Insidia – Recensione

In pochi anni il panorama italiano degli sviluppatori di videogiochi ha conosciuto un vero e proprio risveglio, andando oltre alla solita (ma sempre validissima) Milestone. La strada da fare è ancora molta se si guarda solo pochi chilometri più in là (vedi Francia, Regno Unito…), ma una cosa è certa: i nostri ragazzi stanno seriamente cominciando a sviluppare videogiochi, e lo fanno anche bene.

Un esempio sono i milanesi di Bad Seed, software house indipendente nata nel 2014 da una costola di Ubisoft e che nel curriculum vanta tre titoli per mobile: Sheep Up!, The Beggar’s Ride e Sleep Attack, quest’ultima sicuramente l’opera più interessante. Dopo essersi fatti le ossa con il mondo games di smartphone e tablet, il gruppo meneghino ha deciso di fare sul serio e passare ad un videogioco “vero”, per PC. Stiamo parlando di Insidia, un mix fra uno strategico a turni in stile wargame da tavolo e un MOBA. Il gioco era disponibile in accesso anticipato su Steam dal settembre scorso, ma da pochi giorni è pronta la versione definitiva con la formula del free-to-play (quindi gratuito) ma senza il rischio delle microtransazioni “pay to win”.

Come da tradizione del genere MOBA, Insidia è una battaglia multiplayer (ma si può giocare anche contro la CPU) fra due team di quattro eroi in cui vince il primo che riesce a distruggere la base avversaria. I quattro eroi, divisi in classi (tank, guerriero, assassino, specialista e supporto) sono ovviamente dotati di abilità passive e attive uniche, anche combinabili fra loro e con un buon bilanciamento. Essendo uno strategico a turni, si può compiere una mossa per volta e con un solo personaggio. La particolarità di Insidia rispetto ad altri strategici a turni è però che le mosse dei due giocatori si risolvono in contemporanea, il che significa due cose: che le partite sono più veloci ma anche che ogni singola scelta tattica va presa considerando che la situazione sul campo di battaglia non è mai statica. Ad esempio, se si vuole colpire un eroe avversario va tenuto presente che questo si potrebbe spostare.

Come detto, l’obiettivo della partita è quello di distruggere la base della squadra avversaria. Per farlo è necessario attivare un cannone speciale dopo aver dominato, per tre turni di seguito, una grande croce che si trova al centro della mappa. Oltre al cannone e alle due basi (poste ai lati dello schermo), l’arena nella quale si svolgono i match (purtroppo per ora c’è una sola location) offre altri elementi di interesse, come i punti dove evocare (o rievocare) i personaggi o dei generatori di cristalli energetici necessari per ricaricare le super abilità degli eroi.

Nel complesso il gameplay funziona bene, diverte e in poche partite si è già in grado di gestire con facilità tutte le fasi di gioco e gli eroi disponibili, anche grazie ad un tutorial piuttosto esaustivo. Ci sono però dei limiti nel titolo firmato Bad Seed, soprattutto di natura contenutistica: come già detto, esiste una sola arena dove darsi battaglia, i personaggi sono solo 10 (anche se probabilmente ne arriveranno altri prossimamente) e tra l’altro ci sono un solo specialista e un solo tank contro ben quattro assassini. Altra pecca è la presenza di una sola modalità di gioco. Insomma, anche se il gameplay strategico ci ha colpito positivamente è evidente che a lungo andare le partite cominceranno a diventare tutte uguali a se stesse in assenza di novità sostanziali: stessa mappa, stessi personaggi, stessa modalità. Va però sottolineato che durante il periodo dell’accesso anticipato il team ha rilasciato, a cadenza settimanale, nuovi contenuti come personaggi e feature, quindi confidiamo che da qui ai prossimi mesi il gioco continuerà a crescere. Anche se forse un po’ troppo derivativa e simile a quanto già visto in titoli come Overwatch, di buon livello la direzione artistica con uno stile cartoon ben confezionato e personaggi non originali ma comunque caratterizzati a dovere e con tante skin da sbloccare per cambiare il loro aspetto.

Con zero euro di spesa Insidia offre uno strategico MOBA ragionato ma al tempo stesso immediato e divertente, al momento un po’ povero di contenuti ma che sembra avere le carte in regola per crescere in futuro, ovviamente di pari passo con la community. Davvero una bella prova per un team indie tutto italiano e di soli dieci ragazzi.