Dopo il reboot cinematografico, Kirk e Spock continuano a esplorare in anteprima l’universo di Star Trek e la loro amicizia, in un’inedita avventura co-op per Xbox 360, PS3 e PC!
Il termine tie-in, ovvero il videogioco su licenza cinematografica, è sempre stato un po’ lo spauracchio dei videogiocatori che ne sanno. Come le lampade con i tubi luminosi friggi zanzare che popolano i ristoranti all’aperto d’estate, i tie-in tendono ad attirare i potenziali acquirenti con la promessa di rivivere la luminosa avventura vissuta sul grande schermo, con in aggiunta la comodità del proprio divano e del trasformarsi nell’eroe di turno. Neanche a dirlo, il più delle volte ci si ritrova bruciati da un titolo dove il grosso dei soldi è stato speso dal publisher di turno per assicurarsi la licenza, e ben pochi dindi sono finiti nello sviluppo materiale del videogioco vero e proprio. Questa volta, però, rischiamo veramente di trovarci tra le mani un titolo intrigante e per diverse ragioni. La licenza, va da sé, è fortissima: l’occasione di vestire i panni di Kirk e/o Spock in un’avventura action in terza persona che parte dal momento in cui si era concluso il film di J.J. Abrams è già ghiotta. Tuttavia, come ho appena detto, la licenza non è una garanzia. Cosa potrebbe, quindi, fare la differenza?
Da una parte ci sono i ragazzi di Digital Extremes che si stanno occupando dello sviluppo nudo e crudo: un team a cui dobbiamo BioShock 2 e The Darkness 2, non proprio gli ultimi arrivati quindi, tanto che il gioco graficamente si presenta subito bene. La sceneggiatura originale creata per l’occasione, porta invece la firma di Marianne Krawczyk, già penna di God of War. Infine, Paramount Pictures e lo studio Bad Robot di J.J. Abrams non si sono limitati a cedere a caro prezzo la licenza, ma stanno collaborando gomito a gomito con il team di sviluppo su ogni singolo aspetto. Non a caso, quando ho avuto modo di assistere alla demo presentata a Las Vegas e durante la successiva chiacchierata, sul palco c’erano membri provenienti da ognuna di queste realtà a segnalare l’interesse concreto per il progetto, e il loro entusiasmo era veramente contagioso.
AMICI PER LA PELLE
Di base ci troviamo di fronte a un gioco d’azione in terza persona, in cui seguiremo le avventure spaziali dell’accoppiata Kirk e Spock. Non solo potremo scegliere quale dei due personaggi interpretare, ma potremo condividere il tutto con un amico in qualsiasi momento, co-op drop-in e drop-out compresi (in mancanza di un umano, il secondo personaggio viene gestito subito dalla CPU). L’avventura è infatti pensata per essere giocata in co-op dall’inizio alla fine, e il team di sviluppo ha molto insistito su quanto sia importante il legame e il differente ruolo dei due personaggi all’interno del gioco e nelle sue meccaniche. Persino i filmati vengono visualizzati attraverso il punto di vista del personaggio prescelto, e il supportare il proprio compagno sarà essenziale per sopravvivere.
La demo cui ho potuto assistere (proiettata in 3D su due schermi separati, uno dedicato a Kirk e l’altro a Spock) partiva con il dinamico duo che doveva volare con le proprie tute nello spazio per raggiungere un portello esterno dell’Enterprise, bloccata da dei raggi di energia non meglio precisati e minacciata da una non meno misteriosa razza aliena. Un furioso volo contro il tempo, in cui schivare detriti alla deriva e meteoriti per raggiungere la nave prima dell’esaurimento delle scorte d’ossigeno. Una volta dentro l’Enterprise, Kirk e Spock si sono ritrovati di fronte a una situazione critica: qualcuno ha abbordato l’astronave, come indicato anche dal solito anonimo cadavere di un membro dell’equipaggio in tuta rossa. Mentre Kirk si guardava intorno, Spock ha estratto il tricoder per analizzare il compagno caduto. Tutte le informazioni raccolte in questo modo non sono fini a se stesse, ma possono tornare utili, come dimostrato poco più avanti. Una volta raggiunto l’hangar delle navette, Kirk è infatti caduto vittima di un attacco alieno ed è toccato a Spock sorreggerlo e trascinarlo in infermeria. laddove le analisi precedenti gli hanno permesso di curare l’amico dal virus alieno in maniera più semplice (c’è un apposito minigioco, a tal proposito).
È un action, e quindi si spara anche qui.
Gli amanti degli scontri a fuoco non temano: il grosso di Star Trek ci vedrà comunque impegnati a dare battaglia ai nostri nemici, come dimostrato dal resto della demo molto incentrata sulle sparatorie tra una copertura e l’altra. Anche qui le differenze tra i due personaggi si sono fatte sentire: Kirk era armato di un phaser che durante gli scontri a fuoco puntava tutto sulla forza bruta, compresi i potenziamenti successivi che permettevano di esplodere più colpi alla volta; Spock, invece, imbracciava un fucile vulcaniano che permette colpi più precisi e in grado di stordire uno o più nemici. Le armi, chiaramente, non saranno solo queste: si parla di decine di strumenti diversi, che potranno essere potenziati e differenziati strada facendo. Dopo diversi scontri a fuoco, il duo si è infine ritrovato in plancia, con un manipolo di alieni che hanno provato a convincere Kirk a cedere loro l’Enterprise, pena la morte. Figurarsi! Con il suo solito fare spavaldo, il nostro capitano ha pensato bene di pilotare in remoto una navetta e di farla schiantare alle spalle degli alieni, risucchiandoli nello spazio siderale mentre lui e Spock rimanevano abbracciati agli strumenti di bordo a un soffio dalla morte. Un bel modo adrenalinico di concludere la presentazione.
Gli sviluppatori mi hanno infine raccontato che saranno diversi gli ambienti dell’Enterprise che potremo esplorare quando il gioco raggiungerà i negozi nei primi mesi del 2013, così come saranno molti i pianeti che ci troveremo a visitare. No, il gioco non avrà certo il respiro di un Mass Effect e sarà un qualcosa di molto più lineare, ma i contenuti non mancheranno. Come da tradizione per i progetti legati a J.J. Abrams, i segreti da scoprire sono ancora tanti, compresa la reale identità della nemesi di turno, che verrà svelata proprio al prossimo E3. Rimanete sintonizzati su queste frequenze, in attesa che Scotty mi teletrasporti in quel di Los Angeles.