissimi secondi si è già in grado di inanellare una serie di combo devastanti e punteggi astronomici. Più trick attivate e più turbo avete da gettare nella mischia, anche perché le piste di SSX offrono, come di consuetudine, molteplici vie di fuga e numerose insidie. Tra l’altro, è possibile esibirsi in grind spettacolari su praticamente qualsiasi oggetto presente in pista (edifici, rocce, cavi dell’alta tensione, rampe, tubi, tronchi, salti, rotaie, elicotteri e altro ancora). SSX tende a premiare lo snowboarder che realizza le combo più devastanti, ottenibili concatenando un buon numero di trick/grind: si attiverà così la famosa modalità “Tricky” che vi permetterà – letteralmente – di inserire il turbo.
Ecco un’occasione d’oro per accumulare punti: un grind che termina improvvisamente nel vuoto cosmico.
Le prime sensazioni con il nuovo SSX sono davvero ottime anche per chi ha giocato più di un capitolo della serie. Il cuore dell’esperienza proposta da EA Canada è riconducibile a tre tipologie di prove. La prima è la classica Gara, che richiede al giocatore di arrivare per primo al traguardo o, in alcune discese, di ottenere il piazzamento sul podio. La seconda, detta Trick, si deve ottenere il punteggio più alto, realizzando un numero incredibile di acrobazie. Infine in Sopravvivenza, la grande novità di questo episodio, occorre arrivare a fondo valle senza rompersi le ossa del collo, inseguiti da una slavina che, poco alla volta, diventa una vera e propria valanga.
Il menu di SSX, ispirato chiaramente a Google Earth, è suddiviso in tre grandi sezioni. Il Tour Mondiale riveste il ruolo della campagna single player, laddove ritrovare alcune vecchie conoscenze della serie. In Esplora il Globo ci si può cimentare in ben 153 prove specifiche (ambientate nelle nove catene montuose disponibili), cercando di ottenere prestigiose medaglie e accumulando punti esperienza per potenziare il proprio personaggio, nonché crediti per acquistare nuovo materiale tecnico. Gli Eventi Globo permettono invece di affrontare online i propri amici e tutti i giocatori del titolo EA in una serie di sfide personalizzate: si potranno decidere il percorso, regole, tempi da realizzare, il tipo di attrezzatura richiesta, il costo di partecipazione e il montepremi. A tutto questo va aggiunto il RiderNet, ovvero il famoso “Autolog” che abbiamo visto e apprezzato negli ultimi episodi della serie Need for Speed, rivisto per l’occasione in versione snowboard. Si tratta di uno strumento che propone in tempo reale una serie di statistiche e informazioni sul giocatore e sui suoi amici. La bacheca di RiderNet ci informa tempestivamente se un altro snowboarder presente nella nostra Lista Amici (nel caso specifico un “rivale”) ha battuto un nostro record in una determinata discesa o se ha totalizzato un punteggio migliore in un’altra prova.
Il fattore “rigiocabilità” raggiunge in SSX un livello straordinario. Tutte le piste si possono riaffrontare quante volte si desidera, cercando di accumulare punti esperienza oppure, semplicemente, al solo scopo di migliorare il proprio record o di acciuffare una bella GeoTag. Questi ultimi sono oggetti/icone posizionati lungo le discese e che, una volta “catturati”, permettono al giocatore di guadagnare crediti extra e di sbloccare oggetti vari. SSX può vantare uno sviluppo del personaggio e dell’attrezzatura in perfetto stile GdR: le tavole da snowboard hanno costi e parametri completamente diversi tra loro, e la stessa cosa vale per le tute (quelle alate in primis), picozze, occhiali e altro ancora. Salendo di livello il nostro campione avrà maggior possibilità di vincere, ma per farlo dovrà disporre di materiale tecnico ad hoc. Anche la partecipazione ad alcuni eventi/discese è subordinata ai punti esperienza accumulati e ai crediti guadagnati, mentre l’attrezzatura, col passare del tempo e delle cadute, tenderà a rovinarsi e a non essere più performante come all’inizio (per chi non volesse “livellare”, è sempre possibile acquistare dei “pacchetti” punti tramite Microsoft Point o Euro). Nel caso inc
appiate in qualche errore, è persino possibile ricorre al prezioso tasto “Rewind”, che vi permetterà di tornare indietro nel tempo e di rimediare al disastro, in cambio di una penalizzazione di tempo o punteggio. Questo pulsante sarà la vostra salvezza quando affronterete una delle nove discese mortali: oltre a una bella tuta alata che vi permetterà di volare sopra i vari burroni/crepacci/canaloni che incontrerete, il “Rewind” è fondamentale per giungere a fondo valle sani e salvi, anche se in alcuni casi l’utilizzo è limitato a un certo numero. È possibile poi utilizzare anche dei Mod, ovvero dei potenziamenti temporanei per avere più velocità o resistenza durante le prove: il negozio di SSX offre molte alternative e per tutte le tasche. Per i più pigri, è possibile anche configurare in modo automatico l’attrezzatura migliore per ogni discesa.
