Ultimate Marvel vs Capcom 3

Il picchiaduro di Capcom ha la sua recensione anche in versione PS Vita.

Sony, per il lancio di PS Vita e grazie alla pubblicazione immediata di oltre 20 titoli, ha cercato fortemente di accontentare tutti: questa frase non dovrebbe suonare come un’eresia anche all’orecchio del giocatore più esigente. Quasi ogni genere videoludico può contare, infatti, su almeno un titolo che ne racchiude gli stilemi. Detto ciò, e parlando del gioco in oggetto, non posso che rassicurare sin da ora tutti i fedeli estimatori dei picchiaduro: quest’ultimo capitolo della saga Marvel Vs. Capcom è rimasto ancorato alle sue tradizioni. Pochi secondi sono sufficienti per riportare alla mente i pomeriggi spesi a pestare brutalmente “l’amichevole Spider-Man di quartiere”, e se nel corso degli anni non avete mancato neppure un episodio, vi ritroverete perfettamente a vostro agio fra sequele di tasti da premere e mosse da concatenare nel più classico stile Capcom.

L’edizione da passeggio di Ultimate Marvel Vs Capcom 3, proprio come da tradizione, persiste nel percorrere i suoi passi lungo una strada fatta di scontri pirotecnici, di personaggi presi in prestito sia delle autorevoli testate Marvel, sia dai titoli classici legati al colosso nipponico e – soprattutto – di una giocabilità solida e molto accessibile. È lo stesso identico percorso che ha portato tra l’altro il crossover griffato Capcom all’enorme fama che oggi lo circonda. La regola principe è sempre quella di riempire di botte il proprio avversario e, nel farlo, si deve prestare attenzione (indovinate un po’?) al canonico azzeramento della barra energetica. Per chi non lo sapesse, personaggi e fondali sono interamente poligonali, ma al giocatore non viene offerta la possibilità di spostarsi in profondità. Rispetto al passato poco è cambiato e, nonostante la sua natura tridimensionale, questo nuovo Marvel Vs Capcom 3 attinge a un parco mosse tanto classico quanto familiare. “Mezze lune” in avanti o indietro, da affiancare ad uno dei quattro attacchi disponibili, rappresenteranno le fondamenta di un sistema di gioco capace sì di essere apprezzato da chiunque dopo un piccolissimo periodo di pratica, ma anche di donare enormi soddisfazioni ai più tecnici, grazie a una discreta profondità. Certo, le super mosse si eseguono ancora premendo all’unisono i due tasti dorsali, l’azione a volte diviene talmente confusa da risultare illeggibile e le combo, come i più anzianotti di voi già sapranno, raggiungono cifre da capogiro nell’arco di 4 secondi esatti, ma la grandiosità della serie risiede proprio in questa sua accessibilità e, soprattutto, nella spettacolarità dell’azione proposta.

Tanti colori sgargianti e un sacco di spettacolo.

Il termine “spettacolare”, ne sono consapevole, viene utilizzato spesso e forse anche a sproposito, ma questa volta dovrete credere alle mie parole. L’azione non soffre di alcun rallentamento, fasci di energia guizzano in ogni angolo e una marea di effetti speciali inondano il generoso schermo OLED ad ogni colpo andato a segno. Gli stage poi, traboccano di particolari e riescono nell’intento di stupire in più di un’occasione. Che ci crediate o meno, a una rapida occhiata il comparto grafico dell’ultimo lavoro Capcom pare indistinguibile dalla sua controparte per Xbox 360 e PS3. Ammirare la sensuale Morrigan intenta a picchiare brutalmente un malvagio Wesker nei laboratori della Tricell, mentre Phoenix Wright grida “obbiezione” su i due duellanti, è una visione capace di migliorare la giornata di molti videogiocatori. ^___^

Come da tradizione i combattimenti hanno mantenuto, anche su PS Vita, il loro incredibile dinamismo. La possibilità di spiccare ampi balzi, di effettuare mosse e parate anche mentre si è sospesi in aria e di intervallare in qualsiasi momento i tre combattenti della propria squadra creano ancora una volta sfide coinvolgenti e mai uguali a se stesse. Proprio come nell’edizione da salotto però, il livellamento dei vari lottatori (piuttosto fondamentale in un genere ludico come questo) non gode purtroppo di una cura certosina. Viewtiful Joe, ad esempio, risulta ancora molto meno forte se paragonato ad un Dante di Devil May Cry o, magari, al folle Deadpool. La natura del gioco stesso porta più di un giocatore, attratto dal “lato oscuro della forza”, a crearsi un trio vergognosamente inarrestabile, rovinando così l’esperienza online.

Come avrete capito, l’ultimo picchiaduro di Capcom è un gran bel titolo, soprattutto se non avete giocato alla sua controparte in alta definizione. In caso contrario Ultimate Marvel Vs Capcom 3 diviene un acquisto rischioso, se non addirittura inutile. L’unica vera introduzione presente, ovvero una sorta di sistema di controllo semplificato e incentrato sullo schermo sensibile al tocco (basta picchiare sul touch per eseguire combo a propulsione), non riesce infatti a giustificare minimamente un nuovo esborso economico.