A tu per tu con il regista di The Broken Gear, film ispirato al leggendario Final Fight

I più nostalgici fra voi che ricordano Final Fight, classico dei picchiaduro a scorrimento made in Capcom, saranno contenti di sapere che lo spirito di quel progetto sta per tornare immutato grazie a The Game Basement Productions. La casa di produzione indipendente è infatti in procinto di pubblicare The Broken Gear, film d’azione che si ispira proprio al videogioco che arrivò nei cabinati e nelle console di tutto il mondo nel 1989. All’inizio di questo mese è stato pubblicato su YouTube il trailer della pellicola, pensato per dare ai fan un piccolo antipasto di quel che vedranno sullo schermo. Impazienti di saperne di più abbiamo avuto il piacere di fare una chiacchierata con il regista del film, Haile Lee, al quale abbiamo posto alcune domande ben specifiche.

Prima di tutto ti va di presentarti ai nostri lettori, raccontarci qualcosa sulla compagnia che ha lavorato sul progetto Final Fight e spiegarci com’è nata quest’idea?

The Game Basement Production è la rimessa a nuovo di un vecchio banner da me scelto quando iniziai a usare Youtube. Ho lavorato come sceneggiatore e regista nel gruppo di Thousand Pounds e nel mentre sono stato anche co-produttore per Epic Rival, però avvertivo man mano andavo avanti il bisogno di un ponte creativo per tutti questi progetti fra loro diversi che volevo portare a compimento – ciascuno dei quali contiene sceneggiature di vario tipo nel contesto delle realtà culturali videoludica, nerd e otaku. Lavoro ancora con le stesse persone, stiamo solo ampliando le nostre prospettive.  The Broken Gear sarà il nostro primo lavoro con il nome di Game Basement Productions ma sarà anche il primo di molti che abbiamo in programma. Abbiamo sempre la stessa passione per gli adattamenti “fan film” d’azione per cui siamo ormai conosciuti ma ci espanderemo anche creando prodotti originali. Personalmente ho sempre voluto creare un film basato su Final Fight fin da quando ero bambino, essendo un grande fan della serie al punto da giocare fino a farmi venire le vesciche sulle dita…ma non ho davvero pensato che sarebbe stato realizzabile finché non abbiamo pubblicato il fan film “Naruto: Dreamers Fight” su youtube. L’esperimento su cui stavamo lavorando andò in porto così bene che sia io che tutte le altre persone coinvolte nel progetto maturammo la fiducia di poter portare a termine anche idee di un certo peso. Da allora Final Fight è comparso nella lista delle cose da fare, almeno per me…bisognava solo trovare il momento e l’opportunità migliori per realizzarlo.

Avete pubblicato il trailer di The Broken Gear il 3 di aprile. Quand’è che il film completo vedrà la luce, e quanto tempo avete dedicato alla sua realizzazione?

Abbiamo lavorato a questo progetto per due anni, in segreto. Se consideriamo anche il periodo di pianificazione sarebbe più di due anni, però non volevo far parola del progetto finché non avessi avuto la certezza che avremmo potuto completarlo all’altezza delle nostre aspettative. Abbiamo avuto purtroppo qualche delusione in passato con progetti che alla fine non hanno potuto essere portati a termine e per questo volevo essere assolutamente sicuro che il film avrebbe visto la luce prima di pubblicarne il trailer. Al momento stiamo pensando di farlo uscire per fine maggio.

Final Fight si basa su una trama “classica” e cioè il riscatto di Jessica, la fanciulla rapita e tenuta in ostaggio dalla banda criminale Mad Gear. Attraverso questo espediente si trattano tematiche piuttosto sentite in quegli anni e cioè la violenza di strada e il diffondersi del degrado nelle città. Metro City stessa, con tutti i suoi quartieri dominati dalla criminalità diventa in qualche modo la vera “fanciulla da salvare”. Quanto dell’atmosfera originale del videogioco possiamo aspettarci nel film?

