Gli ex-dipendenti di Big Huge Games spiegano come fossero già al lavoro sul seguito di Kingdoms of Amalur: Reckoning, prima del fallimento a catena di 38 Studios.
Alla luce del recente fallimento di 38 Studios e Big Huge Games, alcuni dipendenti fuoriusciti da quest’ultimo studio hanno spiegato che, prima della chiusura, erano al lavoro sulle fasi preliminari di un seguito per Kingdoms of Amalur: Reckoning, primo e ultimo titolo sviluppato dallo sviluppatore.
Come riportato da Joystiq, il seguito di Reckoning avrebbe avuto una nuova veste grafica, più “aggiornata” rispetto a quella del capostipite, nessun caricamento negli spostamenti fra una zona e l’altra, nuove animazioni di combattimento, quest meno prolisse e un maggior impatto delle azioni del giocatore sul mondo di gioco.
Sfortunatamente non sembra possibile una ripresa dei lavori anche in caso di ricostruzione di Big Huge Games in seguito al licenziamento di massa, poichè al momento l’IP, la tecnologia e il codice del gioco sono proprietà di 38 Studios e, probabilmente, finiranno nelle mani dello stato di Rhode Island, al quale sono stati svenduti tutti gli asset dello studio in un tentativo di ottenere finanziamenti per mandare avanti entrambi gli studi.
Questi finanziamente, inizialmente promessi dal governatore dello stato americano, sono stati successivamente negati dallo stesso dopo che gli “esperti” assunti per valutare la situazione gli hanno detto che Kingdoms of Amalur è stato un “fallimento” perchè non ha venduto “più di 3 milioni di copie”. Per la cronaca, Kingdoms of Amalur: Reckoning ha venduto 1,2 milioni di copie in 3 mesi, un risultato più che decente per una nuova IP nel genere action.
L’unica speranza sarebbe provare a creare un seguito “spirituale” di Reckoning, in modo simile a quanto fatto da From Software per Dark Souls, ma andrebbero comunque “reinventati” tutti gli asset, un’impresa titanica cui, a dire il vero, Big Huge Games non è estranea considerando che, in passato, hanno dovuto fare lo stesso dopo essere stati acquisiti da 38 Studios, dopo esser stati “liberati” da THQ.