The Terror: 5 motivi per guardare la nuova serie horror disponibile su Prime Video

Lo scorso 26 marzo ha preso il via The Terror, nuovo show di AMC disponibile su Prime Video. Se siete tra quelli che nei giorni scorsi si sono lamentati per l’aumento di prezzo dell’abbonamento al servizio premium di Amazon, potreste trovare in questa serie uno dei motivi validi per non disdire la sottoscrizione, e non sto scherzando. The Terror è coinvolgente, elegante, asfissiante. È il simbolo di come la nota azienda americana abbia tutte le intenzioni di investire pesantemente sulle serie tv, ergendosi col tempo a colosso dello streaming legale. Ancora non vi ho convinto a guardare lo show? Ok, allora vi do cinque motivi per farlo.

Ha una trama intrigante

Ambientata nel 1847 e basata sul romanzo di Dan Simmons edito in Italia con il nome La scomparsa dell’Erebus, la serie tv segue le vicende degli equipaggi di due navi britanniche – la Erebus e la Terror – mentre tentano di tracciare una rotta commerciale tra Inghilterra e Cina aprendosi un varco nel circolo polare artico. Guidata dal capitano John Franklin, con Frances Crozier e James Fitzjames come suoi secondi al comando, la spedizione si trasforma in una battaglia per la sopravvivenza quando i due vascelli si incagliano nell’imponente ghiaccio, con il mare che si gela per l’arrivo dell’inverno. Sebbene le ciurme siano ben fornite, la minaccia di una stagione particolarmente fredda che alimenta la banchisa crea tensione tra gli alti ufficiali, e non appena un gruppo di esploratori incontrano quello che inizialmente pensano sia un orso polare (spoiler: non lo è) la situazione precipita. The Terror è una serie tv survival, dove la vita dei personaggi è costantemente messa in pericolo e il mistero del soprannaturale che attanaglia lo spettatore si fa chiaro piano piano, con l’incedere degli episodi.

L’ambientazione è suggestiva

Rimanere arenati nel cuore dell’Artico deve essere terrificante: neve e ghiaccio si estendono in tutte le direzioni, a perdita d’occhio. Si è totalmente dipendenti dalle razioni di cibo, dalla possibilità di creare calore e dalla stabilità mentale, messa costantemente alla prova ogni qualvolta si guarda il ghiaccio sconfinato. È un inferno, ma non c’è fuoco. The Terror sfrutta perfettamente questo scenario spietato, dove il freddo si fa vivo sui volti delle persone e cadere in un crepaccio equivale a morire istantaneamente, assiderati. A questo si aggiunge una “creatura” malvagia capace di aprire in due una persona, come si spezza un cracker durante uno spuntino. Mentre la maggior parte degli show televisivi tendono a rivelare in fretta la propria natura, la serie AMC opta per una combustione più lenta, lasciando che l’implacabile ambientazione artica svolga gran parte del lavoro nei primi due episodi: grazie a viste panoramiche delle lande ghiacciate viene mostrata tutta l’insignificanza delle navi, nulla a confronto della vastità bianca che le circonda.

Ha richiami a cult del genere horror

Il produttore esecutivo di The Terror è nientemeno che Ridley Scott… e indovinate un po’? Alien si riflette un po’ in tutta la serie tv. Basta sostituire l’equipaggio della Nostromo con dei marinai del XIX secolo e lo Xenomorfo con qualcosa di altrettanto orribile ma forse meno alieno, e si può avere una buona idea della direzione presa dallo show. Ci sono anche alcuni richiami a La cosa, non soltanto nell’ambientazione, e quel mix di difficile convivenza, paura dell’ignoto e soffocante paranoia incide profondamente nella produzione. A differenza di Alien, tuttavia, dove non c’è nessun posto in cui scappare, in The Terror lo spazio è sconfinato: ma è proprio questo che genera inquietudine, la medesima impossibilità di fuggire.

Ha un gran cast

Gli appassionati di serie tv conosceranno probabilmente i volti dei personaggi principali. Ciarán Hines, visto nel ruolo di Mance Rayder in Game of Thrones, interpreta un capitano Franklin ingenuo e orgoglioso, che spinge gli equipaggi dei due vascelli verso un pericolo evitabile. Costantemente contrastato dal modo di pensare del capitano Crozier (interpretato da Jared Harris, il Re Giorgio VI di The Crown), che vede ogni situazione con un cupo e pragmatico pessimismo; c’è poi James Fitzjames (Tobias Menzies, il Jack Randall di Outlander) che infiamma splendidamente il conflitto, aiutando in maniera inconsapevole il caos a sbrogliarsi con il proseguire dello show. Un gran trio, che nonostante il ritmo abbastanza lento riesce ad animare le vicende, con classe. Emerge anche il chirurgo della nave, Harry Goodsir, la cui gentilezza è in netto contrasto con le condizioni ostili in cui si trova la ciurma, oltre a personaggi minori che danno piacevolmente il loro contributo alla serie. E un cane, che avverte la minaccia incombente prima di ogni altro.

I flashback sono stimolanti

The Terror non è soltanto continue morti e suspense. La serie svolge un ammirevole lavoro nell’allontanare gli spettatori dall’ambientazione artica mediante dei flashback, dando spazio a scene nella Londra ottocentesca che intendono riempire un po’ di background per i personaggi, chiarendo le loro relazioni. Tutto questo permette allo spettatore di avere un quadro più preciso di quel che sta accadendo e dei comportamenti dei comandanti, spostando il setting da tutt’altra parte per brevi spezzoni.

La mia sedia a rotelle è come il kart di Super Mario. In qualsiasi cosa devo essere il migliore, altrimenti ci sbatto la testa finché non lo divento. Davanti a un monitor e una tastiera, però, non è mai stato necessario un grande sforzo per mettermi in mostra. Detesto troppe cose, sono pignolo e - con molta poca modestia - mi ritengo il leader perfetto. Dormo poco, scrivo tanto, amo i libri e divoro serie tv. Ebbene sì, sono antipatico e ti è bastata qualche riga per capirlo.