Ho scritto The Broken Gear pensandolo come un precursore del gioco originale. Quindi in un punto nel tempo in cui Haggar si è appena insediato in Comune, Jessica non è ancora stata rapita, Cody si sta confrontando con tutte le reazioni emotive e la rabbia che gli derivano dal dover condividere il luogo in cui vive con la gang Mad Gear…e Guy si ritrova a dover discutere con Cody dopo la sua decisione di lasciare Metro City per dedicarsi al suo allenamento Bushinryu (anche se la sua non è stata una libera scelta). Certo mi sono ispirato al gioco ma quando ho creato una base su cui poggiare la trama ho voluto provare a creare storie personali realistiche per ciascun personaggio. Anche se nel film non ci si concentrerà troppo su questo, ve lo garantisco: il nostro universo di Final Fight è stato concepito con cura. Ciascuno di noi ci ha messo tanto amore e ci siamo anche divertiti tanto nel realizzarlo. Parlando di crimine invece ho l’impressione che, se consideriamo Metro City da un punto di vista realistico, ci possa ricordare un misto fra Detroit e New York nel loro periodo peggiore, fra gli anni ‘70 e ‘80. Per rendere questa sensazione all’ennesimo livello abbiamo voluto evidenziare il senso di disperazione e sconforto che farebbero naturalmente parte della quotidianità di Metro City e di come alcuni personaggi come Cody e Haggar si trovino figurativamente a camminare su un campo minato aspettando che questo esploda, riducendo Metro City a un enorme incendio. È un’ambientazione perfetta per un film d’azione!

I tre protagonisti del videogioco, ossia il sindaco Haggar, Cody e Guy decidono di reagire usando la medesima arma di Mad Gear contro sé stessa per distruggerla. Non c’è una caratterizzazione approfondita per nessuno di loro. Come avete pensato di sviluppare e umanizzare ciascun personaggio, anche in relazione alla loro scelta tanto radicale di dichiarare guerra ad un’intera organizzazione?

Sì, in effetti la trama era piuttosto risicata al di là di fornire un motivo per picchiare i cattivi e salvare la fanciulla. Ho fatto un’inversione tornando ad alcuni di quei film che Final Fight l’hanno ispirato e che erano piuttosto noti al tempo e condotto la mia ispirazione a rinarrare la storia del gioco anche attraverso questi film. (Ride) Può sembrare un concetto un po’ confuso ma da bambino ho amato film come The Warrios, Escape from New York e anche il primo film delle tartarughe ninja Teenage Mutant Ninja Turtles (rispettivamente, con titoli italiani:“I guerrieri della notte”, film del 1979 per la regia di Walter Hill, “1997: Fuga da New York”, film del 1981 per la regia di John Carpenter e “Tartarughe Ninja alla Riscossa, film del 1990 per la regia di Steve Barron – Ndr), così sono tornato indietro per recuperare ciò che più mi era piaciuto di questi film per incorporarlo nel progetto. In questo film si dimostra anche come sia assurdo che tre uomini da soli dichiarino guerra a un’organizzazione criminale letale e ben strutturata, ma vogliamo anche mostrare come per loro non ci sia davvero altra scelta, di come si siano ritrovati stretti all’angolo. Credo che abbiamo raggiunto un buon risultato raccontando una storia iniziale in cui il concetto di “pochi contro tutti” possa avere un senso nel contesto di Metro City, insistendo su come a volte nella vita sia necessario prendere decisioni difficili, anche quando hai ogni pronostico a sfavore – quando devi fare qualcosa…

Nel trailer appaiono anche alcuni personaggi che fanno notoriamente parte dei cattivi del videogioco: Poison, Damnd e Rolento. Possiamo aspettarci un’evoluzione del loro ruolo rispetto al videogioco? Saranno “cattivi” a tutto tondo oppure riusciremo ad empatizzare un po’ anche con loro?

