… la sua musica finita, ecc. ecc. ecc. Anche quest’anno cala il sipario sull’Electronic Entertainment Expo. Alle due di questa mattina, le cinque del pomeriggio in California…
… la sua musica finita, ecc. ecc. ecc. Anche quest’anno cala il sipario sull’Electronic Entertainment Expo. Alle due di questa mattina, le cinque del pomeriggio in California, è arrivato il comunicato stampa di ESA, la manifestazione che organizza l’evento, che chiude ufficialmente la manifestazione.
Qualche dato: quest’anno si sono presentati al Centro Congressi di Los Angeles 47.500 tra professionisti dell’industria, analisti e investitori, giornalisti e rivenditori da 103 paesi diversi, che si traducono – stima ESA, in oltre trentamila notti d’albergo e più di quaranta milioni di soldi guadagnati dalla città. Oltre duecendo gli espositori presenti, che tra hardware e software hanno annunciato una vagonata (termine tecnico) di roba (altro termine tecnico) che arriverà nei prossimi mesi.
Nelle prossime settimane ESA annuncerà le date e la città ospite per l’E3 2013; quell’accenno finale alla “host-city” nel comunicato stampa potrebbe anticipare una decisione già nell’aria da qualche tempo, l’ipotesi di uno spostamento in altra sede della fiera di settore più importante dell’anno. Alla base di questa decisione, leggiamo sul L.A. Times, i dubbi legati alla costruzione di un nuovo stadio, che porterebbe con sé la ristrutturazione del centro congressi, con i tempi che questo comporta. L’idea di tenere la prossima fiera in mezzo a un cantiere, insomma, non piace alla ESA: “Los Angeles ci piace da matti, ma abbiamo anche uno spettacolo da mettere in piedi“, ha commentato Michael Gallagher, presidente della ESA.
L’E3 si è tenuto nella città degli angeli per sedici delle sue diciotto edizioni; tra le possibili città candidate per l’edizione del prossimo anno si fanno i nomi di San Francisco, New York, Chicago e New Orleans.