Milestone, nella nostra recensione di MUD, aggiunge un po’ di colore al suo fango a due ruote!
Dopo aver conquistato il quinto titolo mondiale lo scorso anno, Tony Cairoli si ripete, vincendo le due manche della prima tappa del campionato MX1 sul circuito sabbioso di Valkenswaard in Olanda. No… non sono impazzito: GamesVillage.it non si è trasformato in un sito sportivo, ma ho approfittato bliecamente dei successi del campione siciliano per presentare MUD – FIM Motocross World Championship, l’ultima produzione motoristica firmata da Milestone. Nel gioco, infatti, non solo è presente il già citato Cairoli, ma anche Frossard, Desalle, Philippaerts, Pourcel e tutti i piloti e i team partecipanti ai campionati mondiali delle classi MX1 e MX2.
Innanzitutto, è buona cosa ricordare a voi tutti che il titolo di Milestone non è una simulazione di motocross “dura e pura”, nonostante la collaborazione con il pilota italiano Davide Guarneri, ma un semplice e divertente arcade, come testimoniano alcune modalità di gioco (il MUD World Tour su tutte) e il sistema di controllo all’acqua di rose. Per fugare ogni dubbio, sappiate che non esiste alcuna sezione dedicata al setup delle sospensioni o al settaggio della moto: in MUD si sceglie un pilota, il numero delle manche da disputare, il livello di difficoltà degli avversari e poco altro. In pochi secondi ci si trova a dare gas nei dodici tracciati che compongono i Campionati del Mondo delle classi MX1 e MX2. Le piste sono state riprodotte in modo certosino dai grafici di Milestone che si sono sbizzarriti per abbellirle e caratterizzarle ulteriormente: un’operazione perfettamente riuscita, come peraltro testimoniano le immagini che trovate a corredo di quest’articolo.
Sin dalle prime curve è facile apprezzare la semplicità del sistema di controllo e la bontà del motore grafico di Milestone, capace di generare un buon frame rate e, soprattutto, un caleidoscopio di colori che lascerà a bocca spalancata anche il più “musone” dei giocatori. La deformazione dinamica del terreno è poi la classica ciliegina sulla torta, capace di esaltare i veri appassionati di questa disciplina motoristica. Tra una cunetta, una curva a gomito e qualche salto mozzafiato è facile farsi travolgere dal ritmo di gara davvero sostenuto, con avversari aggressivi, abili nel compiere sorpassi incredibili e sciocchezze inenarrabili, a prescindere da quale dei cinque livelli di difficoltà si selezioni. Per cercare di guadagnare qualche posizione può essere utile premere il pulsante del boost (sotto forma di un beverone energetico), oppure ricorrere alla tecnica dello “scrub” che i “crossisti” conoscono bene. Grazie a quest’ultima, è possibile guadagnare un altro turbo prestazionale per qualche istante, semplicemente abbassando in modo ottimale la propria moto durante un salto. Il sistema di controllo è immediato, anche se alle volte è facile notare una scarsa precisione nei salti, complice una fisica di gioco che non convince completamente.
I circuiti ufficiali sono stati abbelliti con alcuni oggetti di contorno per rendere gli scenari meno spogli.
Come detto, le sfide, indipendentemente dal livello di Intelligenza Artificiale selezionato, sono concitate e impegnative. Giusto per rimarcare ancora un po’ la matrice arcade di MUD, sappiate che gli scontri tra piloti sono limitati a gomitate, voli spettacolari al di fuori dei tracciati e comodi atterraggi sulla sella di qualche avversario, mentre le belve a due ruote sono semplicemente indistruttibili. È possibile cimentarsi in modo completo nei due campionati ufficiali delle classi MX1 e MX2 e nello spettacolare evento “Monster Energy Motocross of Nations”, oppure dedicarsi a qualche prova veloce tanto per saggiare le piste. Online, poi, è d’uopo lanciarsi in divertentissime sfide fino a 12 giocatori: un plus che alza di molto la longevità.
Milestone non si è limitata a proporre solo gare di velocità, ma ha aggiunto una sezione dedicata alle evoluzioni/trick. Nel “MUD World Tour” i centauri virtuali (che indossano i panni degli Eroi) si prodigano nel saltare da una rampa all’altra in apposite arene, cercando di totalizzare un buon punteggio attraverso la spettacolarità dei trick. Questa modalità presenta invero una minima componente ruolistica: in base al denaro guadagnato si possono difatti sviluppare e potenziare i propri personaggi attraverso quattro parametri modificabili, e persino acquistare nuovi trick da esibire in faccia al pubblico astante. Nel “MUD World Tour” non ci sono solo prove a base di evoluzioni, ma sono previste anche gare a eliminazione, testa a testa, la “Monster Energy Trick Battle” e altro ancora.
Purtroppo, non è tutto oro quello che luccica: il sistema di controllo, per esempio, appare in alcuni frangenti poco preciso; le animazioni denotano una certa legnosità durante i salti e negli spostamenti nelle curve lente; la parte freestyle/trick è potenzialmente interessante, ma con il passare delle ore si avverte una certa ripetitività e una mancanza di stimoli a proseguire; il modello fisico lascia un po’ perplessi, così come le collisioni in generale; il motore grafico si attesta su buoni livelli (specialmente su PC), anche se in certe situazioni (ad esempio nei curvoni ad ampio raggio con molti piloti) ho rilevato qualche rallentamento inaspettato. Nonostante qualche difettuccio non di poco conto, MUD resta un gioco estremamente piacevole e divertente. Ora aspettiamo di vedere cosa combinerà la software house italiana con WRC 3, che promette di dare una svecchiata non da poco, almeno al motore grafico.