NDR: Tale prova si riferisce alla giornata di sabato 13 gennaio, giorno in cui nell’Open Beta di Dragon Ball FighterZ non sono stati riscontrati problemi.
Dopo numerosi mesi di pace e serenità sulla Terra, è giunto il momento di riprendere gli allenamenti in vista dell’imminente uscita di Dragon Ball FighterZ su PlayStation 4, Xbox One e PC via Steam. E come prepararsi al meglio? Ovviamente sfruttando una grande e importante occasione dataci da BANDAI NAMCO Entertainment: una frenetica Open Beta da spolpare con gusto. Da settembre scorso non abbiamo più avuto modo di parlarne al meglio ma ora, dopo ore ed ore di sana lotta, è giunto il momento di fare il punto della situazione sullo stato attuale di salute del picchiaduro sviluppato da quei bravi ragazzi di Arc System Work. Siete ancora dubbiosi in merito a questo prodotto? Mettetevi comodi e leggete quest’analisi, potrebbe schiarivi non poco le idee!
Final Flash!
Inizio subito nel sottolineare che, pur essendo una versione di prova/test, non ho riscontrato alcuna tipologia di problema che mi ha impedito di godere dell’esperienza: un plus essendo questa rivolta interamente alla componente online. Come detto senza troppi indugi, l’Open Beta di Dragon Ball FighterZ mi ha dato modo di provare ben 11 combattenti del roster lottatori (Goku, C-18, Vegeta, Freezer, Cell, Piccolo, Crilin, Gohan Adulto, Kid Buu, Nappa e Beerus) nel matchmaking online del gioco differenziandosi, come spesso accade in questi casi, in match classificati e non. Il tutto correlato dalla classica modalità Allenamento, fondamentale (vi consiglio di spenderci del tempo) per apprendere al meglio i meccanismi, combo/mosse speciali e quant’altro, utili ad aver la meglio contro il vostro avversario. Parlo dunque di esperienza e non di casualità pura, lo schiacciar tasti a caso, pregevole e iconica tecnica leggendaria in questo genere videoludico, verrà meno quando incontrerete un avversario che sappia padroneggiare anche solo discretamente ciascuno dei personaggi presenti nella sua squadra che, vi ricordiamo, essere composta da tre guerrieri.
Se nel tempo infatti abbiamo visto copiosi roster contenenti personaggi fac-simile, qui si è voluto optare per il classico motto “pochi ma buoni”. Ogni personaggio di Dragon Ball FighterZ vi darà quel qualcosa di diverso che, se studiato in maniera precisa, stravolgerà costantemente di netto il gameplay del gioco: ad esempio Freezer vi farà combattere a distanza, Cell invece vi obbligherà a entrare costantemente nella guardia nemica per applicare mosse sempre più letali. Insomma, pur essendo ancora in Beta, posso affermare come (salvo sporadici casi) non vi sia uno sbilanciamento netto tra il Criliin della situazione e Beerus. Ognuno può e deve dire la sua, non sottovalutate mai nulla…pena una cocente e inaspettata sconfitta.
Frenetico al punto giusto
Pur limitandoci a una sola sezione (multiplayer online) di ciò che saprà offrire Dragon Ball FighterZ, e lo vedremo in maniera certosina in sede di recensione, possiamo tirar giù i primi giudizi relativi al gameplay e, in generale, al comparto tecnico. Come il maestro Akira Toriyama ci insegna da oltre trent’anni, i combattimenti sono sempre stati, e lo saranno in particolar modo in questo titolo, caratterizzati dal caricamento della propria aura, dai teletrasporti fulminei, dai potenti attacchi e molto altro ancora che rendono il picchiaduro di una frenesia unica. Si dovrà anche badare molto alla tecnica, è chiaro dunque che questo prodotto sarà votato espressamente al concetto di eSport: si avrà a disposizione la più completa personalizzazione dei comandi di gioco, utile per divenire un tutt’uno col vostro personaggio preferito. La tecnica infine dovrà essere abbinata una strategia ben definita, si potranno infatti creare ben 5 slot diversi tra loro per creare team variegati e che, e li sarà una costante scoperta, daranno vita a combo concatenate più potenti e spettacolari che mai: io, essendo un tradizionalista, ho goduto a più riprese nello sferrare al mio avversario un potente colpo a base di Big Bang Attack e Kamehameha.
L’alternanza costante di ben sei combattenti all’interno del campo di gioco non andrà mai a influire sul lato tecnico del picchiaduro. Tra un tripudio di colori ed effetti speciali mirabolanti, non ho mai riscontrato un rallentamento di alcun tipo: questa, secondo il mio onesto parere, è una cosa fondamentale all’interno di un gioco del genere. Posso inoltre azzardare che la software house nipponica, dopo numerosi tentativi nel corso degli ultimi anni, sia riuscita a creare una degna infrastruttura per rendere il netcode di livello. Ma in questo caso, solo quando realmente vi saranno milioni di utenti online, si potrà fare un reale commento positivo e non. Come già precedentemente ribadito, la formula di base è vincente e riesce a far emergere, grazie alla cura maniacale di ogni possibile dettaglio, la reale passione e amore che hanno messo gli sviluppatori nel confezionare questo prodotto. Una scommessa forse, data ormai la longeva storia dei capitoli videoludici trasposti dal manga/anime, che però riuscirà a far una cosa mai vista prima: unire sia gli appassionati o non della serie grazie alla realizzazione di un gioco di lotta, si dal sapore retrò, che soddisferà ogni tipologia di giocatore.
Manca poco tempo, tra qualche giorno sapremo realmente di che pasta è fatto Dragon Ball FighterZ. Restate sintonizzati sulle nostre pagine per non perdervi alcun tipo di aggiornamento in merito e, ovviamente, buon divertimento!