Romics 2018: un panel per scoprire Martha is Dead e il centro ricerca sul videogioco INEX

Si è tenuto oggi a Romics, sul palco dell’area MovieVillage, l’incontro dal titolo Martha is Dead: un’esperienza interattiva oltre la follia, tra storia, cultura e ricerca, che ha visto la partecipazione di Luca Dalcó (Founder, CEO e Art Director LKA.it, studio che sviluppa il gioco), Manuel Maximilian Riolo (membro del comitato direttivo DiGRA Italia), Marco Accordi Rickards (Direttore Fondazione VIGAMUS), moderato da Marco Piccirilli (Review Editor di GamesVillage). Nel corso della tavola rotonda, si è parlato del nuovo progetto di LKA, e della nascita di un innovativo centro di ricerca interno alla prestigiosa Link Campus University per esplorare le potenzialità del videogioco: INEX.

Dalcó, che ha all’attivo The Town of Light, gioco che è riuscito persino ad arrivate sulle pagine di Famitsu, ha una visione chiara in testa: “Non voglio fare un documentario, voglio usare il videogioco come medium per traghettare contenti culturali e di valore sociale”.

Ed è esattamente quello che Dalcó, affiancato dal suo team LKA.it, intende fare con il suo ultimo titolo, Martha is Dead. “Nel nostro nuovo gioco raccontiamo un frammento della nostra storia, alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Quando gli Alleati si trovarono bloccati nell’area di Chianti e, per respingere il nemico, si videro costretti a bombardare a tappeto l’area. La popolazione si trovò così schiacciata su due fronti.”

LKA userà l’ottica della grande Storia per raccontare una vicenda più intimista, legata alla patologie mentali, ormai cifra stilistica dello studio. Nella fattispecie, Dalcó intende narrare la storia personale di una ragazza affetta da un severo disagio mentale. Quale contorni assume la cosiddetta “follia” in un mondo dove il concetto di normalità è stato irrimediabilmente distorto dalla guerra? Questo, uno dei tanti interrogativi di fronte ai quali ci metterà di fronte Martha is Dead.

“The Town of Light è un’esperienza che prima di tutto mi ha insegnato moltissimo, mi chiedo che applicazioni potrebbe avere il nuovo gioco di LKA usando i dispositivi di realtà virtuale” ha aggiunto Piccirilli, mentre Riolo ha espresso la grande difficoltà di inquadrare un medium che ha infinite espressioni, di cui quella narrativa rappresentata da giochi come The Town of Light è solo una delle sfaccettature: “Il videogioco si trova in un momento di ambiguità terminologica”, ha chiosato Riolo.

Da questa infrastruttura culturale nasce pertanto l’esigenza di un Centro Ricerca come INEX, la cui apertura è stata annunciata oggi sul palco da Marco Accordi Rickards, che ricoprirà all’interno del CR la carica di Direttore. “INEX nasce dalla consapevolezza che studiare il videogioco non significa esclusivamente fare ricerca seduti a un tavolo, ma usare il linguaggio del videogioco a fini di ricerca, legandosi a chi i videogiochi li fa. Non è scritto da nessuna parte che debbano esistere solo giochi mossi da logiche di mercato: ci sono anche delle alternative”. INEX sarà quindi un centro che coniugherà ricerca e sviluppo, sostenendo l’impalcatura teorica con produzione di contenuti interattivi veri e propri, che andranno a sfidare i limiti concettuali della parola “videogioco”, alla ricerca di nuovi territori tematici e sfumature.

La nostra sete di sapere giornalistica è stata in parte placata dalle prime indiscrezioni su Martha is Dead, con cui Dalcó ha concluso il suo intervento: “Abbiamo cercato di imparare dagli “errori” di The Town of Light, permettendo ora al giocatore di sentirsi parte attiva, e considerando il fattore tempo. La storia dà tante piccole sensazioni che danno al giocatore l’impressione di essere autore della narrazione”.

La follia avrà delle implicazioni sullo stesso game design del titolo: “Cureremo attentamente l’aspetto della psiche del personaggio, vogliamo immergere il giocatore in questo dramma, i cui meccanismi cognitivi ti portano dove non vorresti”.

Si conclude così un panel denso di spunti e suggestioni, all’insegna del Videogioco e del suo potere immaginifico ancora tutto da esplorare, attraverso la ricerca e lo sviluppo.

Proviene da un lontano pianeta, ma ha deciso di stabilirsi sulla Terra perché qui ci sono i videogiochi più belli. Ama la Nintendo e i JRPG (più sconosciuti sono meglio è), e aspetta il giorno in cui potrà trasferire la sua coscienza in un essere sintetico.

Accessibility Toolbar