Ci siamo serviti di Poison, Damnd e Rolento per gettare le basi per il film e introdurre l’organizzazione Mad Gear ma, trattandosi di un prequel, non ho voluto approfondire le loro storie personali visto che in pratica i problemi con loro non sono ancora cominciati. Quindi ho creato due nuovi membri di Mad Gear che penso trovino il loro giusto posto in quest’universo narrativo – giustificando il dominio di Mad Gear su Metro City e nel contempo fornendo a me la libertà di narrarne la storia senza poi dover tener conto del loro ruolo nel gioco. Uno di questi due personaggi potrebbe ispirare un po’ di empatia essendo il tipo di persona che potrebbe essersi trovato invischiato con la gang mentre il secondo è un assassino psicopatico che non è ancora stato mostrato al pubblico finora, quindi non vi resta che aspettare il film per conoscerlo!

Chi conosce la Thousand Pounds Action Company sa che le vostre scene di lotta sono sempre di alto livello e che i vostri attori sono anche veri praticanti di arti marziali. Possiamo aspettarci di osservare diversi stili di lotta per ogni personaggio nel film? Vedremo anche qualche mossa speciale direttamente presa dal videogioco?

Ho lavorato a stretto contatto con Brendon Hour (direttore delle scene d’azione e creatore delle coreografie di lotta per The Broken Gear) per organizzare tutto. Abbiamo lavorato insieme per la prima volta con il film dedicato a Naruto e da allora siamo stati sempre amici. Con mia grande sorpresa, ho scoperto che anche lui ci teneva come me alla realizzazione di un film su Final Fight e così è stato piuttosto semplice tuffarci insieme in questo progetto. Abbiamo fortemente voluto creare una diversità di stili di lotta per i personaggi, sottolineando la rabbia di Cody e la sua abilità nel combattimento da strada nelle sue scene, evidenziando anche il contrasto con la raffinata abilità di Guy e le sue grazia e agilità nei movimenti…delineandolo come un moderno ninja. C’è anche qualcosa di Haggar che vi piacerà, ma non voglio svelare nulla per il momento. I combattimenti saranno un po’ diversi da quelli da noi realizzati finora – insistendo di più su quel feeling di rissa da strada à la “I guerrieri della notte” rispetto ad esempio a film ispirati dagli anime. Ci piacciono sempre tantissimo anche questi, però alla fine Brendon e io abbiamo pensato che questo stile diverso sia il più adatto al nostro progetto.

…e SI, avremo una mossa presa direttamente dal gioco. Certo il personaggio in questione non si metterà ad urlarne il nome mentre la realizza, però i fan del videogioco la riconosceranno subito.

Qual è la cosa che vi elettrizza di più del lavoro che state facendo?

Il poterci guardare indietro sapendo che siamo riusciti nell’intento di portare in vita Metro City. Che segneremo nel sentire comune delle comunità di gaming il fatto che Final Fight possa esistere come realtà cinematografica. Anche se dalla pubblicazione del progetto non dovesse arrivare altro (come un proseguo o l’opportunità legale di adattare il gioco), la gente potrebbe comunque guardare il film e poi fare subito dopo una partita al gioco per godere di una migliore esperienza interattiva – e questo è sicuramente qualcosa di cui vado orgoglioso. Tutto ciò più il fatto che abbiamo nel cast probabilmente il miglior Haggar possibile, il campione UFC Don Frye (wrestler ed esperto di MMA, ha vinto il torneo di arti marziali miste Ultimate Fighting Championship 8 nel 1996, stabilendo un record di nove vittorie su un totale di dieci incontri disputati. – Ndr). Sono ancora così contento della sua partecipazione e che abbia preso parte al progetto con noi.

Va beh, a questo punto te lo devo chiedere. Qual era il tuo personaggio preferito nel videogioco originale?

Mi piacciono tutti, compresi i membri della Mad Gear – ma se proprio vuoi che ti dica chi è la mia prima scelta quando mi metto a giocare, allora dovrei rispondere…Haggar. Senza dubbio. Sono un fan sfegatato del sindaco che sconfigge la criminalità. E la stessa cosa succede anche quando gioco a Marvel vs Capcom…(ride). Non vediamo l’ora di poter visionare il film nella sua interezza! Voi che ne dite, vi è tornata la voglia di fare un giro a Metro City? Riportiamo un po’ d’ordine in questa città!

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