Quella rampa sembra il canto di una sirena. Un bel respiro e via… verso un bel sacchetto di ossa rotte.
Per quanto riguarda il design delle piste, ce n’è davvero per tutti i gusti, grazie alla tecnologia che ha sviluppato EA Canada e che ha permesso allo sviluppatore di utilizzare i veri dati topografici della NASA. Ogni regione montuosa ha il proprio stile grafico (la Siberia, per esempio, presenta dei gasdotti da grindare e si differenzia moltissimo dalle caverne che troverete sui monti dell’Africa), e presenta condizioni atmosferiche completamente diverse. Dal giorno alla notte, dal ghiaccio alle tormente di neve, la varietà è garantita sempre. Trattandosi di un gioco prettamente arcade, mi sono divertito a tentare le cose più estreme, da grindare sulle pareti rocciose a volare sfidando le leggi della gravità con la tuta alata, o persino fare trick sfruttando l’amato elicottero: non è realistico, certo, ma devo riconoscere che è dannatamente divertente. Il motore grafico ha mostrato un ottimo dettaglio tecnico e buone animazioni, nonstante qualche sporadico rallentamento. I veterani della serie noteranno un’apparente mancanza di colore, ma è una scelta fatta – come si suol dire – “a monte”, in fase di direzione artistica. Quando si atterra nella soffice neve o ci si schianta nella fredda roccia è facile vedere qualche compenetrazione poligonale di troppo, ma nulla di così grave da inficiare l’ottimo giudizio complessivo sul comparto tecnico. Le inquadrature presentano un taglio molto dinamico, mentre i filmati di intermezzo sono un divertente preambolo alle gare. I movimenti di carving nelle diverse condizioni di neve sono buoni, e si avverte una buona sensazione di reattività nell’eseguire trick spettacolari o virate all’ultimo istante.
Parliamo ora dell’intelligenza artificiale. Gli avversari sapranno impegnarvi per molto tempo nella modalità offline (affronterete anche il vostro Ghost), anche se nella maggior parte dei casi l’avversario più tosto da superare è il giocatore stesso, che spesso tende a compromettere vittorie scontate con errori clamorosi. Le discese vanno vissute con attenzione fino alla fine, anche perché difficilmente ci si ritrova in punti morti, dove sciogliere anche solo per qualche secondo la tensione della competizione. Da un punto di vista sonoro EA offre una tracklist di ben 37 pezzi, quasi tutti capaci di esaltare e sottolineare le performance del giocatore, con una serie di remix e pezzi rockeggianti davvero azzeccatissimi, come da tradizione della serie.
Vi segnalo, in chiusura, come sia richiesto il famigerato Online Pass per poter memorizzare i propri record/punteggi nella modalità “Eventi Globali” e, più in generale, per poter competere in tutte le modalità online. L’Online Pass, come da prassi, è presente nella confezione del gioco ed è monouso: se doveste rivolgervi al mercato dell’usato, quindi, sappiate che potreste dover spendere un obolo aggiuntivo qualora il precedente proprietario abbia già legato il codice al suo account.